Tirreno-Adriatico 2024, tappa 4. Colpo Milan: frazione e maglia azzurra. La classifica

Il friulano batte allo sprint Philipsen e strappa il simbolo del primato ad Ayuso, oltre a indossare anche la maglia bianca e quella ciclamino. Anche la verde è italiana e va a Bais

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
7 marzo 2024
Jonathan Milan (Ansa)

Jonathan Milan (Ansa)

Giulianova, 7 marzo 2024 – La tappa 4 della Tirreno-Adriatico 2024 conduce la carovana da Arrone a Giulianova dopo 207 km tutti mossi e senza un attimo di tregua: a vincere è Jonathan Milan, che batte in volata Jasper Philipsen e, grazie ai 10'' di abbuono, diventa la nuova maglia azzurra a spese di Juan Ayuso, che nel corso della frazione aveva dovuto fare i conti anche con una foratura. In realtà, i disguidi nel corso di una giornata molto movimentata non sono mancati: ne sa qualcosa Thymen Arensman, a sua volta a lungo staccato dal gruppo a causa di un altro guaio meccanico. Va ancora peggio a Caleb Ewan e soprattutto a Mark Cavendish e Tim Merlier, tre tra gli uomini più attesi che invece perdono contatto sui tanti saliscendi di giornata. Per poco di questo caos non ne approfittano i fuggitivi del mattino, con in particolare Jonas Abrahamsen a mollare per ultimo e praticamente soltanto negli ultimi metri, al punto da riuscire a entrare anche nella top 10 all'arrivo, da dove curiosamente oggi esce per pochissimo Jonas Vingegaard e nella quale figura un Antonio Tiberi finora sempre attento, sul pezzo ed evidentemente determinato a giocarsi qualcosa di importante fino alla fine. La tappa 5 proporrà il primo vero snodo in ottica classifica generale, con i big che a questo punto non potranno più nascondersi e che verosimilmente non lo faranno: i 144 km da Torricella Sicura a Valle Castellana proporranno 2 GPM, tra cui quello di categoria speciale di San Giacomo, che precederà un finale in costante ascesa a chiusura di una frazione breve ma molto complicata. Difficile immaginare Milan leader della classifica generale anche dopo una frazione del genere, ma intanto l'Italia si gode l'en-plein delle maglie: il friulano indossa l'azzurra, la ciclamino e la bianca, mentre quella verde torna sulle spalle di Davide Bais, presente nella fuga del mattino e bravo a scollinare per primo all'unico GPM di giornata, portando in carniere i punti buoni per raggiungere il suo obiettivo dichiarato.   

La cronaca

  Al foglio firma non si presentano Mark Padun (Team Corratec-Vini Fantini) e Mads Wurtz Schmidt (Israel-Premier Tech). Al via ci sono invece Lorenzo Quartucci (Team Corratec-Vini Fantini), Davide Bais, Mirco Maestri (Team Polti-Kometa), Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Alex Tolio (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). I battistrada, dopo aver raggiunto un vantaggio massimo di 4', approcciano l'unico GPM di giornata, il Valico di Castelluccio (17,2 km con una pendenza media del 5%), con un vantaggio di 3'30'': a scollinare per primo è Kamp, seguito da Quartucci e Bais, con quest'ultimo che diventa il nuovo leader della classifica degli scalatori. I fuggitivi tornano a guadagnare sul gruppo, attardato di 5'30'' proprio quando, sulla carta, la parte più complicata della tappa sembra ormai alle spalle. Ogni saliscendi si rivela un problema per potenziali protagonisti di giornata come Caleb Ewan (Team Jayco AlUla) e soprattutto Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), che poi perde definitivamente contatto e va alla deriva, mentre va ancora peggio ad Attila Valter (Visma-Lease a Bike) e Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), che scivolano in curva. I due riescono a rientrare nonostante l'andatura del gruppo sia sempre più veloce nel segno di un inseguimento diventato più complicato dopo l'unica salita di giornata. I fuggitivi resistono, ma perdono unità per strada: davanti restano i soli Maestri, Abrahamsen e Kamp, mentre Bais, Quartucci e Tolio vengono presso riassorbiti. Intanto dal plotone principale si stacca momentaneamente la maglia azzurra Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a causa di una foratura: allo spagnolo servono ben 3 km e diversi compagni di squadra per rientrare in gruppo e scongiurare brutte sorprese. Proprio quando la fuga sembrava destinata a finire, il 'nuovo' terzetto al comando rilancia l'azione e torna a guadagnare un margine rincuorante di 1'15'' quando la corsa passa per la prima volta sul traguardo di Giulianova, avviando così l'ultimo giro di 22 km. Al traguardo volante di Mosciano Sant'Angelo passa per primo Maestri, che precede Kamp e Abrahamsen: intanto anche Tim Merlier (Soudal Quick-Step) perde contatto, privando così la sempre più probabile volata di un altro potenziale protagonista. Ci sono cattive notizie anche per Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), che fora proprio nel momento in cui il gruppo è a tutta per curare l'inseguimento: non va tanto meglio al compagno di squadra Ben Swift (Ineos Grenadiers). I due riescono a rientrare in un plotone allungatissimo per provare a riprendere i tre battistrada, che resistono fino all'ultimo chilometro di corsa, con Kamp che molla per primo dopo aver provato a rilanciare l'azione: Maestri lo imita, mentre Abrahamsen prova a resistere. Il norvegese si pianta proprio negli ultimi metri, quando da dietro partono i velocisti: a spuntarla è Jonathan Milan (Lidl-Trek), che batte in volata Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e in un colpo solo si prende la tappa e, grazie agli abbuoni, anche la maglia azzurra. Non solo: il friulano diventa il nuovo detentore anche della bianca e della ciclamino, mentre quella verde passa sulle spalle di Bais, per un en-plein totale per l'Italia. In attesa ovviamente delle imminenti tappe della verità.  

Ordine d'arrivo tappa 4 Tirreno-Adriatico 2024  

 1) Jonathan Milan (LTK) in 4h56'44'' 2) Jasper Philipsen (ADC) st 3) Corbin John Strong (IPT) st 4) Biniam Girmay (IWA) st 5) Axel Zingle (COF) st 6) Marius Mayrhofer (TUD) st 7) Jonas Abrahamsen (UXM) st 8) Ivan Garcia Cortina (MOV) st 9) Julian Alaphilippe (SOQ) st 10) Antonio Tiberi (TBV) st

Classifica generale Tirreno-Adriatico 2024

1) Jonathan Milan (LTK) in 15h06'02'' 2) Juan Ayuso (UAD) +4'' 3) Kevin Vauquelin (ARK) +18'' 4) Antonio Tiberi (TBV) +21'' 5) Jonas Vingegaard (TVL) +26'' 6) Romain Gregoire (GFC) +26'' 7) Jai Hindley (BOH) +28'' 8) Neilson Powless (EFE) +30'' 9) David Max Poole (DFP) +30'' 10) Lennard Kamna (BOH) +30''

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