Tour de France 2023, tappa 11: poker di Philipsen. Ordine d'arrivo e classifica generale

Vince ancora la maglia verde e stavolta senza neanche il supporto di Van Der Poel. Oss va in fuga e guadagna il numero d'oro del più combattivo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 luglio 2023
Jasper Philipsen

Jasper Philipsen

Moulins (Francia), 12 luglio 2023 - La tappa 11 del Tour de France 2023 premia ancora una volta Jasper Philipsen, il velocista più forte in assoluto che cala il poker e stavolta lo fa senza ombre: oggi non esistono infatti né recriminazioni per qualche manovra spericolata da parte di 'Jasper Disaster' né la punta di veleno di chi vede nel treno lanciato a tutta velocità da una locomotiva del calibro di Mathieu Van Der Poel la vera forza del belga, sempre più maglia verde e praticamente un mostro insuperabile per i tanti altri sprinter presenti in gruppo. La maglia gialla resta sulle spalle di Jonas Vingegaard, che vive una giornata tranquilla insieme al resto del gruppo: soltanto l'arrivo della pioggia e il finale convulso risvegliano il plotone, che preferisce conservare energie in vista delle fatiche previste dalle prossime frazioni. In quella odierna c'è finalmente una traccia d'Italia: Daniel Oss centra la fuga buona e resiste in avanscoperta più a lungo di Andrey Amador e Matis Louvel, aggiudicandosi il numero d'oro, che un tempo era rosso, che spetta al più combattivo. Una magrissima consolazione per il movimento azzurro, che sogna un guizzo di prestigio con l'arrivo delle Alpi. La tappa 12, la Roanne-Belleville-en-Beaujolais di 168,8 km, si preannuncia adatta alle fughe e comunque insidiosa per gli uomini in lotta per la classifica generale alla luce dei 5 GPM da scalare di cui due, quelli finali, di seconda categoria.

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La cronaca

La fuga buona di giornata parte presto ed è composta da Andrey Amador (EF Education-EasyPost), Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic) e Daniel Oss (Team TotalEnergies), che guadagnano presto un vantaggio di 2'. L'attacco sembra piacere al gruppo ma non a determinate squadre, che avviano praticamente fin da subito un inseguimento serrato: si tratta in particolare di Lotto Dstny e Soudal Quick-Step, che però devono presto rinunciare ai loro propositi, lasciando andare via il trio all'attacco. Il margine aumenta ai piedi della Cote de Chaptuzat-Haut (1,9 km con una pendenza media del 5%), dove a scollinare per primo è Louvel. Sulla Cote du Mercurol (2,9 km con una pendenza media del 4,6%) a passare davanti a tutti è Oss anche grazie ai guai meccanici che poco prima avevano frenato i suoi due compagni di fuga. Il traguardo volante di Lapeyrouse sorride invece a Louvel, ma lo sprint vero è quello che si disputa in seno al gruppo: ad aggiudicarselo a primo impatto sembra sia Bryan Coquard (Cofidis), ma il fotofinish smentisce e assegna la vittoria a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), praticamente  imbattibile in qualsiasi volata secca. Dopo questa fase movimentata la corsa entra in un momento di stasi sia davanti sia dietro: i fuggitivi rallentano dopo aver constatato le difficoltà della loro azione, con il vantaggio che nel frattempo si è ridotto a un manciata di secondi e il gruppo, a sua volta, cala la propria andatura per non chiudere subito l'attacco rischiando di lasciare la porta aperta ad azioni ancora più pericolose per i velocisti. Il gap tra i due plotoni infatti si stabilizza intorno ai 50'' prima che sulla corsa arrivi una leggerissima pioggia che aiuta il gruppo, che nel giro di pochi km dimezza il proprio svantaggio. Questa lotta a distanza nel segno del 'bagnomaria' continua sulla Cote de la Croix Blanche (1,6 km con una pendenza media del 5,4%), dove a scollinare per primo è Oss. Uno dei pochi sussulti di una giornata tranquillissima in seno al gruppo lo regala un capriolo che quasi taglia la strada a una moto. Intanto il primo dei fuggitivi a mollare è Louvel: al comando, seppur con ormai una manciata di secondi di vantaggio, restano i soli Oss e Amador, che chiacchierano per diversi minuti forse per stabilire chi dei due debba 'sopravvivere' più a lungo per assicurarsi il prestigioso numero d'oro (ex rosso). La disputa premia il trentino, che intraprende una specie di cronometro individuale per provare a sorprendere il gruppo, che torna a distanza di sicurezza. A proposito di sicurezza: la pioggia comincia a fare capolino sulla corsa con ben più insistenza, rendendo la giornata improvvisamente nervosa anche per gli uomini in lotta per la classifica generale. L'avventura al comando di Oss si conclude a 13 km dal traguardo: quella del trentino finora è stata l'unica azione degna di nota di un italiano in questo Tour. L'andatura si alza in maniera vertiginosa e le squadre dei velocisti cominciano a lavorare per formare i treni. Non solo: anche le formazioni dei big cercano di occupare le posizioni migliori per evitare brutte sorprese. A tal riguardo, una spallata tra Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) regala un brivido all'intero gruppo, con il francese che si scusa prontamente. L'ingresso negli ultimi 3 km, quelli in cui vige la neutralizzazione in caso di caduta o incidente meccanico, calma leggermente gli animi: una rotonda presa male invece agita ancora il plotone, dalle cui prime posizioni spariscono le squadre degli uomini in lotta per la classifica generale. Arriva finalmente il momento della tanto attesa volata, che premia ancora Philipsen, che cala il poker e stavolta lo fa senza neanche l'ausulio di Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), il grande assente dello sprint.

Ordine d'arrivo tappa 11 Tour de France 2023

1) Jasper Philipsen (ADC) in 4h01'07'' 2) Dylan Groenewegen (JAY) st 3) Phil Bauhaus (TBV) st 4) Bryan Coquard (COF) st 5) Mads Pedersen (LTK) st 6) Alexander Kristoff (UXT) st 7) Luca Mozzato (ARK) st 8) Peter Sagan (TEN) st 9) Wout Van Aert (TJV) st 10) Sam Welsford (DSM) st

Classifica generale Tour de France 2023

1) Jonas Vingegaard (TJV) in 46h34'27'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +17'' 3) Jai Hindley (BOH) +2'40'' 4) Carlos Rodriguez (IGD) +4'22'' 5) Pello Bilbao (TBV) +4'34'' 6) Adam Yates (UAD) +4'39'' 7) Simon Yates (JAY) +4'44'' 8) Tom Pidcock (IGD) +5'26'' 9) David Gaudu (GFC) +6'01'' 10) Sepp Kuss (TJV) +6'45''

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