"I miei genitori erano fenomeni, io ci provo"
Alessia Baldini: "Con la 4x400 della Fratellanza ho vinto diverse medaglie. Ora mi alleno e studio a Roma. Vorrei diventare manager sportivo" .
!["I miei genitori erano fenomeni, io ci provo" "I miei genitori erano fenomeni, io ci provo"](https://sport.quotidiano.net/image-service/version/c:MmRiOWFiMTItZTdkOC00:YWEyZWNm/i-miei-genitori-erano-fenomeni-io-ci-provo.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
"I miei genitori erano fenomeni, io ci provo"
Un nome, o meglio un cognome, una garanzia. Alessia Baldini, figlia primogenita di Stefano e Virna De Angeli, è diventata grande: essendo un 2001 è uscita dalla categorie Promesse per entrare tra le Senior. Proprio nei giorni scorsi ha stabilito il personale indoor sui 400, fissandolo in 57’’17 (meno 2/10), mentre all’aperto vanta 55’’81.
"Diciamo che sto attraversando un nuovo periodo molto stimolante – dice Alessia – perché a me le novità piacciono sempre. Dopo la laurea in economia aziendale e management mi sono trasferita a Roma, entrando in un nuovo gruppo di allenamento. Come tecnico sono seguito da Luca Grandinetti".
Si troverà un po’ sola?
"Assolutamente no, Zaynab Dosso vive qui e praticamente ci vediamo quasi tutti i giorni e usciamo assieme. Diciamo che da Rubiera, poi tutte le strade portano a Roma. E poi vivo con Johanelis Herrera Abreu, una forte velocista azzurra. Piuttosto il traffico… non è quello di Rubiera".
Ma a Roma cosa fa oltre ad allenarsi?
"Studio ancora: sono iscritta al master Guido Carli alla Luiss, un anno di ulteriore specializzazione dopo la laurea".
Per arrivare dove?
"L’obiettivo è quello di lavorare sempre a livello sportivo e manageriale, a livello societario e individuale. Vedremo gli sbocchi futuri".
Servirà chiamarsi Baldini? "Beh, certo, la prima cosa che mi chiedono è se sono figlia di Stefano, ma poi credo che se non hai doti e qualità il cognome non serva più di tanto. E se hai doti e non hai un cognome celebre puoi fare strada ugualmente".
Lei corre soprattutto le staffette con la maglia della Fratellanza Modena. Ci scusi l’accostamento con la mamma, però i tempi di Virna sotto i 52’’ sono inarrivabili.
"Lei è stata un vero fenomeno. Mi ha pure allenata, ma poi devi avere la funzionalità dei piedi del tutto particolare. E io non ho la sensibilità dei suoi piedi".
Detto questo lei ha abbandonato prima la Corradini e poi anche Rubiera.
"Sono passata alla Fratellanza Modena nel ’22 in prestito e da quest’anno definitivamente. Rubiera è un posto unico in Italia per fare mezzofondo e con Loredana Riccardi sono arrivati anche tanti risultati dalla velocità, prima con Zaynab e ora con Viola Canovi, ma per quello che dovevo fare io la Fratellanza è il massimo".
Qualche gioia l’ha già avuta? "Direi proprio di sì: con le staffette tra 2022 e 2023 abbiamo colto sei podi in sette gare disputate: il titolo italiano promesse ad Agropoli con la 4x400, poi un argento e quattro bronzi, tra staffette promesse e assolute".
E per questa stagione?
"Il quartetto della Fratellanza si è rinnovato, ma speriamo di toglierci altre soddisfazioni, già dai campionati italiani assoluti". Studio, allenamento, qualche hobby?
"Sono ancora nella commissione atleti della Fidal Emilia Romagna; non mi prende tanto tempo, ma mi piace e poi sono impegnata sui social, anche nel sito della Fratellanza. Insomma, non mi annoio".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su