Boxe Cinque memorial per un torneo alla Dogali. Una due giorni intensa dedicata alla noble art con il ‘Città di Carrara’

Il 19° torneo "Città di Carrara" organizzato dalla Pugilistica Carrarese onora Enrico Ferri, Francesco Franchini, Piero Cerù, Maurizio Forni e Giuseppe Ghirlanda. Il nono memorial Piero Cerù celebra il pugile che ha segnato la storia della boxe carrarese con 66 match da professionista e un titolo italiano nel 1971.

26 maggio 2024
Una due giorni intensa dedicata alla noble art con il ‘Città di Carrara’

Una due giorni intensa dedicata alla noble art con il ‘Città di Carrara’

Cinque memorial per un torneo. E’ il 19° “Città di Carrara“ che la Pugilistica Carrarese “Enrico Bertola“ organizza nel prossimo fine settimana alla Dogali (porte girevoli). Due giorni di noble art pe ricordare un presidente della società, Enrico Ferri, due atleti, Francesco Franchini e Piero Cerù (nella foto), un arbitro, Maurizio Forni e un presidente della federazione regionale, Giuseppe Ghirlanda. Il nono memorial Piero Cerù è dedicato all’indimenticato pugile che ha portato la boxe carrarese sotto i riflettori. Cerù è il pugile che più è rimasto nel cuore degli sportivi: 66 i match disputati da professionista, 32 quelli vinti (12 per ko), 7 quelli pareggiati, 27 quelli persi (10 per ko).

Categoria superleggero, professionista dal 1966, Cerù arriva presto in palestra dove si fa notare per grinta e doti tecniche. Nel 1971 conquista il titolo italiano contro Romano Fanali nella indimenticabile serata allo stadio dei Marmi davanti a 20mila persone, un record di pubblico mai più eguagliato nella storia della boxe carrarese, che si conclude con un successo per intervento medico alla settima ripresa (ne erano previste 12). Definito un combattente di altri tempi, Cerù difende il titolo per 13 volte, mentre nel 1974 non riesce a conquistare il titolo europeo e nel 1978 appende i guantoni al chiodo.

ma.mu.

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