Le pagelle della decima tappa del Tour de France 2023
Bilbao nel nome di Mader. In un Tour spettacolare si nasconde solo Van der Poel
Bilbao sul podio
Pello Bilbao ha vinto la decima tappa del Tour de France. Un bel successo per il corridore spagnolo carico di significati. Ma chi sono stati i migliori e i peggiori della tappa odierna? Ecco le pagelle
10 a PELLO BILBAO. Vince nel nome del compagno Gino Mader, che ha perso la vita il mese scorso in una caduta al giro di Svizzera, vince nel nome di un impegno che l’amico svizzero si era preso un paio d’anni fa alla Vuelta: donare un euro per ciascun corridore lasciatosi alle spalle in ogni tappa, e contribuire all’acquisto di un terreno per piantare un bosco. Per arrotondare una cifra già oltre i mille euro, il basco si lascia tutti alle spalle, senza sbagliare nulla: entra nella fuga che conta e aspetta l’ultimo chilometro per giocarsi le sue chance. Così si prende la prima vittoria al Tour e, risalendo al quinto posto in classifica, anche i gradi di leader di una Bahrain dove Landa si è smarrito subito.
9 al TOUR. Uscendo dal riposo, propone una tappa senza pianura che i corridori interpretano in modo spettacolare: battaglia dal primo all’ultimo chilometro (nelle fasi iniziali, persino Vingegaard e Pogacar si sono trovati nel gruppetto all’attacco), andatura infernale (oltre 43 di media a dispetto dei tremila metri di dislivello), colpi di scena fino all’ultimo. Vero che conta la qualità degli attori, ma anche lo spartito ha il suo peso. 8 a KRISTS NEILANDTS. Ci prova a 55 chilometri dall’arrivo, ci riprova a 30 dal traguardo, sempre da solo, resistendo fino agli ultimi tre chilometri, quando il rientro di Bilbao e la fatica accumulata fanno calare il sipario sui suoi sogni. Ci aveva provato anche nei giorni scorsi, di sicuro il lettone ci riproverà.
6 alla VECCHIA GUARDIA. Tra quelli che portano via la fuga ci sono Alaphilippe, anni 31, l’altro ex iridato Kwiatkowski, anni 33, e il colombiano Chaves, idem. Tutti belli pimpanti, tutti determinati a conquistare un successo di prestigio, e a dimostrare che nel ciclismo della generazione Z possono ancora dire la loro. Peccato che incrocino un altro stagionato trentenne come Bilbao, che in una tappa ad alta velocità va più forte di loro. 5 a MATHIEU VAN DER POEL. In una tappa disegnata come una delle classiche che piacciono a lui, non pervenuto: l’olandese si presenta sul traguardo un quarto d’ora dopo il resto della compagnia. Facile pensare che, alla vigilia di una giornata per velocisti, si sia risparmiato per aiutare Philipsen a centrare il quarto successo, ma il sospetto vero è che Mdvp zitto zitto stia preparando il Mondiale del mese prossimo in Scozia.
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