La carica di Frignani. "Orgoglio ed equilibrio: l’UnipolSai vuole provarci anche con San Marino»

Semifinale scudetto in perfetta parità: la Fortitudo ha vinto gara-due. Da questa sera, alle 20,30, tre match consecutivi a Serravalle. L’obiettivo del manager: "Riportiamo il confronto al Gianni Falchi".

di ALESSANDRO GALLO -
12 agosto 2024
"Orgoglio ed equilibrio: l’UnipolSai vuole provarci anche con San Marino"

Semifinale scudetto in perfetta parità: la Fortitudo ha vinto gara-due. Da questa sera, alle 20,30, tre match consecutivi a Serravalle. L’obiettivo del manager: "Riportiamo il confronto al Gianni Falchi".

Quarantasette anni e, dal 2016, manager della Fortitudo Baseball. Daniele ’Lele’ Frignani è un uomo Fortitudo, anche nel basket. Anche se lui, scherzosamente, ricorda di aver indossato la maglia della Virtus, giovanissimo, quando giocava a basket. "I miei allenatori erano Piero Bucchi e Giordano Consolini", dice. Ma Lele, che si è ritirato giovanissimo – nel 2009, dopo lo scudetto, aveva solo 32 anni – perché si strappava spesso il retto femorale della coscia sinistra, vede solo la Fortitudo. E, da stasera, a San Marino, cercherà di conquistare la finale. Sa che quello che ha fatto in passato non vale più, c’è solo il presente. Anche se, dal 2016 a oggi, Lele ha messo in fila cinque scudetti, tre Coppe Italia e una Coppa dei Campioni. Aggiungendo anche qualche record societario: prima di lui la Fortitudo non aveva mai vinto due scudetti di fila. Lele dal 2018 al 2020 è arrivato a tre. Mai l’Aquila aveva portato a casa, nella stessa stagione, tricolore e Champions. Tabù infranto da Lele nel 2019.

E adesso Frignani, cosa dobbiamo aspettarci?

"Intanto siamo 1-1".

Parità.

"Appunto, essere sotto 1-0 o addirittura 2-0 sarebbe stato molto peggio. Abbiamo vinto la seconda gara, non era semplice".

Torniamo alle prime due gare.

"Nella prima abbiamo sofferto, inutile girarci attorno. Nella seconda abbiamo avuto l’intensità giusta e abbiamo pareggiato la serie. Ci siamo allenati bene, sabato e ieri. E adesso sappiamo che possiamo giocarcela. Questo non significa vincere, ma che siamo lì".

Sul monte di lancio?

"Stasera tocca a Murilo Gouvea-Brolo".

E domani?

"Luis Lugo".

Torniamo a gara-due.

"Direi che i nostri lanciatori, Crepaldi e Bassani sono andati benissimo. E nei rari momenti in cui hanno avuto qualche difficoltà, sono stati supportati nel migliore dei modi dalla difesa. Le nostre vittorie nascono così".

San Marino ha una potenza in battuta...

"Che noi non abbiamo. Anche se, in gara-uno, ci sono stati due fuoricampo. Noi siamo come una formichina. Siamo quelli dei piccoli passi".

Battere San Marino si può?

"E’ difficile, lo sappiamo. E sappiamo che magari potrebbe non bastare dare il massimo perché, ripeto, sono potenti in battuta. Ma in un match equilibrato, stando attenti a ogni piccolo dettaglio, possiamo provarci. Dobbiamo esserci lì".

UnipolSai...

"Ripeto, abbiamo pareggiato i conti. Questo non vuol dire nulla in prospettiva finale. Ma significa che i miei ragazzi sono dentro la serie. E non vogliono mollare".

Venerdì è rientrato Vaglio.

"Credo si sia emozionato parecchio".

Era fermo da quattro stagioni.

"Appunto. Lo abbiamo utilizzato sul finire della gara. Lui s’è presentato nel migliore dei modi, con grande intelligenza e umiltà. Sa bene che siamo già i semifinale, che ci sono degli equilibri. Sarà il nostro miglior acquisto per il 2025. E, nel caso, lo utilizzeremo ancora".

Da stasera a mercoledì si giocherà sempre alle 20,30 a Serravalle. Obiettivo?

"Riportare la serie a Bologna. Conquistare la possibilità di allungare la serie".

Fiducioso?

"Nei mei ragazzi ho visto l’atteggiamento giusto. Poi, se San Marino si rivelerà più forte accetteremo, come sempre, il verdetto del campo. E applaudiremo i nostri avversari".

E la Champions?

"Inutile girarci attorno. L’avventura europea ci manca. Io spero che possa tornare presto".

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