Vuelta 2024, Tiberi si ritira. Yates raggiante: "Oggi per me contava solo la tappa"

Al rammarico del laziale, fermato da un malessere, fa da contraltare la gioia del britannico: "Non mi interessa della classifica generale: volevo regalarmi una gioia dopo tante sfortune"

25 agosto 2024
Adam Yates (Ansa)

Adam Yates (Ansa)

Granada (Spagna), 25 agosto 2024 - Una vita da gregario nell'ombra anche del gemello Simon, ben più audace e forse anche fortunato, prima dell'exploit da 58 km in solitaria nella tappa 9 della Vuelta 2024, quella che potrebbe valere molto nell'economia della sua carriera: Adam Yates, insieme alla sua UAE Team Emirates, mette nel sacco il gruppo e ritorna in una classifica generale ancora guidata da Ben O'Connor ma, cosa più importante, si regala una soddisfazione dopo tanta fatica. Alla gioia del britannico fa da contraltare il calvario di Antonio Tiberi, vittima di una malessere e del conseguente naufragio su strada prima della decisione di ritirarsi in una giornata che ha visto l'addio alla corsa spagnola anche di Joao Almeida e Joshua Tarling.  

Le dichiarazioni di Yates

  Di ben altro umore Yates, come sempre molto franco davanti a microfoni e taccuini anche di fronte a chi gli fa notare la netta risalita in classifica generale (ora è settimo a 5'30'' da O'Connor). "Non avevo mai sofferto così tanto prima d'ora. Oggi faceva un caldo tremendo e dopo l'ultima salita ero così al limite che non sapevo se ce l'avrei fatta. Oltre alla fatica, pensavo alla sfortuna che ho avuto in passato nei Grandi Giri e quindi davvero facevo fatica a essere ottimista". Invece l'incantesimo si è spezzato anche grazie al gran lavoro dei compagni di squadra Marc Soler e Jay Vine. "Sono così felice di essere riuscito a vincere un'altra tappa in un Grande Giro e se è successo devo ringraziare anche Marc e Jay, che col loro lavoro nella fuga mi hanno messo nelle migliori condizioni possibili. Soler ha mantenuto un ritmo altissimo, mentre Jay ha spinto a tutta in salita: a quel punto - continua Yates - sono rimasto solo con David Gaudu, che ho visto soffrire molto per il caldo. In realtà, anch'io soffrivo, ma sapevo che non avevo altra chance che andare. Da quel momento in poi per me è stata sofferenza pura fino al traguardo al punto che non mi importa niente (usa un'espressione più colorita, ndr) della classifica generale: oggi per me contava solo la tappa".

Le dichiarazioni di Roglic

  Eppure, nel gran caos di una graduatoria molto serrata nei distacchi come raramente accade nei Grandi Giri nell'era dei fuoriclasse assoluti, anche Yates da martedì potrà sognare in grande. Tra gli sconfitti di giornata, nonostante i danni limitati nel finale, c'è Primoz Roglic, che non ha nascosto le difficoltà odierne. "Oggi non avevo le gambe buone e la schiena mi dava fastidio. Sono felice che sia finita e che domani ci sia il giorno di riposo". Parole sincere, quelle dello sloveno, e condivisibili da gran parte del gruppo. Purtroppo non da Tiberi, costretto a cedere ben prima della pausa e con la beffa di dover lasciare la Vuelta 2024 a un passo dal sogno del podio.

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