I tormenti di Arianna

Nuovi attacchi alla Federazione. Fontana salta il debutto in Coppa. .

di FULVIO D’ERI -
20 ottobre 2023

Il nuovo strappo di Arianna Fontana. La fuoriclasse dello short track, l’italiana con più medaglie olimpiche al collo, è in aperta polemica con la Federghiaccio ormai da un paio di anni, da quando dopo le Olimpiadi di Pechino del 2022 (dove vinse l’oro nei 500 metri e l’argento nei 1500 metri e nella staffetta mista), denunciò apertamente due suoi compagni di squadra, Tommaso Dotti e Andrea Cassinelli (che hanno poi più volte rispedito al mittente le accuse dichiarandosi innocenti), di aver cercato di farla cadere volontariamente in allenamento. E quindi il “clima inaccettabile all’interno della squadra nazionale, in vista di un quadriennio olimpico, quello che potrebbe portarla a chiudere una carriera infinita proprio a Milano Cortina 2026.

La Federghiaccio apre un’inchiesta ma lo si sa come vanno le cose in Italia… e così dopo due anni non c’è ancora nessuna sentenza. In estate Arianna si è allenata col suo coach, il marito ed ex pattinatore Anthony Lobello, ma con rammarico, dice lei, ha annunciato sui suoi “social“ di non partecipare alla prima trasferta di Coppa del Mondo, quello di Montreal. "Sono una donna di parola – ha scritto su FB Arianna – quindi oggi non parto per Montreal, non sono in aeroporto né sull’aereo diretta in Canada per la prima di Coppa del Mondo. Come dico da un po’ di tempo, non gareggerò finché questa situazione non sarà risolta… quindi finché l’indagine non sarà chiusa".

La Fontana non parte. "Non scendere in pista il prossimo fine settimana mi rattrista molto perché so che avrei rappresentato bene l’Italia, grazie al lavoro svolto. A tutti voi tifosi, non nascondo che mi mancano davvero le emozioni che provo quando sono sul ghiaccio e quelle che mi trasmettete... non sapete quanto! Ora, però posso solo aspettare che questa situazione faccia il suo corso, che potrebbe avvenire tra 2 giorni o 2 anni. Ma come molti di voi mi hanno detto e scritto in questi mesi, tutto ritorna, e la verità verrà fuori". Arianna conclude il post con un grosso in bocca al lupo ai suoi compagni di squadra in gara a Montreal.

È decisa, la Fontana, a portare avanti la sua battaglia personale e ad avere giustizia. Di lì non si schioda e quindi urge un intervento della Federghiaccio eo dei vertici del CONI, con in testa il presidente nazionale Giovanni Malagò che conosce bene l’atleta di Polaggia di Berbenno (Sondrio), per sbloccare una situazione che non sta facendo del bene a nessuno: ad Arianna, al movimento dello short track e a tutto il mondo sportivo italiano. Il muro contro muro non porta a nulla. Le prospettive, al momento, non sono rosee. Le possibilità sono varie e c’è anche quella, da scongiurare, che Arianna possa cambiare nazionalità e gareggiare a Milano Cortina 2026 con un’altra maglia. Una situazione che lo sport italiano non può permettersi!

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