Milano-Sanremo 2024, vince Philipsen. I momenti clou e l'ordine d'arrivo

Il belga dell'Alpecin Deceuninck succede al compagno di squadra Van Der Poel, oggi in veste di gregario. Completano il podio Matthews e Pogacar, mentre Bettiol è quinto

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
16 marzo 2024
Milano-Sanremo, la volata (foto Ansa)

Milano-Sanremo, la volata (foto Ansa)

Sanremo, 16 marzo 2024 - Dopo tanti anni a Via Roma torna la volata, seppur ristretta: a spuntarla nella Milano-Sanremo 2024, la più veloce della storia grazie a una media di 46,100 km/h, è Jasper Philipsen, che dalle transenne batte con un colpo di reni Michael Matthews, con Tadej Pogacar leggermente più attardato. Lo sloveno è di fatto il primo dei delusi dopo che la strategia della sua UAE Team Emirates, unita ai propri scatti che stavolta non fanno il vuoto, è fallita insieme al forcing sulla Cipressa: insieme ai migliori restano anche i migliori velocisti, tra cui il belga, oltre ad Alberto Bettiol, quinto e migliore degli italiani, e Matteo Sobrero, che aveva provato a sorprendere i grandi con un allungo finale. Grandi rimpianti invece per Filippo Ganna, vittima sulla discesa del Poggio di un problema meccanico, mentre Mathieu Van Der Poel, assodato l'arrivo in volata, lavora a sorpresa per il proprio capitano. Per l'olandese niente bis a Via Roma con la maglia iridata, con Beppe Saronni che resta l'ultimo ad esserci riuscito nel 1983, ma la vittoria resta in casa Alpecin-Deceuninck grazie a Philipsen, che curiosamente era apparso non molto in forma alla recente Tirreno-Adriatico 2024: impressioni prontamente smentite nella prima Classica Monumento della stagione, nonché la più imprevedibile, come aveva ammonito profeticamente Pogacar alla vigilia.

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La cronaca

Pronti, via e si forma quasi subito la fuga buona, che guadagna presto 2' prima dell'accelerata del gruppo: a comporla sono Davide Baldaccini, Valerio Conti, Kyrylo Carenko (Team Corratec-Vini Fantini), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Sergio Samitier (Movistar Team), Romain Combaud (Team DSM-Firmenich PostNL), Davide Bais, Mirco Maestri, Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). I battistrada tornano a guadagnare ma senza Germani, richiamato dall'ammiraglia e presto riassorbito dal plotone, dal quale cade, senza grosse conseguenze, Carlos Canal (Movistar Team). I fuggitivi approcciano con un vantaggio di 2' le prime rampe del Passo del Turchino (8,4 km con una pendenza media del 5,1% e massima del 9,3%), a sua volta preceduto da una strada in costante ascesa. Una foratura allontana Bais dai battistrada di ben 25'' prima di una grande rimonta consumata nel giro di pochi chilometri: ad aiutarlo anche la tradizionale calma piatta di una corsa che notoriamente sonnecchia nella prima parte prima di accendersi nel finale. Come da previsioni, il gruppo comincia ad accelerare quando si presentano i Capi. Il primo è il Capo Mele (1,8 km con una pendenza media del 3,6% e massima del 7%), sul quale inizia il primo forcing dell'UAE Team Emirates. Il trend prosegue sul Capo Cervo (2,1 km con una pendenza media del 3,6% e massima del 6%) e sul Capo Berta (2 km con una pendenza media del 5% e massima del 9%): a intensificarsi sono anche le cadute, con Tom Paquot (Intermarché-Wanty) e Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe), tra gli altri, a finire sull'asfalto. La prima vittima illustre del forcing dell'UAE Team Emirates è Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike), imitato poi da Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e Davide Cimolai (Movistar Team): dal drappello dei battistrada invece il primo a mollare è Baldaccini. Si tratta dell'antipasto di ciò che accade sulla Cipressa (5,6 km con una pendenza media del 4,1% e massima del 9%): le primissime rampe in realtà vedono l'UAE Team Emirates troppo indietro, ma presto quelli vestiti in bianco recuperano e cominciano a menare le danze con l'obiettivo, preannunciato alla vigilia, di scalare in meno di 9' per ridurre quanto più possibile le unità presenti in gruppo. I primi a farne le spese sono i fuggitivi, divorati progressivamente da un plotone sempre più allungato e dal quale perdono contatto Jonathan Milan (Lidl-Trek), Olav Kooij (Visma-Lease a Bike), Arnaud Démare (Team Arkéa-B&B Hotels) e Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step): a staccarsi è anche Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) e ciò allarma Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che manda a tirare Tim Wellens (UAE Team Emirates) ma ad un'andatura più moderata. La Cipressa viene scalata in 9'32'' e come da tradizione anche la discesa detta le sue regole: a cadere sono Pietrobon e Samitier, le cui bici restano a lungo in strada a minacciare il gruppo, lanciatissimo in gruppo. Per fortuna il peggio viene scongiurato e del caos prova ad approfittarne Bais, che riparte dopo che il resto dei suoi ormai ex compagni di fuga sono stati ripresi dal plotone. Con questo scenario viene approcciato il Poggio (3,7 km con una pendenza media del 3,7% e massima dell'8%): Wellens comincia a lavorare per Pogacar, che scatta a 6,5 km dal traguardo. Sulle sloveno si riportano Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), vittima poi di un problema meccanico: il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates non fa il vuoto e sembra desistere prima di sferrare un'altra rasoiata che stavolta fa male ai rivali, con il solo Van Der Poel ad accodarsi. Alle spalle dei due favoritissimi ci sono tutti gli altri big: tra essi c'è Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), che rientra sulla coppia al comando. Da dietro arriva anche Matej Mohoric (Bahrain Victorious), che scatta in discesa come già fatto 2 anni fa. Stavolta lo sloveno non fa il vuoto e così scatta Matteo Sobrero (Bora-Hansgrohe). Neanche questo tentativo è quello buono e così si spianano le strade per una volata ristretta che premia Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), che beffa con un gran colpo di reni Michael Matthews (Team Jayco AlUla): al terzo posto si piazza Pogacar, il cui piano di eliminare i velocisti sulla Cipressa fallisce quindi miseramente, mentre viene premiato il lavoro di un Van Der Poel oggi a sorpresa nelle vesti di gregario.

Ordine d'arrivo Milano-Sanremo 2024

1) Jasper Philipsen (ADC) in 6h14'44'' 2) Michael Matthews (JAY) st 3) Tadej Pogacar (UAD) st 4) Mads Pedersen (LTK) st 5) Alberto Bettiol (EFE) st 6) Matej Mohoric (TBV) st 7) Maxim Van Gils (LTD) st 8) Jasper Stuyven (LTK) st 9) Julian Alaphilippe (SOQ) st 10) Mathieu Van Der Poel (ADC) st

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