Giovedì l’ultimo saluto al dirigente stimato nel mondo della pallamano e in quello dei cavalli. Mordano piange Marco Folli, aveva portato il Romagna al top

Il mondo della pallamano piange la scomparsa di Marco Folli, imprenditore e figura di spicco nel Romagna Handball. Sponsor e scopritore di talenti, ha contribuito ai successi della squadra fino alle competizioni europee. La sua eredità sportiva e umana sarà ricordata con affetto.

28 maggio 2024
Mordano piange Marco Folli, aveva portato il Romagna al top

Mordano piange Marco Folli, aveva portato il Romagna al top

Il mondo della pallamano non solo mordanese, ma anche nazionale perde un protagonista che ha portato, negli anni 2000, a traguardi insperati. Si tratta di Marco Folli, classe 1964, che ci ha lasciato due notti fa. Imprenditore d’eccezione nel campo dei cavalli, proprietario di Trotstallions con sede a Mordano, stimato non solo in Europa, ma anche oltre oceano, e balzato all’onore delle cronache, nel 2008, perché fu rubato lo stallone Daguet Rapide. Lascia i figli Matteo e Manuele che hanno militato nel Romagna Handball e in alcune nazionali giovanili. Giovedì, dalle 8 alle 9,30, camera ardente alla camera mortuaria di Imola: poi la Santa Messa nella chiesa di Mordano. Nel Romagna non era solo lo sponsor principale, ma una sorta di tuttofare con una predisposizione a scovare giocatori di qualità come Ivan Lapcevic, Ivica Kankaras e tanti altri. Dopo la fusione tra Imola e Mordano (2001) ecco la conquista della serie A1, ma dopo tre stagioni, la società fu retrocessa per l’introduzione della serie A élite. Marco Folli dà una grossa mano a un team che raggiunge i vertici. Nel 2014/15 e l’anno successivo vengono raggiunte le semifinali di Coppa Italia e le semifinali per lo scudetto, in tre occasioni la squadra di Tassinari è estromessa dal Bozen.

Nel 2015/16 vi l’esordio nelle competizioni europee, con la sconfitta al primo turno di Ehf Cup contro i croati del Varaždin e la stagione successiva in Challenge Cup arriva la sconfitta per mano dei campioni dello Sporting Lisbona.

"Era un amico – dice l’ex presidente del Romagna Mauro Brunori – sempre pronto a fare due chiacchiere e a ridere e scherzare. Una volta i ragazzi ci fecero una doccia programmata perché, sapendolo, avevamo portato i vestiti puliti".

m. m.

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