Liegi Bastogne Liegi: percorso, favoriti e orari tv

Van der Poel sfida Pogacar alla Liegi: è l’ultima classica monumento di primavera. Poi il Giro d’Italia. Poche chance per gli italiani

di MANUEL MINGUZZI
20 aprile 2024
Il percorso della Liegi 2024

Il percorso della Liegi 2024

Bologna, 20 aprile 2024 - Ultima grande classica di primavera domenica 21 aprile con l’edizione 2024 della Liegi Bastogne Liegi, la Decana. Si tratta della più vecchia corsa di un giorno, appunto la Doyenne, e va a chiudere il trittico delle Ardenne che ha visto la vittoria di Tom Pidcock alla Amstel e quella di Stephen Williams, a sorpresa, nella Freccia Vallone di mercoledì. La Redoute e la Roche aux Faucons saranno i due punti chiave della Liegi che vivrà probabilmente sul duello stellare tra Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel. Meno chance per gli italiani, con Formolo, Zana, Tiberi e Bagioli che tenteranno un risultato di prestigio. Ultima classica monumento dunque, poi si penserà ai grandi giri con il Giro 2024, con Pogacar presente, e con il Tour de France, che sarà grande protagonista con la partenza dall’Italia.

Sommario:

Percorso

Sono 259 i chilometri della Liegi Bastogne Liegi 2024 con un percorso sostanzialmente uguale a quello 2023. Saranno dieci le Cote totali, con la prima che sarà la Cote de Bomerue al chilometro 89. Tuttavia, la corsa entrerà nel vivo negli ultimi 100 chilometri che si apriranno con la Cote de Wanne, poi rapida sequenza con Stockeu, Haute Levèe, Col du Rosier e Cote de Desniè. Qui si arriva negli ultimi quaranta chilometri, probabilmente decisivi. Ci sarà la mitica Cote de la Redoute, situata al chilometro 225, che misura 2 chilometri con una pendenza media dell’8.9%. Scesi dalla Redoute, i corridori affronteranno la Cote de Forbes 23 chilometri dal traguardo e soprattuto la Roche aut Faucons, l’ultima asperità di giornata a 14 chilometri dall’arrivo. Segue breve discesa e pianura fino a Liegi.  

L’albo d’oro

La corsa vede un dominio belga in termini di vittorie con 61 successi, ma al secondo posto c’è l’Italia con 12, poi Svizzera cn 6, Francia con 5, Olanda e Spagna con 4. Il primo a iscriversi nell’albo d’or fu Leon Houa, che vinse tre edizioni di fila dal 1892 al 1894, in un dominio belga interrotto solo dal francese Andre Trousselier nel 1908. La Doyenne è sempre stata corsa, anche in pandemia, e si è fermata solo per le due guerre mondiali e ha ripreso ininterrottamente nel 1945 con la vittoria di Jean Engels. Negli anni ’50 si registra la doppietta del campione svizzero Ferdi Kubler, 1951 e 1952, mentre negli anni ’60 c’è stata la prima vittoria italiana con Carmine Preziosi che vinse nel 1965 davanti ad Adorni e Van Den Bossche. Nel 1966 anche un grande delle corse a tappe come Jacques Anquetil ha firmato la vittoria alla Liegi, ma il dominatore assoluto, manco a dirlo, è stato Eddy Merck, l’unico capace di vincerla cinque volte (1969, 1971, 1972, 1973, 1975). L’Italia ha fatto grandi cose tra gli anni ’80 e ’90. Successo di Silvano Constantini nel 1982, poi poker di Moreno Argentin, che però non ha mai raggiunto Merckx a quota 5 (1985, 1986, 1987 e 1991). Negli anni ’90 podi ripetuti di Fondriest, Furlan, Bartoli e Bugno, prima della doppietta proprio di Michele nel 1997 e nel 1998. Anche Paolo Bettini si è iscritto due volte tra i vincitore nel 2000 e nel 2002. Gli ultimi due italiani a vincere la Liegi sono stati Davide Rebellin nel 2004 e Danilo Di Luca nel 2007 e da allora l’Italia non ha più vinto. L’ultimo podio è del 2019 con Davide Formolo secondo. Negli ultimi due anni ha vinto Remco Evenepoel, assente nel 2024 per la caduta al Giro dei Paesi Baschi. Mathieu Van der Poel, invece, non l’ha mai vinta mentre Pogacar ha trionfato nel 2021.  

Favoriti

Tanti big al via della Doyenne, ultima classica di primavera. Tadej Pogacar, che ha in mente la doppietta Giro-Tour, è il principale candidato alla vittoria assieme al suo grande amico rivale Mathieu Van der Poel, reduce dai successi a Fiandre e Roubaix ma deludente all’Amstel Gold Race. Proprio in Olanda ha vinto Tom Pidcock, che si candida a terzo incomodo. Dietro i tre big possiamo citare Mattias Skjelmose e Romain Bardet, ma anche Tiesj Benoot, Santiago Buitrago, Dylan Teuns e Aleksey Lutsenko. In casa Italia ci può provare Davide Formolo, ma anche Andrea Bagioli è pronto a sorprendere, senza dimenticare Filippo Zana, Antonio Tiberi, reduce da un ottimo Tour of the Alps chiuso al terzo posto e desideroso di fare bene al Giro 2024, Lorenzo Rota e Davide De Pretto.  

Ciccone punta al Tour de France

La buona notizia dei giorni scorsi è il ritorno di Giulio Ciccone, rimasto fermo per tutto l’inizio del 2024 a causa di una ciste al perineo. Lo scalatore è dovuto rimanere giù dalla bici per tanto tempo, saltando tutte le classiche e dovendo rinunciare al Giro d’Italia, ma nei giorni scorsi ha ripreso ad allenarsi e il suo calendario prevede Tour of Romandie, Tour de France e Vuelta di Spagna: “Mi sento rinato e non vedo l’ora di correre. Le settimane senza bici sono state difficili e ho perso tanto tempo, ma quando ho ripreso a pedalare ho provato sensazioni bellissime. E’ stata dura, ma si è riaccesa la miccia e sento di nuovo il fuoco dentro”. Ma è acceso anche il ciclo mercato e uno dei protagonisti più attesi pronto a cambiare squadra è Julian Alaphilippe, ormai ai ferri corti con Patrick Lefevere. Sul francese è pronta ad investire la TotalEnergies di Bernadeau: “Lo abbiamo incontrato - le parole del manager - Stiamo parlando con lui e con altri per portare avanti il nostro progetto. Serve un rilancio del team e dobbiamo crescere”.  

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Dove vederla in tv

La Liegi Bastogne Liegi 2024 si corre domenica 21 aprile con orario di partenza alle 10.10 e arrivo previsto tra le 16.10 e le 16.45. Diretta a pagamento su Eurosport 1, canale 210 di Sky, a partire dalle 12.30, in streaming su Discovery Plus e Dazn. Diretta in chiaro sui canali Rai dalle 13.25, prima su Raisport Hd, canale 58, poi passaggio su Rai Due dalle 15. In streaming su Raiplay.

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