Giro d'Italia 2023, tappa 7: Bais trionfa a Campo Imperatore. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il trentino si impone sui compagni di fuga Vacek e Petilli. Tutto calmo tra i big: Leknessund ancora in rosa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
12 maggio 2023

Gran Sasso d'Italia (Campo Imperatore), 12 maggio 2023 - La tappa 7 segna un primo netto snodo in ottica classifica generale del Giro d'Italia 2023. Il film della frazione che conduce a Campo Imperatore in un certo senso parte dall'arrivo di Lago Laceno, quello che grazie a una sorta di 'fuga bidone' aveva stravolto la graduatoria: non a caso l'unico vero forcing di giornata è quello imposto dal Team DSM è per proteggere la maglia rosa di Andreas Leknessund.

Davide Bais vince la tappa 7 del Giro d'Italia 2023 (Ansa)
Davide Bais vince la tappa 7 del Giro d'Italia 2023 (Ansa)

La missione riesce perfettamente alla squadra olandese, che poi si disinteressa della fuga di giornata, composta da Davide Bais, Karel Vacek e Simone Petilli. L'ordine di scollinamento in cima al Gran Sasso è proprio questo, con l'Italia che trova quindi il secondo successo in questo Giro dopo quello in volata di Jonathan Milan: anche il trentino, alla sua prima vittoria da professionista, in un certo senso la spunta con uno sprint, ma con pendenze decisamente diverse rispetto a quelle del successo del friulano. Tutto tranquillo invece per quanto riguarda invece gli uomini più attesi: l'unico sussulto lo regala a ridosso della linea del traguardo Remco Evenepoel, che scatta e regola il gruppo dei migliori e soprattutto Primoz Roglic, con il quale si è aperta una sfida anche di nervi. Forse un po' poco, sul piano dello spettacolo, per una frazione che alla vigilia sembrava promettere ben altro. La tappa 8 condurrà la carovana da Terni a Fossombrone dopo 207 km praticamente tutti mossi e con 3 GPM (uno di seconda categoria e due di quarta categoria) da scalare nella parte conclusiva: all'apparenza il terreno fertile per qualche attacco dalla distanza.

La cronaca

Pronti, via e tutti gli attaccanti interessati a entrare nella fuga di giornata cominciano a sfidarsi a colpi di pedalate: la missione riesce a Davide Bais (Eolo-Kometa Cycling Team), Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani-CSF-Faizanè), Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) e Karel Vacek (Team Corratec-Selle Italia). Il gruppo, complice la pioggia incessante, si rialza praticamente subito e concede a questo drappello un vantaggio che arriva presto a sforare i 10'. Proprio il maltempo complica i piani della maglia rosa Andreas Leknessund (Team DSM), che si ferma per espletare le operazioni di vestizione perdendo oltre 2': i ritmi bassi del plotone facilitano il rapido rientro del norvegese. I fuggitivi cominciano a vedere eroso il proprio vantaggio dopo aver affrontato un tratto in salita, ma il gap si stabilizza presto intorno ai 9'. Il gap tra i due drappelli principali torna a salire poco prima della salita di Roccaraso (7,3 km con una pendenza media del 6,1%): prima ancora c'è il traguardo volante di Castel di Sangro, tagliato per prima da Bais per quanto riguarda il plotone dei fuggitivi e da Mads Pedersen (Trek-Segafredo) per il gruppo, con Michael Matthews (Team Jayco AlUla) secondo. Sulla prima ascesa seria di giornata Mulubrhan si stacca dal drappello dei battistrada, che torna a guadagnare: la maglia rosa virtuale diventa Petilli, mentre Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) sprinta per mettere in carniere altri punti per blindare la sua maglia azzurra. Il traguardo volante di Bussi sul Tirino mette in palio dei secondi di abbuono (rispettivamente 3'', 2'' e 1''): a spartirsi il bottino sono, nell'ordine, Bais, Petilli e Vacek. I battistrada imboccano la salita verso Calascio (13,5 km con una pendenza media del 6,1%) con 13' di vantaggio salvo poi cominciare a perdere terreno apppena anche il gruppo maglia rosa comincia l'ascesa. Il ritmo del plotone principale, come da previsioni, taglia subito fuori dai giochi i velocisti: a complicare la salita di Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) è un altro problema meccanico dopo quello occorso ieri. Il britannico rientra senza problemi, complice un'andatura, quella del gruppo, piuttosto blanda. Davanti scollina per primo il solito Bais, che precede Petilli e Vacek, mentre a regolare il plotone principale è ancora Pinot, scortato da Stefan Kung (Groupama-FDJ). La strada continua a salire anche prima che cominci ufficialmente la salita verso Campo Imperatore (26 km con una pendenza media del 3,4% e massima del 13%). Il forcing del Team DSM sembra sortire i suoi effetti, con i battistrada che cominciano a vedere eroso il proprio vantaggio: in particolare, Petilli perde la maglia rosa virtuale. La situazione si stabilizza e ciò fa ovviamente il gioco dei fuggitivi, che continuano a cullare il sogno di aggiudicarsi il prestigioso successo in cima al Gran Sasso. Gli attaccanti rifiatano nei tratti in cui la strada spiana o addirittura tende a scendere, mentre in gruppo il ritmo è ancora piuttosto tranquillo e la selezione molto scarsa. Con il passare dei metri il terzetto al comando mette sempre di più le mani sulla vittoria di tappa, anche se per loro (e per il gruppo) il peggio deve ancora venire: si tratta degli ultimi 5 km, quelli più complicati. Tra i battistrada il più in difficoltà appare Vacek, bravo però a rientrare prima di attaccare in prima persona: i tre al comando arrivano comunque a braccetto in volata e a spuntarla è Bais, che regola con uno sprint lungo e poderoso proprio Vacek e Petilli. In gruppo intanto scatta Thomas Champion (Cofidis), che ha il merito di accendere una miccia che tuttavia si spegne subito: tra i big della classifica generale di fatto non succede nulla e l'impressione è che tutto faccia il gioco di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Proprio il belga, quasi per dare una prova di forza, batte in volata Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e il resto del gruppo: solo schermaglie in attesa dei primi fuochi d'artificio che però tardano ad arrivare.

Ordine d'arrivo tappa 7 Giro d'Italia 2023

1) Davide Bais (EOK) in 6h08'40'' 2) Karel Vacek (COR) +9'' 3) Simone Petilli (ICW) +16'' 4) Remco Evenepoel (SOQ) +3'10'' 5) Primoz Roglic (TJV) +3'10'' 6) Thibaut Pinot (GFC) +3'10'' 7) Geraint Thomas (IGD) +3'10'' 8) Joao Almeida (UAD) +3'10'' 9) Eddie Dunbar (JAY) +3'10'' 10) Christian Scaroni (AST) +3'10''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Andreas Leknessund (DSM) in 29h02'38'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +28'' 3) Aurélien Paret-Peintre (ACT) +30'' 4) Joao Almeida (UAD) +1'00'' 5) Primoz Roglic (TJV) +1'12'' 6) Geraint Thomas (IGD) +1'26'' 7) Aleksandr Vlasov (BOH) +1'26'' 8) Tao Geoghegan Hart (IGD) +1'30'' 9) Lennard Kamna (BOH) +1'54'' 10) Damiano Caruso (TBV) +1'59''

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