Graziani, il ragno di Bologna. "Vivo per arrampicare. Devo tutto a mio padre e sogno le Olimpiadi»

Samuele è in nazionale ed è campione under 18 nella disciplina speed

di MATTEO ALVISI -
25 febbraio 2024
"Vivo per arrampicare. Devo tutto a mio padre e sogno le Olimpiadi"

"Vivo per arrampicare. Devo tutto a mio padre e sogno le Olimpiadi"

Di padre in figlio. La storia di Samuele Graziani è appena all’inizio visto i suoi 16 anni, ma è già degna di nota nel mondo dell’arrampicata sportiva bolognese e non solo.

Perché fra le varie vittorie conseguite c’è pure quella del titolo italiano under 18 nella disciplina dello speed (la velocità, detta speed, è una delle tre discipline dell’arrampicata sportiva, insieme alla lead e al bouldering).

"Mio padre Luca mi ha portato in montagna fino da piccolissimo – racconta Graziani che studia al liceo Sabin, indirizzo sportivivo –, a quattro anni provavo già ad arrampicare e dopo due anni ero già in palestra e diciamo che non ho più smesso di andarci".

Quando ha fatto le prime gare?

"Praticamente ho cominciato a gareggiare fino da subito ed è stato tutto molto naturale e bello".

Perché arrampica?

"In primis direi che mi piace l’adrenalina che dà la gara, soprattutto la disciplina dello speed, in cui si dà tutto quello che si ha in pochi secondi e che poi ti ripaga, ampiamente. Ma mi piace anche andare sempre con mio padre Luca ad arrampicare in montagna cosa che faccio come detto fino da bambino e continuo a fare tuttora...".

Dove si allena e quanto sedute svolge alla settimana?

"Diciamo che in testa ho sempre e solo l’arrampicata e credo molto in quello che sto facendo. Mi alleno alla palestra Level 24 a Casalecchio di Reno, dove mi trovo molto bene mentre gareggio per la società On Sight. Per il momento mi alleno cinque-sei volte alla settimana, anche perché ho la scuola da frequentare e lo studio".

Finora quali risultati sportivi ha ottenuto?

"Ho vinto al campionato italiano under 18 l’anno scorso nel 2023, poi ho partecipato alla Coppa Europa dove sono arrivato secondo e quarto poi nella classifica finale. Faccio parte della nazionale italiana".

Il suo sogno nel cassetto se si può dire?

"Continuare a praticare questo bellissimo sport e andare il più avanti possibile. Il mio sogno è quello di partecipare alle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles anche se manca ancora un po’ di tempo.... comunque ci credo e lavoro già in questa direzione. Ci credo davvero".

Cosa le piace fare oltre al free climbing?

"Mi piace molto anche la musica, pure il rap in inglese, ma in generale amo sempre la montagna e lo stare all’aria aperta. Soprattutto camminare e fare il trekking in mezzo ai boschi da solo, ma pure in compagnia".

Insomma possiamo dire che ama più il mare della montagna...

"È bello anche il mare, però la montagna diciamo che è un’altra cosa... ".

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