Ciclismo, Uran si ritira: "Un viaggio straordinario"

Il colombiano ufficializza il commiato dall'EF Education-EasyPost e dal professionismo: "Porterò con me tanti ricordi e gli insegnamenti di questo sport"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
1 gennaio 2025
Rigoberto Uran (Ansa)

Rigoberto Uran (Ansa)

Roma, 1 gennaio 2025 - Tradizionalmente, nel ciclismo l'1 gennaio è il giorno in cui tutto si resetta: i corridori cambiano squadre e queste ultime, a volte, mutano la denominazione. Poi c'è chi, magari anche dopo averlo annunciato nei mesi precedenti, è costretto a fare i conti con l'effettivo inizio di una nuova vita: quella da ex ciclista, come Rigoberto Uran, che si è congedato ufficialmente da un mondo dal quale ha ricevuto tanto e a cui lui stesso ha dato tanto.  

Le dichiarazioni di Uran

  Il colombiano, che per ultimo ha corso con l'EF Education-EasyPost, ha affidato ai propri canali social le parole di addio al professionismo, avventura cominciata nel 2006: il tutto partendo proprio dal commiato all'ultima squadra di militanza. "Oggi per me è una giornata piena di emozioni difficili da spiegare a parole. Dopo 8 anni in questa formazione, è tempo di salutare questa divisa che per me ha significato tanto. Questa squadra non era solo la casa sportiva: è stata una famiglia che mi ha accolto al meglio fin dal primo giorno, consentendomi di crescere sotto tutti gli aspetti. Qui mi sono allenato non solo come ciclista, ma anche come persona, e di questo sarò sempre grato. Porto con me ricordi di tante battaglie, tra vittorie, sconfitte, lacrime e gioie. Ma soprattutto porterò con me le tante persone incontrate in questo cammino, che hanno fatto sì che valesse la pena percorrere ogni chilometro". Salutata l'EF Education-Easy Post, Uran dice addio all'intero ciclismo. "Oggi lascio questa divisa e questo capitolo, ma Rigo, l'amico di tutti, sarà sempre con voi. Vale anche per i tanti tifosi conosciuti in questo viaggio, che ringrazio con tutto il cuore perché sono stati lo stimolo di ogni pedalata, anche e soprattutto di quelle più dure. Senza di essi tutto ciò non sarebbe stato possibile. Il ciclismo mi ha dato tutto: mi ha insegnato a perseverare, a lottare, a sognare e a rialzarmi dopo le cadute. Ora chiudo questo ciclo con la soddisfazione di aver dato tutto e con l'emozione per le nuove sfide all'orizzonte: innanzitutto quelle che riguardano la mia meravigliosa famiglia, ma la bici resterà nella mia vita".

L'addio di Morkov

  Tra i tanti ritiri ufficiali da oggi c'è quello di Michael Morkov, che ha approfittato di un evento in pista per salutare. "E' stato speciale farlo sulla pista di casa, di cui conosco ogni curva e sedile. Sono felice che sia finita dopo che, mesi fa, avevo annunciato questa decisione. E' stato fantastico, ma non vedevo l'ora di chiudere questo capitolo. Peccato solo non aver vinto, ma oggi non avevo le gambe buone. Resta però l'emozione di aver detto addio davanti a tutta questa gente, colleghi compresi".

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