Vuelta 2023, tappa 18: vince Evenepoel. Ordine d'arrivo e classifica generale

Ennesimo acuto del belga, che blinda la maglia a pois azzurri. Quella rossa resta salda sulle spalle di Kuss, che allunga su Vingegaard e Roglic

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 settembre 2023
Evenepoel all'arrivo della 18esima tappa della Vuelta

Evenepoel all'arrivo della 18esima tappa della Vuelta

La Cruz de Linares (Spagna), 14 settembre 2023 - La tappa 18 della Vuelta 2023 certifica l'ennesimo acuto personale di Remco Evenepoel, che fin dal momento dell'uscita dalla lotta per la classifica generale ha di fatto cominciato un'altra corsa: quella votata alla caccia delle frazioni e della maglia a pois azzurri. Entrambe le missioni sono state compiute con successo. Anzi: il belga si avvicina pericolosamente anche alla maglia verde di Kaden Groves, che però ha dalla sue ben due occasioni per proteggere il simbolo del primato nella classifica a punti. Come già successo, sono i guizzi di Evenepoel, che sul traguardo precede con ampio margine un generoso Damiano Caruso, ad accendere una tappa non esattamente entusiasmante: è lo specchio di una corsa già decisa e praticamente nelle mani della Jumbo-Visma, che scopre definitivamente le sue carte. Sepp Kuss, dopo gli attacchi subiti nei giorni scorsi, viene eletto capitano dello squadrone olandese, con Jonas Vingegaard e Primoz Roglic nelle vesti di gregari di lusso. Una scelta, quella dei vincitori di Tour de France 2023 e Giro d'Italia 2023, voluta e concordata oppure quasi una sorta di imposizione dopo la pioggia di critiche delle ultime ore da parte di quella fetta di appassionati e addetti ai lavori che non aveva gradito l'attacco frontale allo statunitense? Fatto sta che ormai quest'ultimo, dopo una vita da gregario e in attesa ovviamente delle insidie nascoste della frazione di sabato, si avvicina a grandi passi al primo successo di prestigio della carriera anche grazie ai secondi guadagnati grazie allo scatto finale, che portano il suo vantaggio in graduatoria a 17''. Il tutto permettendo alla Jumbo-Visma di scrivere due primati: la vittoria di tutti i Grandi Giri in stagione e la realizzazione della stessa con tre corridori diversi. Dopo tante salite e altrettante fatiche, la tappa 19, la La Baneza-Iscar di 177,5 km, riporterà un po' di calma e pianura in gruppo: oltre a essere la penultima chance per i velocisti, che non dovranno vedersela con alcun GPM, di mettersi in mostra in questa Vuelta. Su tutti Groves, chiamato a blindare la propria maglia verde dall'eventuale assalto di Evenepoel, diventato una minaccia per diversi protagonisti di questa corsa: non per Kuss, sempre più vicino al grande acuto che vale una carriera.  

La cronaca

  La bagarre per la caccia alla fuga comincia subito: a comporre il primo attacco, che si rivela anche quello buono, sono Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Julien Bernard (Lidl-Trek), Lewis Askey, Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Nico Denz (Bora-Hansgrohe), Andreas Kron, Jarrad Drizners (Lotto Dstny), Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Imanol Erviti (Movistar Team), David Max Poole (Team DSM-Firmenich), Hugo Hofstetter (Team Arkéa-Samsic) e Paul Ourselin (Team TotalEnergies). Questo drappello si presenta ai piedi dell'Alto de las Estacas (5,1 km con una pendenza media del 7,5%) con un vantaggio di 7': lo scollinamento che sorride a Evenepoel, che ipoteca la maglia a pois azzurri sul Puerto de San Lorenzo (9,9 km con una pendenza media dell'8,6% e massima del 16%), dove il plotone dei battistrada, ora in avanscoperta con un vantaggio di 9'40'', comincia a perdere unità. Tra i corridori che si erano staccati in salita c'era Germani, che riesce a tornare in testa alla corsa sulla seguente discesa. Il drappello al comando, privo di Hofstetter, approccia l'Alto de Tenebredo (3,4 km con una pendenza media del 9,5%) con un vantaggio di 10'20'' sul gruppo: il ritmo lo detta il solito Evenepoel e, ancora una volta, diversi corridori perdono contatto. Il belga conquista quest'altra vetta prima di insistere nella sua azione fin dalle prime rampe del primo passaggio sul Puerto de La Cruz de Linares (8,3 km con una pendenza media dell'8,6% e massima del 16%): gli ultimi a resistere all'andatura della maglia a pois azzurri sono Caruso e Poole, a loro volta prontamente staccati. Anche questo scollinamento sorride a Evenepoel, che affronta con cautela la seguente discesa, che si presenta molto tecnica: non a caso, Poole erode qualche secondo al belga, che si aggiudica anche il traguardo volante di Proaza, avvicinandosi così anche alla maglia verde. Intanto in gruppo prima dell'inizio del secondo passaggio sul Puerto de La Cruz de Linares, quello che certifica la vittoria di tappa di Evenepoel, scattano Aleksandr Vlasov, Nico Denz (Bora-Hansgrohe), Pelayo Sanchez (Burgos-BH) e Lewis Askey (Groupama-FDJ). Questo attacco si rivela una sorta di buco nell'acqua anche per merito del forcing della Bahrain Victorious: è il preludio allo scatto di Mikel Landa (Bahrain Victorious), tallonato da Juan Ayuso (UAE Team Emirates), ma anche questo tentativo si rivela di vita breve. I due spagnoli tornano a sfidarsi a colpi di attacchi senza grandi velleità: in ballo, in effetti, ci sono soltanto le posizioni di ricalzo di una classifica generale ancora dominata da Sepp Kuss (Jumbo-Visma), che oggi non solo non subisce l'attacco del fuoco amico, ma viene addirittura protetto da Jonas Vingegaard e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Anzi: nel finale è proprio la maglia rossa a guadagnare sui suoi due luogotenenti, blindando quindi ulteriormente il suo primato in classifica generale.

Ordine d'arrivo tappa 18 Vuelta 2023

  1) Remco Evenepoel (SOQ) in 4h47'37'' 2) Damiano Caruso (TBV) +4'44'' 3) Andreas Kron (LTD) +5'10'' 4) David Max Poole (DSM) +5'12'' 5) Paul Ourselin (TEN) +5'17'' 6) Julien Bernard (LTK) +6'11'' 7) Egan Bernal (IGD) +7'01'' 8) Juan Ayuso (UAD) +9'29'' 9) Enric Mas (MOV) +9'29'' 10) Sepp Kuss (TJV) +9'29''

Classifica generale Vuelta 2023  

1) Sepp Kuss (TJV) in 65h31'27'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) +17'' 3) Primoz Roglic (TJV) +1'08'' 4) Juan Ayuso (UAD) +4'00'' 5) Mikel Landa (TBV) +4'19'' 6) Enric Mas (MOV) +4'30'' 7) Cian Uijtdebroeks (BOH) +7'37'' 8) Aleksandr Vlasov (BOH) +8'35'' 9) Joao Almeida (UAD) +10'20'' 10) Santiago Buitrago (TBV) +12'20''

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