Strade Bianche 2024, la carica di Pogacar: "Pronto a tutto per vincere"

Lo sloveno a caccia del bis dopo il successo del 2022. Intanto Vingegaard pensa già al Tour: "Finora non ho avuto avversari, ma quest'anno sarà più dura"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 febbraio 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 27 febbraio 2024 - Mentre il debutto stagionale (e che debutto) di Jonas Vingegaard è già avvenuto in occasione del Gran Camino 2024, quello di Tadej Pogacar si consumerà in occasione della Strade Bianche 2024, in programma sabato 2 marzo: un appuntamento da sempre molto sentito per il fuoriclasse sloveno.  

I dettagli

In realtà, l'UAE Team Emirates per una delle Classiche più amate del calendario World Tour, al punto che molti ne invocano l'ingresso nel novero delle Monumento nonostante la giovane età, ha intenzione di schierare una formazione deluxe: al via di Siena ci saranno infatti Tim Wellens, Marc Hirschi, Isaac Del Toro, Domen Novak, Jan Christen e Filippo Baroncini. Oltre ovviamente a Pogacar, che cercherà il bis dopo il successo già ottenuto nel 2022: per farlo lo sloveno potrà contare su una batteria di gregari e luogotenenti composta da un mix di giovanissimi talenti di erba e profili più esperti per un ritratto collettivo di squadra che lascia ben sperare anche per il prosieguo dell'annata. "Dopo aver visto i miei compagni cominciare così bene la stagione, non vedo l'ora di farlo anch'io. Sono stato paziente, adottando un approccio più lento quest'anno, con un inizio posticipato rispetto al solito. Per me sarà un'annata lunga e complicata nella quale disputerò ben due Grandi Giri, di cui uno per me ignoto a livello di percorso: è una prospettiva inedita per me ma di cui sono entusiasta". Insomma, c'è e ci sarà tanta Italia nel 2024 di Pogacar, vicino al debutto assoluto al Giro. Prima però c'è la Strade Bianche, la Classica del Nord più a Sud d'Europa. "E' una gara che amo e che mi rievoca bellissimi ricordi. La mia preparazione per quella di quest'anno è stata ottimale e di certo correrò per la vittoria sia io sia la squadra: saremo pronti a tutto anche perché nelle prime gare della stagione non si sa mai come andranno le cose e di come stanno gli avversari, tra i quali ce ne sono alcuni davvero forti".

Le impressioni di Vingegaard

  Dalle incognite di Pogacar alle prime certezze raccolte da Vingegaard, che non nasconde le impressioni iniziali della sua stagione, raccontate ai microfoni di Marca. "Non ho cominciato al massimo della condizione, nonostante io mi senta bene e sia felice di quanto fatto finora: posso ancora crescere in vista delle prossime gare, tra cui il Tour de France 2024". Prima però ci sarà la Tirreno-Adriatico 2024, ma per il danese, si sa, la Grande Boucle è al centro dei pensieri. "Ho dato un'occhiata al percorso e mi sembra molto bello: sarà duro, ma mi piace. Inoltre, non avrò a disposizione Wout Van Aert e Primoz Roglic, che sarà un mio avversario: mi mancheranno entrambi, ma la squadra resta forte". Infine un commento sul momento che potrà essere decisivo nell'economia della vittoria. "Sia le cronometro sia le salite saranno cruciali, ma in corse del genere ogni momento può nascondere un pericolo. Idem per i rivali, anche se finora non ne ho avuti".

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