Giro d'Italia 2023, tappa 5: vince Groves. Caos cadute. Ordine d'arrivo e classifica

L'australiano batte allo sprint Milan e Pedersen. Tante le scivolate: a terra anche Evenepoel (due volte) e Roglic

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
10 maggio 2023
Kaden Groves (Ansa)

Kaden Groves (Ansa)

Salerno, 10 maggio 2023 - La tappa 5 del Giro d'Italia 2023 ha un primo grande protagonista: il maltempo, che di fatto condiziona l'intera corsa. Un altro 'imprevisto' diventa un cane che improvvisamente attraversa la strada, causando una caduta potenzialmente decisiva nell'economia dell'intera Corsa Rosa: a terra finiscono Mattia Cattaneo e soprattutto l'ex leader della classifica generale Remco Evenepoel. Dopo un iniziale momento di spavento e di smarrimento, il belga torna in sella apparentemente senza grandi problemi fisici. Il resto della frazione si snoda in una fuga che vede protagonisti Stefano Gandin, Samuele Zoccarato e Thomas Champion e nel prevedibile inseguimento (ad andamento lento) condotto dal gruppo, intenzionato a giocarsi la volata. E' proprio questo lo scenario che si palesa all'arrivo, con Kaden Groves che regala all'Australia la seconda vittoria in questo Giro. Poco prima nella corsa succede di tutto: due cadute separate mandano sull'asfalto Primoz Roglic e ancora uno sfortunatissimo Evenepoel, salvato però dalla neutralizzazione del tempo ormai scattata, mentre dopo la linea del traguardo a cadere sono anche Mark Cavendish e Andrea Vendrame, con quest'ultimo che accusa le conseguenze peggiori. È un po' l'immagine di una giornata complicata sotto tutti i punti di vista, con la stessa neo maglia rosa Andreas Leknessund finisce per terra. Nella tappa 6, la Napoli-Napoli di 162 chilometri, la carovana dovrà scalare 2 Gpm (uno di seconda categoria e uno di terza categoria), ma le difficoltà e insidie andranno oltre il piano altimetrico: da affrontare ci sarà un percorso mosso e ricco di curve resa ancora più pericolose dalla pioggia di questi giorni.

La cronaca

A stoppare il primo tentativo di fuga è di fatto la pioggia battente, con Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè) e Stefano Gandin (Team Corratec-Selle Italia) che finiscono sull'asfalto praticamente alla prima curva. Quest'ultimo riesce a tornare all'attacco poco prima del Passo Serra (3,9 km con una pendenza media del 7,5%): il resto della fuga è composto da Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè), Thomas Champion (Cofidis) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), con quest'ultimo che di fatto va soltanto a caccia di punti preziosi per blindare la sua maglia azzurra. Non solo la pioggia: a scombinare i piani del gruppo ci si mette un cane in strada, che fa cadere Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), travolto a sua volta da Davide Ballerini (Soudal Quick-Step). L'ex maglia rosa resta a terra dolorante ma poi, scortato dai compagni di squadra, riparte e avvia l'inseguimento verso il plotone principale tranquillizzando tutti sulle sue condizioni. Il rientro del campione iridato, maglia che gode di un rispetto tutto particolare nel mondo del ciclismo, avviene nel giro di pochi km e viene agevolato dal fair play del gruppo. Superato l'imprevisto, il focus della carovana va tutto su una fuga che fatica a guadagnare spazio: per il trio all'attacco appena 3'15'' di vantaggio. Lo sprint al traguardo volante di Sant'Angelo dei Lombardi sorride a Gandin, che batte Champion: in gruppo intanto Mads Pedersen (Trek-Segafredo) regola Jonathan Milan (Bahrain Victorious). La fuga mantiene un vantaggio costante di circa 1'30'': nessuno dei due drappelli forza il ritmo ma, nonostante questo, il gruppo si avvicina troppo agli attaccanti quando al traguardo mancano ancora 75 km. Colpa anche del vento, che non aiuta il terzetto al comando. Il gap si riduce a poco più di 1' poco prima del GPM di Oliveto Citra (2,9 km con una pendenza media dell'8%): a scollinare per primo è Zoccarato, mentre la volata del gruppo sorride ancora a Pinot, che batte Santiago Buitrago (Bahrain Victorious). Dopo una breve pausa, torna a piovere sulla corsa e stavolta a beneficiarne sono i fuggitivi, che riconquistano un margine piuttosto rincuorante. Il traguardo volante di Battipaglia, che tra l'altro mette in palio dei secondi di abbuono, viene vinto da Gandin: secondo Champion e terzo Zoccarato. Quest'ultimo scatta e sorprende i suoi ormai ex compagni di fuga, che intanto vengono riassorbiti dal gruppo. La resistenza di Zoccarato è invece invidiabile, ma a 7 km dal traguardo il gruppo spegne i suoi sogni di gloria: proprio in quel momento una maxi scivolata nell'ultima curva di giornata fa finire a terra diversi corridori, tra i quali la maglia rosa Andreas Leknessund (Team DSM). Nel secondo troncone ci sono Fernando Gaviria (Movistar Team), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Jay Vine, Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) ma soprattutto Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che però rientra. Non è finita qui: a tempo già neutralizzato, finiscono sull'asfalto Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe), Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost) ma soprattutto ancora uno sfortunatissimo Evenepoel, che si rialza nel segno del nervosismo. La volata viene vinta proprio da Groves, la cui gioia viene funestata da un'altra caduta: a terra finiscono, tra l'altro dopo la linea del traguardo, Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) e Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team), con quest'ultimo che ha la peggio sbattendo contro le transenne. La 'colpa' appare del britannico, che perde il controllo della propria bici: un evento che tra l'altro succede anche a Jonathan Milan (Bahrain Victorious), che riesce comunque a sprintare e a piazzarsi alle spalle di Groves.

Il video di Cassani: cadute all’arrivo, volano i telefonini

Ordine d'arrivo tappa 5 Giro d'Italia 2023

1) Kaden Groves (ADC) in 4h30'19'' 2) Jonathan Milan (TBV) st 3) Mads Pedersen (TFS) st 4) Alberto Dainese (DSM) st 5) Mark Cavendish (AST) st 6) Nicolas Dalla Valle (COR) st 7) Mirco Maestri (EOK) st 8) Filippo Fiorelli (GBF) st 9) Andrea Vendrame (ACT) st 10) Michael Matthews (JAY) st

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Andreas Leknessund (DSM) in 14h35'44'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +28'' 3) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +30'' 4) Joao Almeida (UAD) +1'00'' 5) Primoz Roglic (TJV) +1'12'' 6) Geraint Thomas (IGD) +1'26'' 7) Aleksandr Vlasov (BOH) +1'26'' 8) Toms Skujins (TFS) +1'29'' 9) Tao Geoghegan Hart (IGD) +1'30'' 10) Jay Vine (UAD) +1'36''

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