Ciclismo, Roglic: "Alla Bora-Hansgrohe per vincere ma anche per aiutare i giovani"

Lo sloveno pronto a debuttare con la nuova squadra: "Con la Jumbo-Visma abbiamo fatto grandi cose, ma era ora di cambiare aria"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
23 febbraio 2024
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Roma, 23 febbraio 2024 - Appena poche settimane fa, a sorpresa, Jonas Vingegaard, che intanto lancia segnali importanti vincendo con un gran numero la tappa 2 del Gran Camino 2024, aveva indicato in lui il rivale principale per la vittoria del Tour de France 2024, omettendo (volutamente o meno) Tadej Pogacar, colui che nelle ultime stagioni ha dato vita a un duello all'ultima pedalata e lo stesso compagno di squadra Sepp Kuss, che non sta nascondendo le sue velleità di vittoria dopo l'exploit alla Vuelta 2023: Primoz Roglic, prima compagno di squadra per anni all'allora Jumbo-Visma e oggi fiore all'occhiello dell'ultima campagna di ciclomercato della Bora-Hansgrohe, comincia a sua volta la lunga sfida dialettica a distanza con il bis-vincitore della Grande Boucle. Ma non solo.

I dettagli

Il debutto stagionale e con la nuova maglia dello sloveno avverrà il 3 marzo, in occasione della partenza della Parigi-Nizza, dove si rivedrà su strada anche Remco Evenepoel, un altro che la prossima estate andrà a caccia del risultato più ambito seppur apparentemente in una posizione più arretrata rispetto agli altri fuoriclasse: poi l'ex saltatore con gli sci sarà al via del Giro dei Paesi Baschi e del Giro del Delfinato prima di volare direzione Italia, ma non per difendere il titolo vinto al Giro 2023, come tra l'altro succede ormai da tradizione negli ultimi anni, bensì per raggiungere Firenze, città di partenza di un Tour che si preannuncia ricco di pretendenti al gradino più alto del podio come forse non mai di recente. "Sarà bello sfidare Vingegaard e Pogacar: penso che il fatto che tutti i big siano presenti alla Grande Boucle sia qualcosa di molto bello per il ciclismo e i suoi appassionati. Noi cercheremo di alzare il livello della corsa e di sicuro chi vincerà lo avrà fatto con pieno merito". Roglic, intercettato dai microfoni di Eurosport, torna sull'addio alla Jumbo-Visma. "Insieme abbiamo realizzato cose bellissime e ne siamo tuttora super orgogliosi, ma ho 34 anni e non 24 e quindi la voglia di nuove sfide diventa il motore principale di qualsiasi scelta. Sono contento di aver fatto questo passo e solo il tempo dirà se sia stata la decisione migliore o meno". Lo sloveno svela un retroscena che in parte lascia intuire quanto il clima in casa Jumbo-Visma ultimamente fosse pesante forse anche per la presenza di troppi capitani. "Era già da qualche tempo che volevo cambiare aria. Avevamo troppi grandi corridori per i Grandi Giri e allora ho scelto la Bora-Hansgrohe per trovare spazio e nuove persone, che mi hanno portato nuove sfide e nuovi obiettivi. Dopo il mio arrivo qui - continua Roglic - ho fatto la conoscenza con dirigenti e compagni di squadra con cui farò un nuovo percorso di carriera con l'obiettivo di crescere tutti insieme. Il livello generale si è alzato e, a tal riguardo, spero di dare il mio apporto: non sono qui soltanto per me stesso ma anche per aiutare lo sviluppo dei giovani".

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