Collari d’oro, il Coni premia i nostri campioni

Atleti maceratesi e di club della provincia premiati con i "Collari d'oro" per le loro eccellenze internazionali. Tra loro anche Assunta Legnante, Luigi Casadei, Ndiaga Dieng e Mauro Ficerai, protagonisti degli sport paralimpici. Un'eccellenza italiana di cui essere orgogliosi.

23 dicembre 2023
Collari d’oro, il Coni premia i nostri campioni

Collari d’oro, il Coni premia i nostri campioni

Hanno sfilato anche gli atleti maceratesi e di club della provincia per i ‘Collari d’oro’ assegnati a campioni e campionesse che si sono sono affermati nei palcoscenici internazionali in un 2023 straordinario. C’erano Gianmarco Tamberi, leggenda del salto in alto, e Tommaso Marini, stella azzurra della scherma, gli acquisti Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, re della Moto Gp e ormai pesarese acquisito, e Alice Volpi, altra fiorettista "pigliatutto" della scuola jesina. Ma se ci siamo distinti all’estero lo dobbiamo anche, e soprattutto, agli eccellenti protagonisti degli sport paralimpici: l’intramontabile Assunta Legnante, i giovani affermati Luigi Casadei e Ndiaga Dieng e il tecnico Mauro Ficerai. Ecco le Marche che vincono, celebrati assieme all’Italia sportiva a Roma da Giovanni Malagò, presidente del Coni, e da Luca Pancalli, omologo del Cip.

I paralimpici, donne e uomini hanno trasformato la disabilità in una forza. Atleti capaci di superare gli ostacoli più alti della vita. E dell’atletica leggera dove l’Anthropos Civitanova ha portato in passerella tre suoi tesserati. Come Assunta Legnante, ennesimo titolo mondiale nel getto del peso in estate. O ancora il 22enne Luigi Casadei, campione del Summer Global Games Giavellotto II-1, e il 24enne Ndiaga Dieng che nella stessa rassegna iridata ha fatto incetta di premi negli 800 e nei 1500 metri II-1, guidati dal coach ascolano Mauro Ficerai (anch’egli premiato, ma con la Palma d’oro). "Un tempo era impensabile che le persone con disabilità potessero fare sport. Oggi abbiamo tre atleti paralimpici al cospetto di due olimpici marchigiani", ha scherzato con noi Luca Savoiardi, presidente del Cip Marche, rimarcando "una crescita esponenziale dello sport paralimpico".

Tra le star della giornata, ovviamente, Gimbo, capitano della Nazionale di atletica e capace di aggiungere alla sua vasta bacheca anche il titolo mondiale di salto in alto, conseguito ad agosto a Budapest. L’unico che mancava, dopo Europei e Olimpiadi, per firmare un triplete storico. Non male nell’anno che porta a Parigi 2024. E chissà che Mister Halfshave non possa arrivarci da portabandiera. "C’è una bella concorrenza", ha spiegato Malagò. Tamberi ha integrato: "Ci penso spesso per quanto potrebbe rendermi felice. Dopo la mia carriera, le difficoltà affrontate e l’infortunio, significherebbe che ne è valsa la pena per tutti i sacrifici fatti. Penso che non potrei avere onore più grande".

La chiusura nelle parole di Malagò: "Lo sport italiano è un’eccellenza del Paese. Di questo ne siamo molto orgogliosi". E noi altrettanto dei nostri atleti top.

Giacomo Giampieri

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