Orari F1 Gp Messico 2023: guida tv al weekend. I segreti del circuito

Il Circus sbarca in centro America, a Città del Messico, per una delle gare più particolari che si corrono a 2300 metri di altitudine

di GABRIELE SINI
27 ottobre 2023
Gp Messico di F1, Sergio Perez durante la presentazione del weekend (Ansa)

Gp Messico di F1, Sergio Perez durante la presentazione del weekend (Ansa)

Città del Messico (Messico), 27 ottobre 2023 - La Formula 1 è avviata verso la fase conclusiva del mondiale 2023. Il Circus fa tappa, in questo ultimo fine settimana di ottobre, a Città del Messico, per la seconda delle tre tappe che si disputano una dopo l'altra nelle Americhe. Questo viaggio è iniziato lo scorso fine settimana ad Austin, in Texas, con il Gran Premio degli Stati Uniti: proseguirà ora con il Gran Premio del Messico e terminerà con quello del Brasile, ad Interlagos. Le ultime battute della stagione hanno ancora qualcosa da dire in ottica graduatoria generale, sia nei piloti che nei costruttori, ma non per l'assegnazione dei titoli: quelli sono stati già portati a casa dalla Red Bull e da Max Verstappen, veri conquistadores dell'annata in corso. La Ferrari vola in centro America per migliorare le performance viste lo scorso week-end e cercare ancora di inseguire la Mercedes, che al momento occupa la seconda piazza nella classifica dei costruttori. La McLaren ha scavalcato al quarto posto l'Aston Martin e, da qui in avanti, dovrà solamente amministrare il vantaggio, che dal punto di vista tecnico sembra comunque difficile da colmare per le verdone di Silverstone.

Sommario

La storia del circuito del Messico

Quella del Gran Premio del Messico è una storia curiosa e un po' particolare. Le monoposto a ruote scoperte furono attirate in questo stato nel lontano 1959, quando il presidente Adolfo Lopez Mateo ricevette il consiglio di costruire un circuito per la Formula 1 da un suo collaboratore, che era il padre dei due piloti più famosi della storia del motorsport messicano: Ricardo e Pedro Rodriguez. Proprio grazie a loro, dunque, nacque l'autodromo di Città del Messico, che è ancora a loro intitolato con la denominazione di Autodromo Hermanos Rodriguez. La pista venne dunque costruita nel parco di Magdalena Mixiuhca, a Città del Messico, che comprendeva alcune strade cittadine integrate al suo layout. Nel 1962 il circuito venne in pratica testato dalle monoposto del Circus, che però disputarono il primo vero Gran Premio del Messico, valido per la classifica iridata, nel 1963. In quell'esordio vinse il leggendario Jim Clarke. Da quel momento in poi, il Messico ha ospitato venti Gran Premi di Formula 1, seppur scaglionati nell'arco di diverse stagione: dal 1963, appunto, al 1970; dal 1986 al 1992; e, infine, dal 2015 ad oggi, che si trova ancora in calendario. L'appuntamento che ha aperto questa terza "fase", quello del 2015, è stato vinto da Nico Rosberg a bordo della Mercedes.

Le caratteristiche del tracciato

Il circuito di Città del Messico è cambiato diverse volte nel corso degli anni, e si è evoluto fino ad essere come lo conosciamo attualmente oggi. La sua denominazione attuale è quella di "Mexico City Gran Prix", anche se tutti continuano a chiamarlo semplicemente Gran Premio del Messico. La caratteristica principale di questo tracciato, che lo rende unico nel suo genere, è l'altitudine sulla quale è situato. La pista Hermanos Rodriguez, infatti, sorge a 2300 metri di altezza, dove l'aria è più rarefatta e meno densa. Questa particolare posizione geografica e proprio la densità minore dell'aria rende meno incisivo il drag nei confronti delle monoposto, che "tagliano" meglio il fluido e raggiungono velocità di punta spaventose. Qui Valtteri Bottas, nel 2016, ha toccato la velocità più alta di sempre in Formula 1 durante la gara domenicale, ovvero 372 km/h con la sua Mercedes. Il tutto, a dispetto di un carico aerodinamico elevatissimo, pari solamente a quello di Monaco. L'aria più rarefatta, però, non porta solamente vantaggi. Le temperature dei freni e delle power unit sono spesso un problema da affrontare con cautela da parte dei team, specialmente da parte di quelli che montano i turbo di dimensioni più piccole rispetto ad altri, i quali tendono a "respirare" con più fatica e dare noie di affidabilità ai motori. La mancanza di carico aerodinamico, inoltre, fa scivolare maggiormente le auto in percorrenza di curva, motivo per cui le gomme sono sottoposte ad un grande stress e tendono a presentare il fenomeno del graining. Ultimo ma non per importanza è lo stesso stress fisico che gli stessi piloti devono sopportare dal punto di vista della respirazione durante la corsa e, dunque, della fatica muscolare. Il circuito di Città del Messico è lungo 4.304 metri e prevede 71 giri per il completamento del Gran Premio, per un totale di 305 chilometri da percorrere. Il rettilineo del traguardo è tra i più lunghi del calendario e accompagna i piloti verso una chicane, che immette su un altro rettilineo sul quale si può attivare il DRS. I restanti due settori sono più tecnici e tortuosi, nonostante nell'ultimo ammodernamento del tracciato sia stata eliminata la celebre curva Peraltada, dedicata a Nigel Mansell ma che, con i moderni standard di sicurezza, non era più adatta poiché non garantiva spazio necessario per installare una via di fuga adeguata. Proprio nell'ultimo tratto della pista si entra all'interno dello stadio da baseball dei Diablos Rojos, punto più iconico della pista dove si svolge anche la cerimonia del podio.

Quando e dove vederlo in tv

Il Gran Premio del Messico è la ventesima tappa del mondiale 2023 di Formula 1. Si correrà con il format standard del fine settimana, ovvero con tre sessioni di prove libere, una sessione di qualifiche e il Gran Premio domenicale. Le operazioni in pista iniziano quest'oggi, venerdì 27 ottobre, a partire dalle ore 20:30 italiane. La seconda sessione di libere sarà a mezzanotte, mentre le qualifiche di domani alle ore 23, precedute dalle terze libere alle 19:30. Il via del Gran Premio domenicale è previsto per le ore 21, sempre orario italiano. Le qualifiche e la corsa verranno trasmesse in chiaro su TV8 e sui canali di Sky Sport. Venerdì 27 ottobre 20:30 Prove Libere 1 00:00 Prove Libere 2 Sabato 28 ottobre 19:30 Prove Libere 3 23:00 Qualifiche (in diretta su TV8) Domenica 29 ottobre 21:00 Gara (in diretta su TV8) Leggi anche: GP Messico, Norris: "Atmosfera elettrica qui"  

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