Vuelta 2023, tappa 11: vince Jesus Herrada. Ordine d'arrivo e classifica generale
Colpo grosso dello spagnolo: frazione e maglia a pois azzurri. Calma quasi piatta tra i big, con la Soudal Quick-Step che chiude la porta a qualsiasi attacco
La Laguna Negra (Vinuesa) (Spagna), 6 settembre 2023 - La tappa 11 della Vuelta 2023 premia la fuga e, in particolare, Jesus Herrada, che approfitta della durissima salita finale per diventare anche la nuova maglia a pois azzurri. Alla festa dello spagnolo della Cofidis, squadra che anche in Spagna sta confermando quanto di buono fatto vedere a luglio al Tour de France 2023, fa da contraltare l'amarezza del resto degli attaccanti: tra essi Geraint Thomas, che non riesce a sfruttare il grande lavoro di un Filippo Ganna in condizioni strepitose di forma. Se i fuggitivi se le danno di santa ragione, in gruppo regna una calma quasi piatta: la miccia la accende negli ultimi metri Cian Uijtdebroeks, un giovane prospetto molto interessante ma di certo non proprio l'uomo più atteso in una frazione che si prestava a diverse chiavi di lettura. Hugh John Carthy, a sua volta non esattamente un big, risponde e così fa Wilco Kelderman, a testimonianza della voglia della Jumbo-Visma di controllare sempre la corsa: quasi ai limiti della tracotanza. Caratteristica che non manca neanche alla Soudal Quick-Step, che tra l'altro non può nemmeno giustificarsi tirando in ballo la difesa della maglia rossa, ancora appannaggio di un reattivo Sepp Kuss: sulla salita finale la squadra di Remco Evenepoel si piazza compatta in orizzontale lungo tutta la carreggiata, stoppando di fatto qualsiasi eventuale attacco degli altri grandi della classifica generale. Un atteggiamento che divide, come sempre quando di mezzo c'è la formazione belga, che di certo quando arriveranno Tourmalet e Angliru non potrà più giocare soltanto in difesa. Anche perché da superare ci sarà la forza di una Jumbo-Visma in versione deluxe: si comincia da Kuss, l'ormai ex gregario che ci ha preso gusto a fare il capitano, per poi arrivare a Primoz Roglic, in netta crescita e notoriamente sempre a proprio agio sulle strade di Spagna. La tappa 12, la Olvega-Zaragoza di 151 km, propone un percorso vallonato e nervoso, in particolare nella prima parte, ma senza alcun GPM in programma: a meno di attacchi dalla distanza capaci di sorprendere il gruppo, ipotesi piuttosto improbabile, dovrebbero quindi tornare protagonisti i velocisti rimasti ancora in corsa, mentre i big rifiateranno prima delle fatiche dei prossimi giorni.
La cronaca
L'inizio della frazione è più complicato del previsto: nel tratto di trasferimento Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team) è costretto a fermarsi a causa di un problema meccanico, così come Francois Bidard (Cofidis), mentre Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) finiscono addirittura sull'asfalto. Quando la situazione rientra apparentemente senza nessun problema per i vari corridori coinvolti, arriva finalmente il via ufficiale alla tappa. Dopo diversi tentativi di fuga non andati a buon fine, il gruppo lascia finalmente andare il drappello degli attaccanti, che si presenta corposo e di buona qualità: a comporlo sono Geraint Thomas, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Jacopo Mosca, Otto Vergaerde (Lidl-Trek), Rudy Molard, Lewis Askey, Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Andreas Kron (Lotto Dstny), Andrea Piccolo, Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), Dorian Godon, Damien Touzé, Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen Team), Jan Maas (Team Jayco AlUla), Julius Johansen (Intermarché-Circus-Wanty), Jorge Arcas (Movistar Team), Jesus Herrada (Cofidis), Sean Flynn ( Team DSM-Firmenich), Lukasz Owsian (Team Arkéa-Samsic), Alan Jousseaume, Paul Ourselin (Team TotalEnergies), Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team), José Manuel Diaz, Antonio Eric Fagundez, Pelayo Sanchez (Burgos-BH) e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA). Il vantaggio dei fuggitivi si stabilizza intorno ai 5' e la situazione non subisce scossoni fino alla salita finale, quella che conduce all'arrivo di La Laguna Negra (6,5 km con una pendenza media del 6,7% e massima del 14%): prima ancora c'è il traguardo volante di Vinuesa, vinto da Nicolau. In realtà, ben prima dell'ascesa conclusiva, preceduta da un tratto in leggera ma costante pendenza, Johansen prova a sorprendere i suoi compagni di fuga con un allungo. Il secondo scatto è di Ourselin: alle sue spalle il plotone degli attaccanti si sgretola anche grazie al forcing di Ganna, che di fatto vanifica l'azione. L'andatura del piemontese è troppo forte per diversi corridori: forse anche per lo stesso Thomas, che sembra andare in sofferenza. Le pendenze cominciano ad aumentare: il terreno perfetto per uno specialista come Caicedo, raggiunto da Thomas, Kron ed Herrada. Ci prova poi Molard: Caicedo replica ancora e stavolta fa il vuoto. Alle sue spalle Thomas guida la rimonta degli inseguitori, che a fatica chiudono su Caicedo: tra Grégoire, Kron ed Herrada la spunta quest'ultimo, che diventa anche la nuova maglia a pois azzurri. Il focus si sposta sul gruppo, di fatto controllato dalla Soudal Quick-Step, che si piazza compatta in orizzontale lungo tutta la carreggiata: un chiaro segnale della volontà di voler tarpare qualsiasi possibile attacco, che per la verità non si palesa. L'unica eccezione è lo scatto tentato da Cian Uijtdebroeks (Bora-Hansgrohe), che smuove un po' le acque tra le posizioni di rincalzo della classifica generale: non a caso arriva presto la risposta di Hugh John Carthy (EF Education-EasyPost), con Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) che si piazza in controllo. Negli ultimi metri i big provano a punzecchiarsi: niente di che e, soprattutto, niente distacchi di rilievo.
Ordine d'arrivo tappa 11 Vuelta 2023
1) Jesus Herrada (COF) in 3h29'17''
2) Romain Grégoire (GFC) +3''
3) Andreas Kron (LTD) +8''
4) Jonathan Caicedo (EFE) +12''
5) Geraint Thomas (IGD) +19''
6) Pelayo Sanchez (BBH) +24'' 7) Rudy Molard (GFC) +24''
8) Nicolas Prodhomme (ACT) +27''
9) Dorian Godon (ACT) +58''
10) Filippo Ganna (IGD) +1'16''
Classifica generale Vuelta 2023
1) Sepp Kuss (TJV) in 39h27'45''
2) Marc Soler (UAD) +26''
3) Remco Evenepoel (SOQ) +1'09''
4) Primoz Roglic (TJV) +1'36''
5) Lenny Martinez (GFC) +2'02''
6) Joao Almeida (UAD) +2'16''
7) Jonas Vingegaard (TJV) +2'22''
8) Juan Ayuso (UAD) +2'25''
9) Enric Mas (MOV) +2'50''
10) Aleksandr Vlasov (BOH) +3'14''
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