Il caso Maccarani a Desio: "Offese sopra i limiti ma solo per incitare"

Il Tribunale della FGI spiega l'ammonizione dell'allenatrice della nazionale italiana di ritmica e l'assoluzione della sua assistente. Espressioni offensive c'erano, ma non con l'intento di vessare le atlete. Il Tfn conferma alcune espressioni non manifestamente offensive.

13 ottobre 2023
Il caso Maccarani:: "Offese sopra i limiti ma solo per incitare"

Il caso Maccarani:: "Offese sopra i limiti ma solo per incitare"

Le espressioni offensive ci sono state, ma "non con l’intenzione di vessare le atlete". A un anno dalla bufera che ha travolto la ginnastica, il processo Maccarani sembra destinato ancora a far discutere. Al centro del dibattito, stavolta, le 18 pagine di motivazioni con le quali il tribunale della Fgi spiega l’ammonizione dell’allenatrice della nazionale italiana di ritmica e l’assoluzione per la sua assistente, Olga Tishina, in seguito alle denunce per abusi psicologici da parte di alcune ex ginnaste. E nello spiegare l’infrazione della Maccarani il tribunale ritiene che "le espressioni utilizzate, ancorché offensive, non sono state mosse con l’intento di arrecare danno, ma al fine di incitare le atlete". Una conclusione, secondo il Tfn, suffragata dal fatto che certe espressioni colpivano in particolare quelle atlete che la Maccarani voleva rientrassero in prima squadra dopo gli infortuni, come nel caso di Anna Basta. Nell’analizzare, però, i metodi di allenamento, il tribunale afferma anche come "non vi sia ragione alcuna di dubitare che abbia in più occasioni superato i limiti di correttezza e rispetto". Confermate solo due espressioni come "il bambino cresce" o "la pancia cresce" che per il Tfn "non rivestono, in astratto, una valenza manifestamente offensiva".

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