Vuelta 2024, Roglic: "Oggi ho vinto per ripagare la squadra. Ma non è ancora finita"

Lo sloveno vince la tappa 19 e torna in maglia rossa, pur continuando a predicare calma: "Dovremo continuare a lottare domani e pure nella cronometro di Madrid"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
6 settembre 2024
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Alto de Moncalvillo (Spagna), 6 settembre 2024 - L'impressione che fosse solo una questione di tempo affinché Primoz Roglic tornasse in maglia rossa dopo la 'fuga bidone' di Ben O'Connor era forte e a tradurla in realtà è stata la salita amica dell'Alto de Moncalvillo, già domata nel 2020. Lo sloveno si ripete nel giorno più importante, quello della cruciale tappa 19, mettendo entrambe le mani sulla Vuelta 2024, ma senza ancora cantare vittoria.  

Le dichiarazioni di Roglic

  Proprio la grande esperienza del corridore della Red Bull-Bora-Hansgrohe gli impone prudenza, come affermato a caldo davanti e microfoni e taccuini dopo il terzo successo parziale in questa corsa spagnola. "Per riprendermi la maglia rossa non mi serviva la vittoria, ma il forcing dei miei ragazzi mi ha imposto di andarla a cercare: hanno lavorato tanto e alla perfezione e quindi, a quel punto, ero obbligato a vincere". In effetti, riavvolgendo il nastro, le cose sono andate proprio così, considerando che stamattina il gap da O'Connor ammontava ad appena 5'': appena cominciata la salita finale, Aleksandr Vlasov e Daniel Felipe Martinez hanno fatto un buco, trascinandosi dietro il proprio capitano, che a sua volta nella prima parte della tappa aveva visto Nico Denz e Patrick Gamper tirare a tutta per mantenere sotto controllo la fuga. Stavolta non ci sono state brutte sorprese e tutto è andato come nei piani della Red Bull-Bora-Hansgrohe e di Roglic, che però predica calma. "Non è ancora finita. Domani ci sarà da faticare in una tappa durissima, quella regina di questa Vuelta. In realtà anche a Madrid, con la cronometro finale, non potremo vivere una giornata tranquilla. Sono però felice di indossare la maglia rossa per la 40esima volta e lo sono ancora di più se penso che ero attardato di oltre 5' in classifica generale: se sono tornato leader lo devo anche al lavoro della squadra".

Guarnieri si ritira

  Roglic pone a più riprese l'accento sul valore dei gregari, troppo spesso sottovalutati. A questa categoria appartiene Jacopo Guarnieri, che sceglie un originale post sui propri social per annunciare il ritiro. Professionista dal 2009 al 2024, come sottolineato proprio nel suo divertente video, Guarnieri ha militato in squadre importanti come la Liquigas, l'Astana, il Team Katusha, la Groupama-FDJ e la Lotto Dstny, la sua ultima formazione prima di aprirsi un futuro in cui sarà ancora il ciclismo, ma nelle vesti di procuratore e commentatore tv. Per il classe '87 una carriera da gregario con presenze in tutti i Grandi Giri e in tutte le Classiche Monumento a eccezione della Liegi-Bastogne-Liegi, oltre a diversi gettoni con la maglia azzurra della Nazionale, sempre nelle vesti di prezioso uomo squadra. Proprio quelli di cui oggi Roglic, parlando della sua Red Bull-Bora-Hansgrohe, tesseva le lodi dopo una Vuelta 2024 complicatasi di colpo a causa della più classica 'fuga bidone'.

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