Milano-Sanremo 2025, Pogacar in ricognizione sul Poggio con Trentin e Matthews

I tre sono stati avvistati sulla salita più iconica della Classicissima, ormai quasi un tarlo fisso per lo sloveno

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 dicembre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 2 dicembre 2024 - Se non è un'ossessione poco ci manca, con il diretto interessato che fa poco o nulla per nasconderla: Tadej Pogacar e la Milano-Sanremo, un feeling che fatica a decollare nonostante, sulla carta, la Classicissima (che nel 2025 tornerà anche in versione femminile) sia la Monumento meno complicata. Forse il problema per lo sloveno, uno abituato a fare corsa dura proprio sulle pendenze più arcigne, è proprio questo: guai però a immaginarsi una resa da parte del corridore dell'UAE Team Emirates, che non a caso sta già studiando le contromosse per l'edizione del 2025, in programma il 22 marzo.  

L'allenamento congiunto con Trentin e Matthews

Nonostante all'appuntamento manchino diversi mesi, lo sloveno è già focalizzato su una delle poche corse ancora non presenti nel suo carniere, come si evince dall'allenamento congiunto immortalato sui social con Matteo Trentin e Michael Matthews. Curiosamente, nel 2024 l'australiano si è piazzato al traguardo davanti a Pogacar, un evento che non capita tutti i giorni: ancora meglio aveva fatto Jasper Philipsen, il vincitore della scorsa Classica di Primavera. L'allegra brigata a tre a marzo verosimilmente si contenderà il successo, ma prima c'è spazio per una pedalata insieme nel segno dell'amicizia e dei paesaggi mozzafiato visibili sul Poggio, di norma il punto cruciale della Milano-Sanremo: in salita, sì, ma anche in discesa, come negli anni recenti ha insegnato lo specialista Matej Mohoric. In rigorosa tenuta iridata, a detta di qualcuno forse indossata anche a letto, Pogacar ha studiato per l'ennesima volta una corsa finora affrontata 4 volte con risultati sempre in crescendo: 12esimo posto nel 2020, quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo nel 2024. Seguendo quest'ipotetico ruolino di marcia, nel 2025 lo sloveno dovrebbe chiudere nella piazza d'onore, ma c'è da giurarci che le ambizioni siano ben altre: specialmente alla luce di una preparazione così meticolosa che però potrebbe dire ben poco su quelle che siano le reali ambizioni di Pogi, uno abituato ad attaccare dalla distanza. Dunque, vietato escludere che il possibile scatto del campione iridato possa avvenire ben prima: un messaggio ai tifosi, ma anche agli stessi Trentin e Matthews, compagni di allenamento ma a marzo avversari.  

L'invito di LeMond all'Uci

Quando si parla dei numeri del ciclismo attuale, che coinvolgono anche lo sloveno, il nome di una vecchia gloria come Greg LeMond sale sempre alla ribalta e stavolta lo fa con un invito diretto all'Uci lanciato tramite Rouleur. "Il peso dei corridori è diminuito. Oggi c'è un'attenzione maniacale sull'alimentazione e questo può spiegare l'aumento della velocità. Penso che l'Uci dovrebbe pubblicare i dati dei corridori per favorire una maggiore trasparenza che gioverebbe a tutto il movimento". Lo statunitense chiude parlando proprio di Pogacar. "Ogni generazione ha i suoi fenomeni: penso a Eddy Merckx e Bernard Hinault. E oggi lo sloveno, che ha vinto il Tour de France al primo tentativo, è uno dei fenomeni, se non tra i più forti di sempre".

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