Primoz Roglic pronto per il Tour de France 2023? La Jumbo-Visma frena

Lo sloveno non esclude la partecipazione alla Grande Boucle, ma la squadra olandese ha altre idee. Intanto Tiberi si lega alla Bahrain Victorious

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
1 giugno 2023
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Roma, 1 giugno 2023 - Tour de France 2023 sì o no? Smaltita la sbornia rosa, in queste ora la domanda se la sta ponendo con fermezza Primoz Roglic, il fresco vincitore del Giro d'Italia 2023 che non ha voglia di fermarsi.

Roglic al Tour? Più no che sì

A fare intuire la caccia a quella doppietta che è stata centrata per l'ultima volta nel 1998 da Marco Pantani è stato proprio lo sloveno, intercettato dai microfoni di Nos. "Se sarò alla Grande Boucle? No, anzi, non lo so. Al momento vorrei solo andare a casa e metabolizzare tutto quello che è successo, oltre a trascorrere un po' di tempo con la mia famiglia. A parte queste certezze, come dico sempre io, nella vita mai dire mai: nessuno può sapere cosa accadrà e quali sfide ci saranno all'orizzonte". Insomma, l'appetito vien mangiando, ma prima ancora del Tour nell'agenda di Roglic ci dovrebbe essere il Giro di Svizzera 2023, in programma dall'11 al 18 giugno: quella in terra elvetica è curiosamente una delle poche corse a tappe alla quale il corridore della Jumbo-Visma non ha ancora partecipato. In Svizzera potrebbe andare in scena, ovviamente con le dovutissime proporzioni, anche quel duello a distanza con Remco Evenepoel clamorosamente venuto meno al Giro a causa del blitz del Covid. Solo dopo la corsa elvetica se ne saprà qualcosa di più sull'eventuale partecipazione di Roglic al Tour. O forse no, perché la Jumbo-Visma ha già espresso il proprio veto, spegnendo così sul nascere l'entusiasmo dello sloveno. La motivazione? Non tanto la concorrenza interna con il vincitore uscente Jonas Vingegaard, quanto una preparazione fisica che, a detta dello squadrone olandese, non sarebbe idonea ad affrontare due corse così difficili e ravvicinate.

Fatta per Tiberi alla Bahrain Victorious

C'è poi chi di energie da spendere, alla luce di un lunghissimo digiuno dalle corse, ne ha parecchie: è il caso di Antonio Tiberi, fresco di ingaggio da parte della Bahrain Victorious dopo il tumultuoso divorzio dalla Trek-Segafredo. Per il corridore laziale, reduce dall'uccisione di un gatto e dai seguenti strascichi penali e non, la voglia di riscatto è altissima. "Voglio dimostrare di aver imparato la lezione": parole che bastano da sole a testimoniare le migliori intenzioni del classe 2001, che potrebbe debuttare con la nuova squadra proprio al Giro di Svizzera, un appuntamento decisamente affollato. E poi? Chissà che Tiberi, una delle promesse più fulgide del ciclismo italiano, non sia destinato a calcare il prestigiosissimo palco del Tour: palco che invece, a meno di clamorosi colpi di scena nelle prossime settimane, non vedrà di scena Roglic, l'ingordo vincitore del Giro riportato però un po' al suo posto dalla Jumbo-Visma, una formazione che notoriamente non lascia nulla al caso. Ed Evenepoel? Chissà che alla fine la sorpresa della startlist della Grande Boucle non sia proprio il campione iridato, che non a caso sarà al via al Giro di Svizzera, una delle migliori corse per prepararsi alla battaglia in terra francese.

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