La biblioteca dovrebbe portare il suo cognome: Cicognani. Il Coni piange Olga, la signora dei libri

Olga Cicognani, la Signora dei libri sportivi, è scomparsa a 72 anni. La sua biblioteca al Coni era un punto di riferimento per studenti e appassionati. Lascia un vuoto nel mondo dello sport e della cultura bolognese.

15 maggio 2024
Il Coni piange Olga, la signora dei libri

Il Coni piange Olga, la signora dei libri

Ciao Olga, ci mancherai. E la tua dolcezza e professionalità mancheranno alle centinaia di studenti che ogni anno bussavano alle porte del Centro Studi Emilia Romagna e della Biblioteca Sportiva del Coni. Olga Cicognani aveva 72 anni e, da alcune stagioni, stava lottando contro la malattia. Non ha mai perso il sorriso, Olga, nemmeno quando, periodicamente, doveva farsi ricoverare all’ospedale Sant’Orsola, per curarsi, per accertare il decorso.

"Sono a Villa Orsolina", scriveva agli amici, dando un saggio della sua forza: ribaltare l’idea di una degenza, facendola passare come una vacanza.

Olga era la Signora dei libri e dei documenti sportivi. La biblioteca regionale, che si trova nel palazzo del Coni, in via Trattati Comunitari, era la sua creatura. L’idea di mettere da parte libri, pubblicazioni, riviste e documenti sportivi era partita da lontano. Una saletta o poco più in via Barberia, nei vecchi locali del Coni. Poi la nuova sede, più luminosa e più ampia, Olga aveva realizzato un miracolo. Trasformando la sua biblioteca nella realtà più bella e fornita d’Italia. E da tutta Italia venivano per studiare, consultare. E Olga, con gentilezza, aveva una parola e un suggerimento per tutti. Aveva curato il volume "Bologna Olimpica", passando a setaccio, Giochi e Paralimpiadi e mettendo a fuoco le biografie di tutti i bolognesi, o comunque atleti riconducibili a società delle Due Torri, da Londra 1908 ai giorni nostri. Aiutava il mondo della stampa, sempre con modi garbati, idee e intuizioni appropriate. Nei fine settimana si rifugiava a Brisighella, dove era nata il 9 novembre 1951, di cui decantava la bellezza e la qualità dell’olio.

Ma l’aspetto del quale era più orgogliosa, era la biblioteca bella, fornita, ma priva di nome. Se un giorno la biblioteca dovesse chiamarsi ’Olga Cicognani’ sarebbe l’omaggio migliore a chi ha lavorato con passione, perché lo sport diventasse non solo un argomento da bar, ma anche un qualcosa da studiare e da discutere.

Domani alle 15,50, l’ultimo saluto a Olga, che lascia Lele, Massimo, Sonia, Anna e Giusy. Dopo la sosta all’obitorio di Brisighella, si proseguirà per la chiesa dell’Osservanza e, dopo la messa, Olga sarà sepolta nel cimitero romagnolo.

a. gal.

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