Tour de France 2024, tappa 11: Vingegaard batte Pogacar. Ordine d'arrivo e classifica

Il Massiccio Centrale vede il botta e risposta tra i due rivali: la maglia gialla prima fa il vuoto ma poi incassa la rimonta del danese, che rosicchia 1'' in una graduatoria che ora, nella top 10, rivede Ciccone

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
10 luglio 2024
Jonas Vingegaard batte Tadej Pogacar a Le Lioran, Francia

Jonas Vingegaard batte Tadej Pogacar a Le Lioran, Francia

Le Lioran (Francia), 10 luglio 2024 - La tappa 11 del Tour de France 2024 porta la carovana da Évaux-les-Bains a Le Lioran dopo 211 km vissuti nel pieno del Massiccio Centrale. Dei 6 GPM totali sono due quelli che segnano la frazione: il Puy Mary, teatro dello scatto perentorio di Tadej Pogacar, e il successivo Col de Pertus, cornice del grandissimo recupero dalle retrovie di Jonas Vingegaard, che nella precedente discesa aveva trovato in Primoz Roglic un alleato prezioso. Il danese rimonta lo sloveno, che appare stanco, forse mal nutrito rispetto al rivale: non a caso, a sorpresa lo sprint finale, teoricamente il terreno amico della maglia gialla, premia invece Vingegaard, che risponde con i fatti alle polemiche dei giorni scorsi guadagnando, nel computo dei vari bonus, 1'' sul leader della classifica generale. A mettere un po' di pepe nel giorno di riposo era stato Remco Evenepoel, che rispetto ai due marziani paga in salita, pur limitando i danni così come gli altri, i cosiddetti comuni mortali, regolati da Giulio Ciccone, che rientra nella top 10. La tappa 12, la Aurillac-Villeneuve-sur-Lot di 203,6 km, nonostante 3 GPM di quarta categoria, sembra offrire un'altra chance alle ruote veloci rimaste in gruppo.  

La cronaca

  Gli scatti e i controscatti, come da previsioni, caratterizzano la frazione fin dalle prime pedalate, ma l'UAE Team Emirates neutralizza i primi attacchi, nei quali spiccavano diversi uomini della Visma-Lease a Bike. Si avvantaggiano poi Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Cristian Rodriguez (Arkéa-B&B Hotels) proprio mentre si ritirano Ion Izagirre e Alexis Renard (Cofidis). In avanscoperta si porta pure Anthony Turgis (Team TotalEnergies), che passa per primo al traguardo volante di Bourg-Lastic. Il primo GPM di giornata, la Cote de Mouilloux (1,9 km con una pendenza media del 6,3%) vede ancora uno scatenato Carapaz davanti a tutti: invece è letteralmente alla deriva Fred Wright (Bahrain Victorious). Lo scollinamento premia Oier Lazkano (Movistar Team): la Cote de Larodde (3,8 km con una pendenza media del 6%) vede invece passare per primo Carapaz. Con loro all'attacco ci sono Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Oscar Onley (Team DSM-Firmenich PostNL) e Mattéo Vercher (Team TotalEnergies): il drappello dei contrattaccanti, tutto in salsa francese, vede invece figurare Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Guillaume Martin, Axel Zingle (Cofidis), Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Julien Bernard (Lidl-Trek). I due plotoni, privi di Zingle, si ricongiungono. Dopo una fase apparentemente calma, la corsa si accende sul Col de Néronne (3,8 km con una pendenza media del 9,1%), prima del quale cade in una curva Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike). Sulle pendenze più dure la fuga si sfalda: davanti restano i soli Lazkano e Healy, che passa per primo allo scollinamento, inseguiti e poi raggiunti da Carapaz. Il Puy Mary (Pas de Peyrol) (5,4 km con una pendenza media dell'8,1%) vede il forcing dell'UAE Team Emirates che annienta la fuga e assottiglia il gruppo dei migliori prima che, a 600 metri dalla cima, scatti Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): la vittima eccellente è Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), mentre Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) procedono appaiati a distanza di qualche metro. La maglia gialla scollina per prima, con il danese che rimane in scia: ancora più dietro ci sono Roglic ed Evenepoel. In discesa Pogacar, pur con un grande rischio, guadagna su Vingegaard e Roglic prima di tornare a salire in solitaria verso il Col de Pertus (4,4 km con una pendenza media del 7,9%): alle sue spalle la coppia è sempre la solita, con Evenepoel che perde ancora contatto sulle pendenze più dure. Vingegaard va molto forte e stacca Roglic, oltre a recuperare su Pogacar: i sue si giocano in volata gli 8'' di abbuono e la spunta lo sloveno, con il danese che se ne aggiudica 5''. Evenepoel scollina dopo oltre 45'', prendendosi gli ultimi 2'' di abbuono. La coppia al comando torna a salire sul Col de Font de Cère (3,3 km con una pendenza media del 5,8%), l'ultimo GPM di giornata ma non l'ultima salita, con lo strappo finale da affrontare poco prima del traguardo: stavolta a scollinare per primo è Vingegaard. I due si sfidano in un testa a testa prima in discesa e poi nell'ultimo chilometro: la volata premia quasi al fotofinish Vingegaard, che quindi incassa 10'' di abbuono a fronte dei 6'' di un Pogacar che avrà tanto su cui riflettere. Alle loro spalle spunta prima la sagoma di Evenepoel, che prende 4'' di abbuono, seguito poi da Roglic, vittima anche di una scivolata in discesa. Poco più dietro c'è il drappello in cui figurano Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e soprattutto un eccellente Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che recupera molte posizioni in classifica generale.  

Ordine d'arrivo tappa 11 Tour de France 2024

  1) Jonas Vingegaard (TVL) in 4h58'00'' 2) Tadej Pogacar (UAD) st 3) Remco Evenepoel (SOQ) +25'' 4) Primoz Roglic (RBH) +55'' 5) Giulio Ciccone (LTK) +1'47'' 6) Joao Almeida (UAD) +1'49'' 7) Adam Yates (UAD) +1'49'' 8) Mikel Landa (SOQ) +1'49'' 9) Carlos Rodriguez (IGD) +1'55'' 10) Felix Gall (DAT) +2'38''

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 45h00'34'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +1'06'' 3) Jonas Vingegaard (TVL) +1'14'' 4) Primoz Roglic (RBH) +2'45'' 5) Joao Almeida (UAD) +4'20'' 6) Carlos Rodriguez (IGD) +4'40'' 7) Mikel Landa (SOQ) +5'38'' 8) Adam Yates (UAD) +6'59'' 9) Juan Ayuso (UAD) +7'09'' 10) Giulio Ciccone (LTK) +7'36''  

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