GP Messico, guardie del corpo per Verstappen. Perez: "Tifate il team, non solo me"

Sarà un fine settimana caldo. Helmut Marko: "Max in realtà non le vuole ed è rilassato, ma noi abbiamo la responsabilità di tenerlo al sicuro”

di GABRIELE SINI -
27 ottobre 2023
Sergio Perez (Ansa)

Sergio Perez (Ansa)

Città del Messico (Messico), 27 ottobre 2023 - La Red Bull si appresta a vivere un fine settimana che si preannuncia molto caldo. Con il titolo piloti e quello costruttori ormai in tasca, il Gran Premio del Messico e i successivi potrebbero apparire come una formalità per la compagine di Milton Keynes, se non fosse che questo fine settimana rappresenta il momento più importante dell'anno per Sergio Perez. Il caldissimo pubblico messicano attende con trepidazione l'arrivo del pilota di casa, che sta soffrendo parecchio nei confronti del compagno di squadra Max Verstappen e ha voglia di rifarsi. Proprio l'olandese ha ricevuto parecchi fischi ad Austin e per lui è prevista una scorta, per evitare qualsiasi tipo di incidente. I due piloti hanno parlato nella conferenza stampa di presentazione di questo e tanto altro.

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Verstappen e la squalifica di Leclerc e Hamilton

A destare scalpore qualche giorno fa è stata la squalifica di Leclerc e quella di Hamilton dal Gran Premio degli Stati Uniti. Max Verstappen ha in parte giustificato quanto accaduto, ma ha anche indicato alla FIA come sarebbe stato più corretto, secondo lui, analizzare anche le vetture dei compagni di squadra dei piloti squalificati: "Nessuno vuole prendersi consapevolmente il rischio di risultare irregolare, ma con una sola sessione di prove libere è difficile azzeccare tutto una volta che l’assetto è congelato si può solo agire sulla pressione delle gomme, ma nessuno vuole correre con gomme ‘sacrificate’ per compensare problemi a livello di altezza da terra. Ad ogni modo, anche se i controlli sono casuali e possono riguardare talvolta i primi quattro classificati, altre volte quattro piloti di centro gruppo, non c’è mai ovviamente la volontà di rischiare troppo con l’altezza da terra. Per controllare tutte le vetture ci vorrebbero cento persone dedicate e non è possibile, però nel momento in cui una vettura risulti irregolare allora è necessario controllare anche quella del compagno di squadra, perché sennò si fanno guadagnare posizioni ad un pilota che con tutte le probabilità aveva una vettura impostata più o meno alla stessa maniera perché solitamente l’assetto tra le macchine non è così tanto diverso".

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A rispondere a questo tipo di polemiche, già suscitate da alcune dichiarazioni nei giorni scorsi, è stata la FIA. Con un comunicato, la Federazione Internazionale ha spiegato le proprie ragioni per la conduzione di test a campione e non su ogni monoposto: "La conduzione di questi test comporta un’enorme mole di lavoro nel poco tempo a disposizione dopo la conclusione di un Gran Premio e prima che le vetture debbano essere restituite ai rispettivi team per essere smontate e trasportate alla gara successiva. Anche se viene effettuata un’ampia gamma di controlli, è impossibile coprire tutti i parametri di ogni vettura nel breve tempo a disposizione, soprattutto nei fine settimana in cui vi sono gare consecutive, quando si devono rispettare anche le scadenze di trasporto. Il processo di selezione casuale di un certo numero di vetture per le verifiche tecniche post-gara su vari aspetti del regolamento è particolarmente prezioso, perché ogni squadra è consapevole di poter essere selezionata e si rende conto che la possibilità di scoprire eventuali mancanze di conformità è elevata".

Un Gran Premio ad alta tensione

Max Verstappen attende con trepidazione di poter scendere in pista in Messico. Il circuito e l'atmosfera sono tra le migliori del calendario e l'olandese lo ha confermato ieri in sala stampa: "L’atmosfera che si respira in Messico è sempre fantastica. Qui il team ha una grande storia, con una vittoria e un doppio podio negli ultimi due anni. Naturalmente è la gara di casa di Checo, e sarà una gara importante per noi. L’atmosfera è sempre fantastica quando si attraversa il Foro Sol. Città del Messico è la pista con l’altitudine più elevata della stagione, il che è più stressante per le auto, ma la RB19 è stata impeccabile nella maggior parte delle condizioni, dunque non vedo l’ora di vedere come ci comporteremo. Inoltre, questo fine settimana torneremo al normale formato di gara e questo sarà un bene, in vista della seconda gara della tripletta. Dopo Austin, ci aspettiamo che la gara sia più combattuta, ma useremo la nostra strategia al meglio. L’obiettivo è continuare a vincere". A parte le questioni riguardanti la pista, però, Super Max sarà anche scortato da alcune guardie del corpo. Helmut Marko ha commentato la vicenda con queste parole: "Max in realtà non le vuole ed è rilassato, ma noi abbiamo la responsabilità di tenerlo al sicuro. Quindi vogliamo solo andare sul sicuro. Aiuti per Perez in questo fine settimana? Ogni punto che Max toglie ad Hamilton aiuta anche Checo, alla fine".

Le dichiarazioni di Perez

Sergio Perez ha chiesto ai propri tifosi di supportare l'intero team, e non solo lui in quello che è il suo Gran Premio di casa: "Voglio che il Messico venga a sostenere l’intera squadra, non solo me. Il Messico è il fine settimana più importante della mia stagione. Il supporto ad Austin lo scorso fine settimana è stato pazzesco, quindi non posso nemmeno immaginare come sarà il Messico: sarà molto speciale. Abbiamo fatto degli ottimi passi avanti con la macchina, ma non siamo riusciti a mostrare appieno i nostri progressi a causa di alcune indicazioni sbagliate con il setup dello scorso fine settimana. Sono ottimista per questa settimana, sappiamo quale direzione dobbiamo prendere e speriamo di poterlo dimostrare. Abbiamo alcune cose da sistemare con la macchina e dovremmo tornare più forti".

Le dichiarazioni di Horner

Infine, il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato del momento difficile vissuto da Perez: "Essere il compagno di squadra di Max è probabilmente il lavoro più difficile che c’è in pit lane, perché lui opera a un livello altissimo e non commette passi falsi. Il rendimento che esibisce da tre o quattro anni sarebbe difficile da eguagliare per qualsiasi pilota sulla griglia. In ogni sportivo, la forza mentale gioca sempre un ruolo fondamentale. Checo quest’anno ha vissuto un momento decisivo, probabilmente a Miami, dove era arrivato vincendo due Gran Premi e una Sprint, e dunque era in fiducia: la vittoria di Max pur partendo dal nono posto è stata brutale a livello mentale: da lì in poi Verstappen ha fatto centro in ogni gara".  

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