Tour, Pogacar frenato dalle moto: Vingegaard lo beffa. E tra i due litiganti gode Rodriguez

Lo spagnolo sfrutta l'impasse tra Vingegaard e Pogacar, che si sfidano a colpi di scatti e controscatti: alla fine la maglia gialla, ora anche a pois, guadagna appena 1''

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
15 luglio 2023
Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard (Ansa)

Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard (Ansa)

Morzine Les Portes du Soleil (Francia), 15 luglio 2023 - Tra i due litiganti il terzo gode: è questa l'estrema sintesi della tappa 14 del Tour de France 2023, che incorona il giovanissimo talento di Carlos Rodriguez. Lo spagnolo della Ineos Grenadiers, al secondo successo di fila, sfrutta proprio l'estremo tatticismo dei due rivali e allunga in maniera perentoria in discesa, scavalcando sul terzo gradino del podio Jai Hindley, uno dei tanti corridori finiti sull'asfalto all'alba della frazione, con tanto di neutralizzazione della corsa. Già, i rivali: Tadej Pogacar prova invano a fare il vuoto Col de Joux Plane ma Jonas Vingegaard, dopo un iniziale momento di difficoltà, rimonta e va addirittura a scollinare per primo, diventando la nuova maglia a pois e incrementando di 3'' il proprio vantaggio in classifica generale. Il secondo round va allo sloveno, che chiude al secondo posto dopo aver battuto proprio il danese, che si conferma meno forte nello stretto: alla fine di una contesa serrata e in parte falsata dalle tante moto presenti in strada, con due che frenano proprio uno scatto di Pogacar, il verdetto sorride a Vingegaard, che guadagna appena 1'' sul rivale. Un verdetto che ben testimonia l'equilibrio di un duello praticamente quasi alla pari anche sul piano delle squadre, con la Jumbo-Visma tallonata da un'UAE Team Emirates in crescita. La parentesi alpina si chiude con la tappa 15, la Les Gets Les Portes du Soleil-Saint-Gervais Mont-Blanc: 179 km con ben 5 GPM da scalare, tra cui quello finale.

La cronaca

 Pronti, via e una maxi caduta coinvolge praticamente quasi l'intero gruppo al punto che la corsa viene neutralizzata: tra le vittime ci sono Antonio Pedrero (Movistar Team), Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty), James Shaw ed Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), che chiudono in ambulanza il proprio Tour. Se la cavano invece solo con qualche botta, tra gli altri, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Dopo 27' il plotone riparte e lo fa affrontando subito il Col de Saxel (4,2 km con una pendenza media del 4,6%), sul quale passa per primo Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers), che a sua volta era finito sull'asfalto all'alba della frazione. Sulla seguente discesa a cadere è Romain Bardet (Team DSM-Firmenich), costretto a sua volta al ritiro. Sul Col de Cou (7 km con una pendenza media del 7,4%) si forma la fuga buona: a comporla sono Martinez, Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Thibaut Pinot, Lars Van Den Berg (Groupama-FDJ), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Mikel Landa, Matej Mohoric, Wout Poels (Bahrain Victorious), Nils Politt (Bora-Hansgrohe), Michael Gogl (Alpecin-Deceuninck), Guillaume Martin, Simon Geschke (Cofidis), Alex Aranburu, Gorka Izagirre, Matteo Jorgenson (Movistar Team), Michael Woods, Hugo Houle, Krists Neilands (Israel-Premier Tech), Lawson Craddock (Team Jayco AlUla), Clément Champoussin (Team Arkéa-Samsic), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Mads Pedersen, Juan Pedro Lopez e Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Quest'ultimo scollina per primo prima di ripetersi sul Col du Feu (5,8 km con una pendenza media del 7,8%) con un grande sprint ai danni di Woods: si tratta di due pretendenti alla maglia a pois, ancora attaccabile a dispetto del grande vantaggio in classifica su cui può contare Powless. Sull'abruzzese, che transita per primo anche sul traguardo volante del Col de Jambaz, si riportano Martinez, Pinot, Landa, Poels, Martin, Aranburu, Izagirre, Woods, Houle e Lutsenko. Fin dalle prime rampe del Col de la Ramaz (13,9 km con una pendenza media del 7,1% e massima dell'11,5%): a tallonarlo c'è Woods. In gruppo invece comincia subito ad accusare qualche difficoltà Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers): merito del forcing della Jumbo-Visma, che presto rimonta anche Ciccone, l'ultimo superstite della fuga del mattino. Non a caso a scollinare per primo è Wout Van Aert (Jumbo-Visma), il cui ritmo fa molto male a Pidcock. Non solo: in discesa a perdere terreno è anche Simon Yates (Team Jayco AlUla). Il prossimo ostacolo per ciò che resta del gruppo è il Col de Joux Plane (11,6 km con una pendenza media dell'8,5% e massima del 10,5%): al comando si porta Rafal Majka (UAE Team Emirates), che screma subito il drappello dei migliori. La Jumbo-Visma non ci sta e torna al comando: Hindley si stacca, mentre Rodriguez a sorpresa resta con i migliori. Lo spagnolo comincia a soffrire quando al comando va Adam Yates (UAE Team Emirates): è il preludio all'attacco di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), con Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che prova a replicare ma perde presto terreno. La maglia gialla prova a difendersi e in effetti ci riesce: Pogacar non fa il vuoto e viene addirittura rimontato da Vingegaard. Lo sloveno prova lo sprint in vista dello scollinamento ma viene frenato dalle moto di corsa: va invece tutto bene al danese, che guadagna gli 8'' di abbuono a fronte dei 5'' messi in carniere dal rivale e diventa anche la nuova maglia a pois. Sui due al comando si riportano Rodriguez e Adam Yates: lo spagnolo si lancia all'attacco e vola verso la vittoria, con Pogacar che si consola battendo Vingegaard nella volata dei delusi.

Ordine d'arrivo tappa 14 Tour de France 2023

1) Carlos Rodriguez (IGD) in 3h58'45'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +5'' 3) Jonas Vingegaard (TJV) +5'' 4) Adam Yates (UAD) +10'' 5) Sepp Kuss (TJV) +57'' 6) Jai Hindley (BOH) +1'46'' 7) Felix Gall (ACT) +1'46'' 8) Pello Bilbao (TBV) +3'19'' 9) Simon Yates (JAY) +3'21'' 10) Guillaume Martin (COF) +5'57''

Classifica generale Tour de France 2023

1) Jonas Vingegaard (TJV) in 57h47'50'' 2) Tadej Pogacar (UAD) +10'' 3) Carlos Rodriguez (IGD) +4'43'' 4) Jai Hindley (BOH) +4'44'' 5) Adam Yates (UAD) +5'20'' 6) Sepp Kuss (TJV) +8'15'' 7) Simon Yates (JAY) +8'32'' 8) Pello Bilbao (TBV) +8'51'' 9) Felix Gall (ACT) +12'26'' 10) David Gaudu (GFC) +12'56''

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