Giro d’Italia tappa 6, a Napoli trionfa Pedersen col brivido. Secondo Milan. Ordine d’arrivo e classifica

Il danese trionfa in volata a Napoli, ma la fuga sfiora l’impresa. Ancora secondo Jonathan Milan

di MANUEL MINGUZZI -
11 maggio 2023
Mads Pedersen festeggia la vittoria di tappa a Napoli

Mads Pedersen festeggia la vittoria di tappa a Napoli

Napoli, 11 maggio 2023 - Mads Pedersen mette il sigillo sulla sesta tappa del Giro d’Italia nello splendido teatro naturale del Golfo di Napoli. Il danese si è imposto in volata ma con il brivido. Infatti, la fuga, durata oltre 150 chilometri, si è conclusa a soli 600 metri dal traguardo con Alessandro De Marchi e Simon Clarke che si sono arresi al vento e alla stanchezza. Alla fine, il volatone di gruppo ha premiato l’ex campione del mondo, al primo successo al Giro d’Italia, davanti all’italiano Jonathan Milan, che si conferma ai vertici delle volate, e a Kaden Groves che aveva trionfato ieri a Salerno. Niente da segnare sui big della classifica che hanno vissuto una gara relativamente tranquilla in vista del primo grande arrivo in salita di domani sul Gran Sasso d’Italia.

La cronaca della tappa

Avvio di tappa con la consueta battaglia alla ricerca della fuga, con il primo ad aprire le danze che è lo svizzero Stefan Kung, ma non va, poi tenta anche Alessandro De Marchi, raggiunto successivamente da Francesco Gavazzi, Alexandre Delettre, Charlie Quarterman e Simon Clarke. Il gruppo prova a restare in corsa nei primi chilometri per cercare di far rientrare altri corridori nella fuga, ma dopo circa un’ora di gara anche il plotone si arrende e i cinque fuggitivi raggiungono oltre quattro minuti di vantaggio. A metà tra fuga e gruppo c’è anche Verre dell’Arkea che tenta il disperato inseguimento senza però riuscirci. Non ha colto l’attimo.

Verso il Valico di Chiunzi aumentano le nuvole e nel gruppo si mette in testa un uomo della Trek Segafredo, probabilmente per contenere il ritardo e agevolare un arrivo in volata per Mads Pedersen, magari mettendo in difficoltà qualche velocista. Al Gpm passa in testa Gavazzi su Clarke e De Marchi, mentre dietro è la Ineos a prendere la testa del gruppo per alzare il ritmo. L’idea è affrontare la discesa in testa visto il fondo stradale bagnato e in coda soffrono Gaviria, Cavendish e Consonni che si staccano. Ma la Ineos prosegue, segno che la strategia va oltre la discesa ed è finalizzata ad isolare Remco Evenepoel, sostenuto da una squadra non totalmente all’altezza in salita.

Una grande discesa di Consonni e Gaviria permette loro di rientrare quando il gruppo si affaccia sulla costa, mentre davanti la Ineos cessa il lavoro lasciando spazio alle squadre dei velocisti, ben sapendo che la tappa non può offrire altri spunti. L’unico ad abdicare è Mark Cavendish che accumula minuti di ritardo senza la possibilità di rientrare. Davanti, invece, Verre si arrende nel suo inseguimento e viene ripreso. E’ un tratto di corsa in cui serve prestare attenzione ai classici sali e scendi della Costiera che presenta anche curve e contro curve e per i big è meglio stare davanti ed evitare rischi. La corsa si cristallizza a circa 80-70 chilometri dal traguardo, con i fuggitivi che vengono tenuti a tre minuti di vantaggio, quindi con un distacco poi recuperabile nel tratto finale pianeggiante verso Napoli, ma il tutto si rivelerà più complicato del previsto. A 60 dall’arrivo, sulla salita di Picco Sant’Angelo, Clarke e De Marchi devono accelerare e staccare i compagni di fuga dato il rientro del gruppo ormai distanziato di soli 2’20”. In vetta al Gpm De Marchi passa per primo e inizia la discesa verso Sorrento per il traguardo volante che invece viene vinto da Clarke. Da qui in avanti inizia la parte di tappa più facile, con più rettilinei e meno curve e soprattutto meno sali e scendi. E’ il terreno ideale per il gruppo che infatti recupera fino a riprendere Delettre, Gavazzi e Quartermann sotto il traino di Dsm per Dainese, Trek-Segafredo per Pedersen, Bahrain per Milan e Uae per Ackermann, con gli uomini Soudal a controllare la situazione nelle zone avanzate del gruppo per tenere Evenepoel lontano da problemi.

I due fuggitivi provano a reggere, ma il terreno si fa più complicato nelle zone maggiormente esposte al vento sulla costa che presentano il conto permettendo al gruppo di tenere a bagnomaria la fuga in vista degli ultimi chilometri. L’ultima asperità è quella di Castellammare di Stabia, ma non crea scompigli degni di nota.  E mentre da casa si guarda anche e soprattutto al fantastico panorama, De Marchi e Clarke con indomito coraggio provano a portare a termine una fuga disperata e destinata alla cessazione con l’ulteriore accelerazione del gruppo grazie all’innesto di un corridore della Alpecin per Groves, a caccia del bis dopo la vittoria di ieri. C’è anche il ciottolato a complicare le cose e in gruppo fora Roglic ai meno 15 e sono tre compagni di squadra a farlo rientrare in gruppo dopo il cambio di bici. Problema anche per Geraint Thomas, che patisce un salto di catena su una curva pericolosa verso destra ai meno dieci dal traguardo, ma c’è Ganna ad aiutarlo a rientrare in coda al gruppo.

Davanti, invece, De Marchi e Clarke sono stoici, resistono fino ai 600 metri dal traguardo quando una sorta di tatticismo, unito alla stanchezza, porta la fuga ad arrendersi poco prima della volata, lanciata troppo presto da Gaviria che viene rimontato sulla linea di arrivo da Pedersen che vince davanti a Milan, ancora secondo, e ad Ackermann terzo. Il danese trionfa sulle strade di Napoli mostrandosi superiore in volata, ma l’azzurro Milan è ancora lì in maglia ciclamino e tra i protagonisti del Giro.

Domani la tappa regina della prima settimana con la Capua-Gran Sasso d’Italia di 218 chilometri e sprattutto l'arrivo in salita a Campo Imperatore a quota 2.130 metri e con gli ultimi 40 chilometri tutti in salita, prima con la scalata del Calascio (13 chilometri al 6%) e poi con l’erta verso Campo Imperatore (26.4 chilometri al 3.4%). Sono però gli ultimi cinque chilometri quelli più duri con pendenze dell’8.2% e massime del 13%. I big non potranno più nascondersi.

Classifica sesta tappa

1) Mads Pedersen (TFS) 3h44’45”

2) Jonathan Milan (BAH) st

3) Pascal Ackermann st (UAE)

4) Kaden Groves st (ADC)

5) Fernando Gaviria st (MOV)

6) Michale Matthews st (JAY)

7) Vincenzo Albanese st (EOK)

8) Marius Mayrhofer st (DSM)

9) Lorenzo Rota st (INT)

10) Simone Velasco st (AST)

Classifica generale

1) Andreas Leknessund (DSM) in 22h50'48''

2) Remco Evenepoel (SOQ) +28''

3) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +30''

4) Joao Almeida (UAD) +1'00''

5) Primoz Roglic (TJV) +1'12''

6) Geraint Thomas (IGD) +1'26''

7) Aleksandr Vlasov (BOH) +1'26''

8) Toms Skujins (TFS) +1'29''

9) Tao Geoghegan Hart (IGD) +1'30''

10) Vincenzo Albanese (EOK) +1’39’'

Continua a leggere tutte le notizie di sport su