Tirreno-Adriatico 2024, tappa 6: Vingegaard blinda la classifica. L'ordine d'arrivo

Bis del danese a Monte Petrano: alle sue spalle ancora Ayuso e Hindley, che occupano i restanti gradini del podio anche nella graduatoria

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
9 marzo 2024
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

Cagli (Monte Petrano), 9 marzo 2024 - La tappa 6 della Tirreno-Adriatico 2024 conduce la carovana da Sassoferrato a Cagli (Monte Petrano) dopo 180 km impreziositi da 3 GPM, tra cui quello finale di categoria superiore: praticamente il terreno perfetto per l'ennesimo acuto dello specialista Jonas Vingegaard, che fa la voce grossa sulla salita finale, seppur forse non essendo brillante come ieri, come si è evinto dal gap finale piuttosto limitato, e blinda così ulteriormente la sua maglia azzurra a spese di Juan Ayuso e Jai Hindley, che completano il podio di giornata e quello della classifica generale. Ammirevole in particolare il tentativo della Bora-Hansgrohe di provare a far saltare il banco alzando il ritmo: alla fine la sfida c'è stata ma è avvenuta con l'UAE Team Emirates soltanto per le posizioni di rincalzo, con Isaac Del Toro a mettersi in mostra con un'ascesa finale anomala, avviata in estrema difficoltà e chiusa quasi alla pari con i migliori. La tappa 7, nonché ultima, sarà l'ormai consueta e tradizionale San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto: 154 km con una parte iniziale mossa, con tanto di GPM da scalare, quello di Montedinove, prima di un circuito finale totalmente piatto che offrirà sia l'ultima chance alle ruote veloci rimaste in gruppo sia la passerella conclusiva al detentore della maglia azzurra, che a meno di scenari attualmente impossibile da prevedere sarà ancora un Vingegaard di categoria superiore che ha ormai entrambe le mani sul Tridente.

La cronaca

  Fin dalle prime pedalate diversi corridori cercano la fuga buona in quella che è la tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024. Tra i più attivi c'è Ben Healy (EF Education-EasyPost), il primo a fare il vuoto prima del ritorno tutta grinta di Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale Team): a questo terzetto si accodano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Axel Zingle (Cofidis), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Nikias Arndt (Bahrain Victorious), con Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) che rimane a metà strada tra i battistrada e il gruppo prima di arrendersi. I fuggitivi affrontano le rampe iniziali della prima salita di giornata, quella di La Forchetta (6,9 km con una pendenza media del 3,8% e massima del 12%) con un vantaggio di 2'20'': la Visma-Lease a Bike tira e riduce presto un gap che cominciava a essere preoccupante soprattutto considerando la presenza nel drappello di Carapaz, che allo scollinamento passa dietro il compagno di squadra Healy. Il vantaggio dei battistrada torna ad aumentare sullo strappo di San Gregorio, che presenta tratti con una pendenza superiore al 10%, ma è sul Valico di Monte Romualdo che lo scenario cambia: a scattare è Healy, che però viene subito ripreso prima di consolarsi con la vittoria dello sprint per il traguardo volante di Pian di Trebbio. L'accelerata fa però male ad Alaphilippe, Arndt, Zingle, Kwiatkowski e Peters, che perdono contatto dalla fuga. Intanto fioccano i ritiri: salgono in ammiraglia Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Fausto Masnada (Soudal Quick-Step), mentre per Mark Cavendish e Michael Morkov (Astana Qazaqstan Team) ieri era stata fatale la mannaia del tempo massimo, con lo stesso Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL) a non presentarsi al foglio firma in mattinata a causa di problemi fisici e il suo compagno di squadra Max David Poole (Team DSM-Firmenich PostNL) a chiudere addirittura in ambulanza dopo una caduta. Davanti restano i soli Healy, Carapaz, Garcia Cortina e Leknessund, che affrontano il GPM di Moria (2,5 km con una pendenza media dell'8,5% e massima del 12%): proprio Healy perde contatto, imitato poi da Garcia Cortina. Lo scollinamento premia Leknessund: in gruppo intanto Juan Ayuso (UAE Team Emirates) è alle prese con problemi meccanici e un fastidioso cambio bici. Intanto la coppia al comando Carapaz-Leknessund comincia la salita di Cagli (Monte Petrano) (10,1 km con una pendenza media dell'8% e massima del 12%) con un margine di 1'05'': il norvegese perde subito contatto, mentre in gruppo comincia subito il forcing della Bora-Hansgrohe, che vuole attaccare il secondo posto in classifica generale di Ayuso. E' il preludio alla scatto di Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), con Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) che subito replica: poco dopo ai due si accoda anche Ayuso. Il danese rilancia: lo spagnolo inizialmente tiene ma poi perde qualche metro, con l'australiano ancora più attardato. La maglia azzurra fa il vuoto, divorandosi anche Carapaz quando al traguardo mancano 5,7 km: alle sue spalle, a distanza di 30'', restano Hindley e Ayuso, che si difendono meglio di ieri e non vanno alla deriva. I loro sforzi non bastano a rimontare Vingegaard, che firma la sua personale doppietta e, soprattutto, mette un'ipoteca sulla vittoria del Tridente: alle sue spalle si piazzano, nell'ordine, Ayuso e Hindley, esattamente come accaduto ieri. Bene anche Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), curiosamente in difficoltà a inizio difficoltà ma poi arrivato al traguardo molto vicino alla coppia che compone il podio.  

Ordine d'arrivo tappa 6 Tirreno-Adriatico 2024

  1) Jonas Vingegaard (TVL) in 4h31'57'' 2) Juan Ayuso (UAD) +26'' 3) Jai Hindley (BOH) +26'' 4) Isaac Del Toro (UAD) +36'' 5) Tom Pidcock (IGD) +42'' 6) Ben O'Connor (DAT) +42'' 7) Lennard Kamna (BOH) +46'' 8) Thymen Arensman (IGD) +46'' 9) Cian Uijtdebroeks (TVL) +48'' 10) Wout Poels (TBV) +1'14''  

Classifica generale Tirreno-Adriatico 2024

  1) Jonas Vingegaard (TVL) in 26h06'32'' 2) Juan Ayuso (UAD) +1'24'' 3) Jai Hindley (BOH) +1'52'' 4) Isaac Del Toro (UAD) +2'20'' 5) Ben O'Connor (DAT) +2'24'' 6) Thymen Arensman (IGD) +2'25'' 7) Cian Uijtdebroeks (TVL) +3'10'' 8) Lennard Kamna (BOH) +4'02'' 9) Tom Pidcock (IGD) +4'05'' 10) Kévin Vauquelin (ARK) +4'24''  

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