Vuelta 2023, tappa 8: dominio Jumbo-Visma. Frazione a Roglic, maglia a Kuss

Lo squadrone olandese si prende tutto, beffando Evenepoel e un Martinez in difficoltà

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 settembre 2023
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Xorret de Catì (Costa Blanca Interior) (Spagna), 2 settembre 2023 - La tappa 8 della Vuelta 2023 incorona il dominio della Jumbo-Visma, che si prende tutto: la maglia rossa con Sepp Kuss, che approfitta delle difficoltà di Lenny Martinez sul muro di Xorret de Catì e la frazione con Primoz Roglic, che batte in volata tutti i migliori, tra cui un Remco Evenepoel in netta ripresa dopo i problemi dei giorni scorsi. Dopo la linea del traguardo il belga appare furioso: forse per un errore di valutazione o forse con se stesso per aver quasi tirato la volata alla corazzata della Jumbo-Visma, che adesso più che mai domina l'intera corsa. Difficile però stabilire con quali prospettive e se in totale armonia interna. Partendo dalle prime, al momento la leadership va a Kuss, che ha confermato strada facendo le sensazioni già emerse nei giorni scorsi: stavolta lo statunitense vuole ricoprire un ruolo più ambizioso di quello del 'semplice' gregario. Alle sue spalle si piazza un Roglic che in Spagna notoriamente si esalta: il tutto senza dimenticare la delusione dell'anno scorso, da provare a esorcizzare in quest'edizione partita sotto i migliori auspici. Infine, più defilato e sornione, appare Jonas Vingegaard, che non è quello di luglio e che, in generale, sembra soffrire le contese così strette. Insomma, la Jumbo-Visma ha ben tre assi da calare ma dovrà farlo senza sottovalutare la concorrenza: a cominciare da un Evenepoel che ha dimostrato di aver superato la mezza crisi dei giorni scorsi, pur dovendo sempre fare i conti con una Soudal Quick-Step che si sgretola quando la strada sale. Poi ci sono gli altri: insieme agli alieni per ora tengono botta i terrestri che però, con ogni probabilità, dovranno accontentarsi delle briciole lasciate dalla corazzata olandese, che rischia davvero di monopolizzare questa Vuelta. Permettendosi anche il lusso di scegliere il proprio leader. Sugli scudi appare anche l'UAE Team Emirates che, con le dovute proporzioni, replica con il proprio trio: Marc Soler, Juan Ayuso e Joao Almeida si candidano a provare a guastare la festa dei big. La tappa 9, la Cartagena-Collado de la Cruz de Caravaca di 184,5 km, proporrà alla carovana solo 2 GPM, ma di prima e seconda categoria, con tanto di insidioso arrivo in salita.

La cronaca

  La fuga si forma subito ed è composta da Pelayo Sanchez, José Manuel Diaz (Burgos-BH), Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Julius Van Den Berg, Diego Andres Camargo (EF Education-EasyPost), Nico Denz (Bora-Hansgrohe), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Bauke Mollema, Kenny Elissonde (Lidl-Trek), Paul Lapeira (AG2R Citroen Team), Max Poole (Team DSM-Firmenich), Alan Jousseaume (Team TotalEnergies) e Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty). Tuttavia, questo drappello si screma subito sull'Alto de Vall d'Ebo (8 km con una pendenza media del 5,6%): allo stesso tempo, dal gruppo evadono Callum Scotson (Team Jayco AlUla), Andreas Kron (Lotto Dstny) e Javier Romo (Astana Qazaqstan Team). Niente da fare invece per Egan Bernal (Ineos Grenadiers), mentre dalle retrovie si fanno vedere anche Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Einer Rubio (Movistar Team) e Jesus Herrada (Cofidis), che scollina per primo. Il gruppo però non ci sta e chiude sulla fuga proprio mentre una caduta fa finire sull'asfalto, tra gli altri, Joao Almeida (UAE Team Emirates), che però si rialza senza conseguenze. Herrada si ripete sul Puerto de Tollos (4 km con una pendenzamedia del 5,8%): alle sue spalle spicca la sagoma di De Gendt, che si lancia in un attacco in solitaria e scollina per primo. Il belga passa per primo sul Puerto de Benifallim (9,5 km con una pendenza media del 4,9%), dove si forma un drappello che si fionda all'inseguimento della testa della corsa: a comporlo sono Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Javier Romo (Astana Qazaqstan Team), Cristian Rodriguez (Team Arkéa-Samsic), Oier Lazkano (Movistar Team) e Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), di fatto i migliori tra i fuggitivi. Il ricongiungimento si consuma prima del Puerto de la Carrasqueta (10,9 km con una pendenza media del 4,6%), a ridosso del quale De Gendt è costretto a perdere terreno a causa di un guaio meccanico. A scollinare per primo è Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), che aggancia la testa della corsa insieme a Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Romain Bardet (Team DSM-Firmenich), Andreas Kron (Lotto Dstny) e Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla). Il percorso è interamente vallonato: il terreno perfetto per nuovi allunghi, con Kron, Rui Costa, Lazkano e Caruso a comporre la nuova testa della corsa. Il siciliano è il primo a passare sul traguardo volante di Ibi, ma tutto cambia quando arriva il muro di Xorret de Catì (3,9 km con una pendenza media dell'11,4% e massima del 22%). Il gruppo, tirato dalla solita Jumbo-Visma, accelera e fa una grande scrematura, con Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a perdere subito contatto: anche la maglia rossa Lenny Martinez (Groupama-FDJ) va in difficoltà. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) scatta ma viene subito ripreso da Primoz Roglic e Sepp Kuss (Jumbo-Visma): quest'ultimo, maglia rossa virtuale, resta da solo al comando dopo le scaramucce tra i big. La situazione si placa, con Evenepoel che scollina per primo, diventando il vagone iniziale del drappello dei migliori. E' il preludio alla volata, vinta da Roglic, che brucia in rimonta proprio Evenepoel nel giorno in cui la Jumbo-Visma prende anche la maglia rossa con Kuss.

Ordine d'arrivo tappa 8 Vuelta 2023

  1) Primoz Roglic (TJV) in 4h13'52'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) st 3) Juan Ayuso (UAD) st 4) Enric Mas (MOV) +2'' 5) Jonas Vingegaard (TJV) +2'' 6) Joao Almeida (UAD) +2'' 7) Sepp Kuss (TJV) +2'' 8) Marc Soler (UAD) +2'' 9) Wout Poels (TBV) +34'' 10) Aleksandr Vlasov (BOH) +39''  

Classifica generale Vuelta 2023

  1) Sepp Kuss (TJV) in 30h51'06'' 2) Marc Soler (UAD) +43'' 3) Lenny Martinez (GFC) +1'00'' 4) Wout Poels (TBV) +2'05'' 5) Mikel Landa (TBV) +2'29'' 6) Remco Evenepoel (SOQ) +2'31'' 7) Primoz Roglic (TJV) +2'38'' 8) Jonas Vingegaard (TJV) +2'42'' 9) Enric Mas (MOV) +2'42'' 10) Juan Ayuso (UAD) +2'52''  

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