Giovedì l’ultimo saluto al dirigente stimato nel mondo della pallamano e in quello dei cavalli. Mordano piange Marco Folli, aveva portato il Romagna al top
Il mondo della pallamano piange la scomparsa di Marco Folli, imprenditore e figura di spicco nel Romagna Handball. Sponsor e scopritore di talenti, ha contribuito ai successi della squadra fino alle competizioni europee. La sua eredità sportiva e umana sarà ricordata con affetto.
Il mondo della pallamano non solo mordanese, ma anche nazionale perde un protagonista che ha portato, negli anni 2000, a traguardi insperati. Si tratta di Marco Folli, classe 1964, che ci ha lasciato due notti fa. Imprenditore d’eccezione nel campo dei cavalli, proprietario di Trotstallions con sede a Mordano, stimato non solo in Europa, ma anche oltre oceano, e balzato all’onore delle cronache, nel 2008, perché fu rubato lo stallone Daguet Rapide. Lascia i figli Matteo e Manuele che hanno militato nel Romagna Handball e in alcune nazionali giovanili. Giovedì, dalle 8 alle 9,30, camera ardente alla camera mortuaria di Imola: poi la Santa Messa nella chiesa di Mordano. Nel Romagna non era solo lo sponsor principale, ma una sorta di tuttofare con una predisposizione a scovare giocatori di qualità come Ivan Lapcevic, Ivica Kankaras e tanti altri. Dopo la fusione tra Imola e Mordano (2001) ecco la conquista della serie A1, ma dopo tre stagioni, la società fu retrocessa per l’introduzione della serie A élite. Marco Folli dà una grossa mano a un team che raggiunge i vertici. Nel 2014/15 e l’anno successivo vengono raggiunte le semifinali di Coppa Italia e le semifinali per lo scudetto, in tre occasioni la squadra di Tassinari è estromessa dal Bozen.
Nel 2015/16 vi l’esordio nelle competizioni europee, con la sconfitta al primo turno di Ehf Cup contro i croati del Varaždin e la stagione successiva in Challenge Cup arriva la sconfitta per mano dei campioni dello Sporting Lisbona.
"Era un amico – dice l’ex presidente del Romagna Mauro Brunori – sempre pronto a fare due chiacchiere e a ridere e scherzare. Una volta i ragazzi ci fecero una doccia programmata perché, sapendolo, avevamo portato i vestiti puliti".
m. m.
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