Remco Evenepoel tra le vittime del 'postino di Anderlecht'

Anche il corridore belga è stato derubato dall'uomo che ha incassato in maniera fraudolenta oltre 19.000 euro per finanziare la sua dipendenza dal gioco d'azzardo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
29 gennaio 2025
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 29 gennaio 2025 - Che il periodo in corso non sia particolarmente fortunato per Remco Evenepoel lo si era capito già da inizio dicembre, quando la portiera aperta di un furgone delle poste incocciata durante un allenamento gli ha causato serissimi danni alla spalla destra che richiederanno ancora parecchio tempo prima di diventare solo un brutto ricordo. A ciò si aggiunge una disavventura a suo modo sempre legata al mondo delle poste.  

I dettagli

 Il corridore della Soudal Quick-Step ha infatti subito il furto di una carta di credito, con 9.000 euro che sono spariti dal suo conto bancario. La magra, magrissima consolazione è che il campione olimpico in linea e a cronometro non è l'unica vittima del postino di Anderlecht, che con questa modalità ha intascato in maniera fraudolenta 19.500 euro. La refurtiva è stata rintracciata a casa del furfante, che in questo modo riusciva a finanziarsi la sua dipendenza dal gioco d'azzardo. Il pubblico ministero ha così chiesto 18 mesi di carcere per il postino, che conoscerà il suo destino il prossimo 27 febbraio. Per quella data in ritorno in gara di Evenepoel sarà ancora lontano, a maggior ragione dopo le notizie non proprio confortanti emerse dopo l'ultimo controllo effettuato alla zona incriminata, rimasta colpita dalla frattura di scapola, mano e costola. Il belga ha infatti un problema al nervo che rende l'intera area indebolita e intorpidita, al punto che anche le Classiche di primavera sembrano a forte rischio.

Le dichiarazioni di Vinokurov

Intanto, in casa XDS Astana si pensa già al futuro grazie al general manager Aleksandr Vinokurov, che ai microfoni de L'Equipe ha lanciato un allarme per il destino della sua squadra. "Non abbiamo corridori che possano vincere i Grandi Giri, ma possiamo comunque fare ottimi risultati. Abbiamo lavorato molto per capire quali possano essere i percorsi adatti a noi grazie a un programma messo a punto da un analista che ci dice quali corse correre e quali no per raccogliere più punti possibili. Per esempio, abbiamo rinunciato alla Volta ao Algarve, perché al via ci sono Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, oltre ai corridori dell'UAE Team Emirates XRG. Non abbiamo scelta: se vogliamo sopravvivere - continua il kazako - dobbiamo rimanere nel World Tour. Sono convinto che riusciremo a invertire la tendenza e a trovare il nostro posto tra le migliori squadre al mondo anche grazie al matrimonio con questo nuovo sponsor". Si chiude con un retroscena di mercato che riguarda proprio l'UAE Team Emirates XRG. "Ho provato a convincere Mauro Gianetti (il direttore generale della squadra emiratina, ndr) di lasciarmi Juan Ayuso, la cui partenza non penso li avrebbe indeboliti particolarmente. Abbiamo fatto un tentativo anche per Aleksandr Vlasov, ma anche quello non è andato a buon fine".

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