"Derby da giocare senza calcoli". Il doppio ex Sorbi presenta la sfida

"Mi piacerebbe vedere Montevarchi e Sangiovannese giocare andando oltre le necessità della classifica"

1 febbraio 2024
"Derby da giocare senza calcoli". Il doppio ex Sorbi presenta la sfida

"Derby da giocare senza calcoli". Il doppio ex Sorbi presenta la sfida

di Giustino Bonci

MONTEVARCHI

"Mi piacerebbe che, al di là delle necessità urgenti di classifica di entrambe le squadre, domenica si giochi un derby di emozioni. Per chi va in campo e per quanti, immagino assai numerosi, lo seguiranno dagli spalti". Con la sua proverbiale pacatezza e sportività, Attilio Sorbi, il grande doppio ex dell’eterno confronto di vallata, si racconta volentieri a tre giorni dalla gara numero 104, in questo caso sull’erba del Virgilio Fedini, tra Sangiovannese e Montevarchi. "Ho avuto la fortuna di disputare la sfida tra rossoblù e azzurri davanti a una cornice di pubblico pazzesca e per un appuntamento così sentito è bello sognare novanta minuti all’insegna della sportività, del campanile sano, mai becero, tra persone e tifoserie perbene che in Toscana non sono seconde a nessuna per l’incredibile passione verso i rispettivi colori". Da calciatore la milizia nell’Aquila, iniziata da giovanissimo, fu il trampolino di lancio per una carriera in A e B costellata, ahimé, da qualche infortunio di troppo. Eppure, fece parte della Roma di Paulo Roberto Falcao e Nils Liedholm, vestendo tra le altre anche le casacche del Bologna, del Pisa o nel Padova, tandto per citare alcune delle tappe del suo percorso professionale di centrocampista talentuoso e dai piedi d’oro. Memorabile, prima di spiccare il volo dal Valdarno, il gol segnato a San Giovanni direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo il 5 novembre 1978, una prodezza emulata nel giugno 2021 da Diego Frugoli nella partita che permise agli aquilotti, vittoriosi in casa dei cugini per 2 – 0, di salire in Lega Pro. "L’Aquila fu per me una palestra di vita. Arrivai ragazzino – riprende il tecnico che forma le nuove leve degli allenatori a Coverciano – trovando ad accogliermi una società organizzata e dalle qualità morali e umane straordinarie. Non dimentico, tuttavia l’esordio in panchina nel 1994 grazie al sodalizio del Marzocco, passando dalla presidenza Lucarelli ai primi passi al timone del club di una figura indimenticabile come Arduino Casprini. Ci piazzammo secondi per due stagioni di seguito e, visto che la promozione premiava una sola compagine, un piccolo rammarico rimane. Fermo restando che l’esperienza in azzurro mi è servita molto per crescere come allenatore".

Un cuore diviso a metà quello di Sorbi che dribbla la domanda e non azzarda un pronostico sull’incontro del 4 febbraio, in programma tre giorni prima del suo 65esimo compleanno: "Sono convinto che il fair play prevarrà, a prescindere dalla rivalità e dalla voglia reciproca di superarsi. Confido – conclude – che, qualunque sia l’esito finale, gli applausi alla fine siano rivolti ad entrambe le formazioni. Gli sportivi dei due versanti hanno una cultura ed una maturità calcistica tali da rendere l’evento una festa, in uno stadio che brillerà per una presenza massiccia di pubblico invidiata da tante realtà, magari più in alto delle valdarnesi in graduatoria e che invece vedono il loro team seguito in tribuna solo da uno sparuto gruppo di spettatori".

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