Strade Bianche 2024, la gioia di Pogacar: "Vinto una gara con un fascino unico"
Lo sloveno elogia una corsa che molti vorrebbero annettere all'elenco delle Monumento: "Forse non ha ancora la giusta tradizione, ma è bellissima. E oggi la squadra è stata perfetta"
Siena, 2 marzo 2024 - A chi vince per tre volte la Strade Bianche viene dedicato un tratto in sterrato, come accaduto a Fabian Cancellara: Tadej Pogacar, che nel 2024 bissa il successo già raccolto nel 2022, è a un passo da quest'altro riconoscimento grazie a un'impresa maturata quando al traguardo di Siena mancavano 81 km, con Toms Skujins e Maxim Van Gils a completare il podio. Il tutto tra l'altro alla prima uscita stagionale e quindi con tutte le incognite del caso.
Le dichiarazioni di Pogacar
Poco dopo l'arrivo, dopo il consueto bacio con la compagna Urska Zigart, non al via della gara femminile che nel primo pomeriggio aveva incoronato Lotte Kopecky, lo sloveno ha analizzato il suo assolo e lo ha fatto con la solita caratteristica schiettezza. "Oggi c'era poco da inventare tatticamente, perché come squadra avevamo già fatto una bella selezione". Vero, e molto del merito è stato di Tim Wellens, uno che in passato la Strade Bianche l'ha corsa per vincerla e non 'solo' per aiutare il proprio capitano. "In gruppo eravamo rimasti circa una ventina e quindi sul Monte Sante Marie era il momento giusto per provare ad attaccare: l'ho fatto - continua Pogacar - ed è andata bene, ma le sensazioni buone le avevo avute già a inizio gara, quando il forcing dei miei compagni aveva spianato la strada al mio tentativo". Insomma, l'incognita della prima gara stagionale per il corridore dell'UAE Team Emirates, apparso anche molto tirato fisicamente, è stata prontamente sconfitta, così come il resto del plotone. "Oggi ero al debutto e questo ha complicato la mia corsa dal punto di vista mentale. Avevo buone sensazioni, ma in questi casi non si sa mai quale possa essere il vero riscontro su strada". Pogacar conferma così l'ottimo feeling in generale con l'Italia, con tanto di imminente debutto al Giro, e in particolare con la Strade Bianche, a detta di molti una corsa degna di entrare già nel novero delle Classiche Monumento nonostante la giovane età, con la nascita risalente solo al 2007. "Non so se questa possa essere la scelta giusta, perché le altre Classiche hanno una storia molto più lunga e una tradizione ancora più forte, ma il fascino di questa gara bellissima per me è davvero unico".
Le dichiarazioni di Kopecky
Da un fuoriclasse a un'altra: l'omologa gara femminile ha premiato Lotte Kopecky, che ha regolato una generosissima Elisa Longo Borghini, battuta soltanto sulle rampe più dure di Via Santa Caterina, e Demi Vollering, la vincitrice in carica. "Rispetto all'Omloop Het Nieuwsblad abbiamo avuto più controllo della corsa: merito delle nostre compagne di squadra, che hanno aiutato sia me sia Demi, che ce la siamo giocata bene. Io ho aspettato più del solito per scattare: sentivo la giusta fiducia in salita ma, nonostante questo, neanche oggi è stata la mia giornata ideale. Ho sofferto molto - ammette la campionessa iridata - e mi sentivo stanca, ma strada facendo le mie condizioni non sono peggiorate e questo mi ha rincuorato".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su