Mondiali, Biagini a un soffio dall’impresa Ma il risultato rimane di grande prestigio

Il fiorentino della Canottieri Comunali chiude settimo con il K1 nella rassegna iridata. La soddisfazione del tecnico Guazzini

di FRANCO MORABITO -
6 settembre 2023
Mondiali, Biagini a un soffio dall’impresa  Ma il risultato rimane di grande prestigio

Mondiali, Biagini a un soffio dall’impresa Ma il risultato rimane di grande prestigio

di Franco Morabito

La Canottieri Comunali ancora protagonista grazie a un’impresa di grande livello tecnico compiuta da Andrea Biagini che ai Mondiali di canoa maratona sulle acque del lago Jels a Vejen (Danimarca) si è piazzato al settimo posto nel K1 juniores su 33 partenti in rappresentanza di 23 nazioni. Risultato, questo, che riporta un azzurro fra i top ten del mondo 18 anni dopo i campionati iridati di Perth (Australia) quando a trionfare nel K1 junior fu Stefania Cicali, anche lei fiorentina della Comunali, entrambi allenati da Marco Guazzini. La gara è stata durissima, su un percorso di 21,7 chilometri, con 6 giri di boa, 5 trasbordi e un giro piccolo, e combattuta dall’inizio alla fine. La maratona è la specialità più lunga della canoa che si articola su una distanza che varia dai 12 ai 30 chilometri, a seconda delle categorie, e si sviluppa sulla tradizionale gara in acqua su un circuito con giri di boa ripetuto più volte, alternata da trasbordi durante i quali gli atleti escono dall’acqua e corrono a piedi per tratti dai 30 ai 300 metri con la barca in spalla. Biagini è rimasto sempre nel gruppo di testa, ha tenuto alto il ritmo anche nelle fasi più impegnative della gara, e ha chiuso col tempo di 1.36’26“67, con un ritardo di neppure due minuti dal vincitore, l’argentino Vicente Vergauven e del secondo, il connazionale Joaquin Catalano.

Gli altri quattro che lo hanno preceduto (gli ungheresi Kekesi e Zemen, lo spagnolo Pazos e il portoghese Sousa), rispetto all’atleta biancorosso vantano invece un vantaggio minimo essendo piombati sul traguardo nel giro appena di una ventina di secondi.

Per il fiorentino, sulla cui prova si è espresso con parole di elogio anche il direttore tecnico azzurro Ezio Caldognetto, questo è il sigillo che gli apre definitivamente le porte della Nazionale. C’è da dire, infatti, che ha appena 18 anni, pratica la canoa agonistica solo da quattro, ed è un atleta eclettico visto che sa esprimersi ai livelli più alti sia sulle lunghe che sulle brevi distanze, sia singolarmente che su barche multiple. Ha messo in bacheca già 12 titoli italiani e fra le prestazioni di rilievo più recenti, molte delle quali centrate in coppia con l’altro biancorosso Niccolò Biondo, figurano quelle agli Europei di Belgrado e ai Mondiali ad Auronzo nello scorso luglio a bordo di un K4 500 metri quando mancò l’ingresso in finale per soli 34 centesimi.

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