Altra perla della brianzola. Infinita Arianna Errigo

A Washington ha conquistato la cinquantottesima medaglia in carriera tra Coppa del Mondo e Grand Prix. Ed ora Parigi, per continuare a stupire.

di GIULIANA LORENZO -
20 marzo 2024
Altra perla della brianzola. Infinita Arianna Errigo

Altra perla della brianzola. Infinita Arianna Errigo

Immaginando casa di Arianna Errigo è facile pensare che tra tra sacca con i fioretti, ciucci e pannolini non ci sia quasi più spazio per le 58 medaglie conquistate tra Coppa del Mondo e Grand Prix. L’ultima, d’argento, è arrivata nel weekend a Washington. Alla seconda trasferta senza i gemelli nati un anno fa ("il distacco pesa" ha scritto sui social), sale ancora sul podio. Nella tappa del Gran Prix negli Usa, nel turno delle 64 si è imposta sulla canadese Hayes e nel turno delle 32 sulla giapponese Tsuji. Negli ottavi di finale la carabiniera lombarda ha avuto la meglio sulla canadese Guo 15-11. Poi, ha guadagnato la certezza di salire sul podio vincendo il derby contro Martina Favaretto con il punteggio di 15-11. In semifinale ha sconfitto, in scioltezza, con 15-5, la statunitense Struggs. All’ultimo atto si è invece arresa per 15 a 4 all’americana e leader del ranking mondiale Lee Kiefer.

La Errigo, che è sesta al mondo, infila così il secondo podio di seguito dopo il bronzo di Torino ottenuto a febbraio. La tenace e caparbia brianzola si candida a essere una delle atlete in grado di poter dire la sua a Parigi. L’Olimpiade francese sarà la quarta dopo Londra 2012, Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020. Attualmente nel bottino ha tre medaglie olimpiche: un oro a squadre, un argento individuale nel 2012 e il bronzo sempre in team, dell’edizione nipponica. Manca il metallo più pregiato a livello individuale, un fattore non da poco che non deve diventare una ossessione per la schermitrice classe 1988.

La carriera e il palmarès sono così ricchi che l’azzurra non ha più bisogno di dimostrare niente a nessuno. L’Olimpiade si sa, è la gara più importante per tutti e può sempre succedere l’imprevedibile. Oltre la Kiefer bisognerà affrontare la concorrenza in casa con la Favaretto, che quest’anno si sta ben comportando e la Volpi, campionessa del mondo in carica. Errigo, da veterana è comunque più che abituata alle rivalità interne. A Londra, fu proprio la brianzola a battere in semifinale la Vezzali (quell’anno portabandiera, argento ad Atlanta, oro a Sidney, Atene e Pechino) relegandola al bronzo, perdendo però in finale. All’ultimo atto si arrese ad Elisa Di Francisca, che vinse in rimonta e con cui spesso ci sono state scintille. In seguito, la delusione di Rio, quando non riuscì a salire sul podio e il riscatto in Giappone, seppur solo con il bronzo a squadre in un momento "di crisi", almeno per gli standard a cui ha sempre abituato la disciplina, che portò all’addio del CT Cipressa.

Ora, il clima è più disteso, il Dream Team è tornato a essere grande sotto la direzione di Cerioni, proprio l’uomo che dopo Tokyo ha dato il giusto spazio alla Errigo per decidere in tranquillità se tornare o meno. E ora Parigi, per provare a stupire ancora e magari portare sul podio i suoi due bambini Stefano e Mirea.

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