Il Forte dei Marmi guarda avanti: "Società modello"

Il Progetto Felicità di Attilio Bindi a Forte dei Marmi è molto più di un mercato: è una società che sostiene gli atleti con uno staff di grande livello, dalla panchina all'area medica, per raggiungere traguardi più alti e dare un futuro al settore giovanile.

28 settembre 2023
Il Forte guarda avanti: "Una società modello"

Il Forte guarda avanti: "Una società modello"

Dietro il ‘Progetto felicità’ di Attilio Bindi c’è molto più di un mercato che ha rafforzato i vicecampioni d’Italia di hockey del Forte dei Marmi con giocatori titolati e uno fra i migliori allenatori in circolazione. C’è l’idea di costruire una società che possa essere da esempio in un mondo, quello dell’hockey, in cui spesso i cicli, quando si esauriscono, lasciano poco o niente. Antonio Agostini, direttore generale, rossoblu spiega chi supporta la prima squadra e legittima ambizioni che vanno anche oltre la conquista di nuovi trofei: "L’avvento del dottor Bindi non aveva solo l’obiettivo di far vincere nuovi titoli, ma anche quello di dare alla società una struttura in grado di supportare gli atleti al meglio e metterli in condizione di dare il massimo. Per questo è stato allestito uno staff con professionalità di grande livello che merita un ringraziamento per il fondamentale lavoro svolto nell’ombra. Si parte dalla panchina con i veterani Fabio Sonnoli (meccanico) e Alberto Taiti (dirigente accompagnatore). Dello staff tecnico fanno parte il preparatore Ennio Belli e il massaggiatore Marco Bascherini, mentre nell’area medica, il cui responsabile è Alfredo Macchiarini, troviamo il fisioterapista Cosimo Cannas, il mental coach Marco Marotta e i nutrizionisti Franco Aliboni e Ilaria Sagliano. Nello sport di oggi, per puntare a determinati traguardi, ci sono professionalità che non possono essere trascurate. E’ poi giusto rimarcare che la società si avvale di altre persone che, nei loro ruoli, sono molto importanti, dalla segreteria agli addetti ai servizi logistici e in pista".

Il progetto però non coinvolge solo la prima squadra: "Certamente – prosegue Agostini - tutte le squadre, dalle senior di serie A2 e B a quelle giovanili, non possono che trarre profitto da queste professionalità e dall’impostazione che è stata data alla società; proprio il lavoro sulla prima squadra deve riverberarsi su un settore giovanile oggi più che mai fondamentale per garantire un futuro a certi livelli". G.A.

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