Vuelta 2023, tappa 17: vince Roglic. Ancora tris Jumbo-Visma. Ordine d'arrivo e classifica

Lo sloveno precede Vingegaard e Kuss, che difende per appena 8'' la maglia rossa dagli attacchi dei suoi stessi compagni di squadra

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
13 settembre 2023
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Altu de l'Angliru (Spagna), 13 settembre 2023 - La tappa 17 propone uno snodo cruciale della Vuelta 2023: la scalata del mitico Angliru, una delle salite più dure d'Europa. Al netto della fitta nebbia in vetta, lo spettacolo non manca: la miccia la accende come ormai di consueto Remco Evenepoel, che va in fuga e tenta l'ennesima impresa da stropicciarsi gli occhi. Le pendenze dell'ultima ascesa sono però troppo dure per il belga ma non per il triumvirato della Jumbo-Visma. L'onore della vittoria va a Primoz Roglic, che batte in volata Jonas Vingegaard: alle loro spalle, a distanza di una manciata di secondi, si staglia la sagoma di Sepp Kuss che, nel giorno del suo compleanno, riesce a difendere per appena 8'' la maglia rossa. Insomma, l'ennesima festa a tinte giallonere è servita, ma stavolta l'armonia tra i tre sembra un po' scricchiolare. Paradossalmente il più sorridente, al netto di un gestaccio a ridosso della linea del traguardo verso Mikel Landa e dei continui attacchi dei suoi compagni di squadra, sempre più minacciosi in classifica generale, resta Kuss, che in un certo senso fa quasi da collante tra Roglic e Vingegaard, i cui rapporti sembrano sempre più tesi. In casa Jumbo-Visma forse è stata eletta la strada come unico arbitro e per ora un verdetto c'è già e anche bello netto: nessuno riesce a tenere il passo dei tre capitani, che proprio per questo motivo possono concedersi il lusso di potersi sfidare (quasi) ad armi pari. La tappa 18, la Pola de Allande-La Cruz de Linares di 179 km, proporrà altre salite al gruppo: per la precisione 5 GPM che si preannunciano il terreno fertile per chi vorrà provare a modificare ulteriormente la classifica generale. A tal riguardo, il focus torna sulla coppia Roglic-Vingegaard e su un Kuss che gradualmente sta diventando il terzo incomodo: chi tra tutti questi protagonisti proverà il colpo grosso? In effetti in questa Vuelta sembrano non esserci più altri temi all'ordine del giorno. L'unica eccezione è rappresentata da Evenepoel che, al netto della resa in classifica generale, prova sempre a onorare a modo suo la corsa. Per il resto, la Vuelta è un monologo a tinte giallonere in cui le uniche sfumature arrivano da una lotta intestina che potrebbe accendersi sempre di più. Se Kuss rappresenta l'anti-eroe che sta attirando le simpatie delle masse, Vingegaard si sta invece confermando una sorta di cannibale che rischia di raccogliere il feedback opposto da tifosi: poco male, specialmente se da qui a Madrid arrivasse il trionfo nel secondo Grande Giro in stagione.

La cronaca

Dopo diversi attacchi non andati a buon fine si forma la prima fuga buona di giornata: a comporla sono Remco Evenepoel, Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Chris Hamilton, Romain Combaud (Team DSM-Firmenich), Larry Warbasse, Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team), Andreas Kron, Jarrad Drizners, Lennert Van Eetvelt, Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), Jorge Arcas (Movistar Team), Paul Ourselin (Team TotalEnergies), Kévin Ledanois (Team Arkéa-Samsic) ed Edward Theuns (Lidl Trek). Lo scenario cambia fin dalle prime rampe dell'Alto de la Colladiella (7,8 km con una pendenza media del 7,1% e massima del 14%), dove scatta Marc Soler (UAE Team Emirates). L'azione è ottima, con tanto di margine di 1'20'' momentaneamente guadagnato sul gruppo, ma non basta allo spagnolo per scollinare per primo: missione che invece riesce a un Evenepoel scortato alla grande da Cattaneo che blinda ulteriormente la sua maglia a pois azzurri. Il traguardo volante di Figareo sorride proprio all'azzurro: all'inseguimento della testa della corsa si forma un terzetto composto da Soler, Germani e Sepulveda. Evenepoel resta da solo fin dalle prime rampe dell'Alto del Cordal (5,4 km con una pendenza media del 9,2% e massima del 14%) prima di scollinare con un vantaggio di 2'10'' su un gruppo sempre più scremato: niente da fare invece per Soler, letteralmente rimbalzato sulle pendenze più dure. Non esattamente un bel segnale in vista dell'Altu de l'Angliru (12,4 km con una pendenza media del 9,8% e massima del 24%), approcciato in testa al gruppo dalla Bahrain Victorious: un ritmo che fa male a Soler, che passa dai sogni di gloria in attacco al rischio di subire un'imbarcata. Anche Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) si stacca, mentre Romain Bardet (Team DSM-Firmenich) tenta l'allungo: è l'accelerata buona per riassorbire Evenepoel. Il francese ci riprova ma la Bahrain Victorious insiste e torna al comando della situazione: le nuove vittime sono Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ed Enric Mas (Movistar Team). Davanti restano quindi Mikel Landa, Wout Poels, Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Sepp Kuss, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic (Jumbo-Visma): un sestetto di tutto rispetto che presto però perde Buitrago. A 3 km dal traguardo scatta Roglic, che deve vedersela con due avversari in più: una folla immensa e una nebbia molto densa. Lo sloveno viene raggiunto prima da Kuss e poi da Vingegaard: la parata sembra servito, ma la maglia rossa accusa un momento di difficoltà che gli costa anche la rimonta di Landa. Lo statunitense riesce a difendere il simbolo del primato per appena 8'' ed entra ancora nella tripletta della Jumbo-Visma, con Roglic a battere Vingegaard sul traguardo.  

Ordine d'arrivo tappa 17 Vuelta 2023

 1) Primoz Roglic (TJV) in 3h15'56'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) st 3) Sepp Kuss (TJV) +19'' 4) Mikel Landa (TBV) +19'' 5) Wout Poels (TBV) +44'' 6) Joao Almeida (UAD) +58'' 7) Cian Uijtdebroeks (BOH) +1'20'' 8) Santiago Buitrago (TBV) +1'20'' 9) Juan Ayuso (UAD) +1'42'' 10) Enric Mas (MOV) +1'43''

Classifica generale Vuelta 2023

1) Sepp Kuss (TJV) in 60h34'21'' 2) Jonas Vingegaard (TJV) +8'' 3) Primoz Roglic (TJV) +1'08'' 4) Juan Ayuso (UAD) +4'00'' 5) Mikel Landa (TBV) +4'16'' 6) Enric Mas (MOV) +4'30'' 7) Cian Uijtdebroeks (BOH) +6'43'' 8) Aleksandr Vlasov (BOH) +7'38'' 9) Joao Almeida (UAD) +9'26'' 10) Santiago Buitrago (TBV) +11'26''  

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