Golf, Ryder Cup: l'Europa ipoteca la vittoria

Gli statunitensi recuperano due punti nel pomeriggio della seconda giornata, ma i cinque di margine paiono eccessivi per sperare in un miracolo nei singolari

di ANDREA RONCHI
30 settembre 2023
Ryder Cup

Ryder Cup

Capitan Zach Johnson ha mescolato le carte nel secondo pomeriggio di gara della Ryder Cup. Dopo che gli uomini in campo al mattino non erano riusciti nella rimonta, anzi avevano addirittura perso ulteriore terreno sugli europei, Johnson ne ha lasciati diversi negli spogliatoi. Su tutti Scottie Scheffler e Brooks Koepka, probabilmente ancora traumatizzati dall’aver subito la più pesante sconfitta nella storia della competizione solo qualche ora prima. Le parole di Johnson hanno sortito l’effetto sperato. Gli statunitensi, infatti, sono partiti forti con la coppia Sam Burns - Collin Morikawa subito in vantaggio su Viktor Hovland con Ludvig Åberg con ancora l’adrenalina della vittoria mattutina. Burns è stato un vero e proprio crack realizzando tre birdie nelle prime otto buche mentre con il proprio contributo Morikawa ha portato a 4up il vantaggio al giro di boa. Il vantaggio è arrivato addirittura a 6 punti prima del risveglio dei due scandinavi che, dalla buca 13, sono riusciti solo a ridurre il passivo (4&3).

Secondo incontro fotocopia con Max Homa e Brian Harman dominanti nei confronti di Tommy Fleetwood e Nicolai Højgaard. Gli americani hanno iniziato vincendo la prima buca e hanno dilatato il vantaggio sino a 4 punti con gli europei impotenti e solo capaci di far arrivare il match alla buca 17 perdendo per 2&1.

Ci ha pensato Justin Rose a cambiare le sorti del pomeriggio. Dopo un inizio equilibrato Justin Thomas e Jordan Spieth sono passati in vantaggio alla buca 4. Rose e Robert McIntyre sono riusciti a mantenere l’incontro in equilibrio agguantando due volte il pareggio, alla buca 6 e alla 9. Alla buca 10 il birdie di Rose ha segnato di color azzurro Europa il leaderboard per un vantaggio che si è solo dilatato sino al 3 up che alla 16 ha segnato il punto al Vecchio Continente. Delusione invece nell’ultimo combattutissimo incontro tra Matt Fitzpatrick e Rory Mcilroy di fronte a Patrick Cantlay e Wyndham Clark. Gli europei hanno sono rimasti in vantaggio di misura per ben 10 buche, non sfruttando le tante occasioni di raddoppio. Così, come spesso avviene nel calcio, è successo nel golf. Si potrebbe dire Golf sbagliato e golf subito. Cantlay si è acceso alla buca 16 e con tre putt nelle ultime tre buche, imbucati da distanze siderali, ha dapprima pareggiato, quindi dato la vittoria agli Stati Uniti.

Amaro in bocca a parte il punteggio finale della giornata è di 10,5 a 5,5. Un’impresa per gli statunitensi provare a ribaltare il risultato nei 12 match singolari. All’Europa bastano quattro punti per vincere la gara. Per gli americani ci vorrebbe un miracolo, la storia, sul fronte europeo ne ha fatto vivere uno a Medinah, ma in quella circostanza i punti da rimontare erano quattro.  

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