Mondiali di marcia. "L’Italia sul podio con la squadra. Me lo sentivo»

Il maceratese Antonelli ha vinto il bronzo nella 20km "Era la mia settima gara su questa distanza".

27 aprile 2024
"L’Italia sul podio con la squadra. Me lo sentivo"

"L’Italia sul podio con la squadra. Me lo sentivo"

"L’ho detto ai compagni che al Mondiale in Turchia saremmo saliti sul podio nella 20 km a squadre, me lo sentivo dentro". È quanto ricorda il maceratese Michele Antonelli che domenica scorsa si è messo al collo la medaglia di bronzo ai Mondiali assieme ai compagni Riccardo Orsoni, Gianluca Picchiottino, Andrea Agrusti ed Emiliano Brigante. "Me la sentivo – spiega – perché siamo una squadra competitiva, stavamo tutti bene fisicamente, siamo molto affiatati e siamo cresciuti insieme. È stato bello e ce la siamo goduta".

Orsoni ha tagliato il traguardo al settimo posto in 1:20:11, Picchiottino dodicesimo in 1:21:06, quattordicesimo Antonelli in 1:21:18, Andrea Agrusti 32esimo in 1:22.52 ed Emiliano Brigante 33esimo in 1:22:59. La gara di Antonelli, protagonista di un super miglioramento del record personale, è stata fondamentale per la terza posizione in classifica. Al traguardo il marciatore dell’Aeronautica ha chiuso con un tempo che ha segnato un progresso di oltre un minuto e mezzo in confronto al suo primato di 1h22’57” realizzato l’anno scorso.

"Siamo una nazione competitiva – Antonelli spiega cosa hanno detto questi Mondiali – ed è di assoluto valore la nostra scuola di marcia. Gli ottimi risultati ottenuti in Turchia hanno ribadito che tutto si può fare quando c’è alle spalle un duro lavoro. Stano e Fortunato hanno vinto tanto in carriera e possiamo farlo anche noi sulla scia del loro esempio, allenandoci assieme abbiamo appresso di potere lottare per qualcosa di importante".

Ad Antalya l’azzurro ha tagliato il traguardo in 1h21:18. "Un tempo che mi ha soddisfatto, ho migliorato di un minuto e mezzo il mio personale. Sono arrivato quattordicesimo e vinto il bronzo: sono molto felice". C’è anche da dire che la 20 km è una gara nuova per Antonelli che la sta scoprendo di volta in volta. "Vengo dalla 50 km – ricorda il trentenne marciatore maceratese – e in sette mesi ho ricostruito la carriera. So di dovere apprendere ancora molto, venendo per l’appunto dalla 50 km non era ancora ben chiaro come interpretare questa nuova distanza e inevitabilmente ho commesso dei piccoli errori di valutazione che alla fine mi sono costati qualche secondo. La prossima volta cambierò strategia, è stata la mia terza uscita sulla 20 km. Sono molto soddisfatto e non posso recriminare nulla avendo poca esperienza su questa distanza".

Non c’è altro modo se non gareggiare per acquisire una maggiore conoscenza della distanza. "Devo fare il maggior numero di gare possibili per apprendere le migliori strategie: il 5 maggio sarò a Varsavia e il 18 in Spagna. Sono gare del circuito internazionale, sono manifestazioni di alto livello e importanti per definire le squadre per gli Europei del 5 giugno a Roma e per le Olimpiadi".

Ed ecco l’obiettivo dei cinque cerchi coltivato da qualsiasi atleta di ogni disciplina. "Ci spero tanto – confida Antonelli – di potere andare a Parigi, ma c’è un solo posto e ci sarà da lottare. Mi rendo conto che per me sono minime le possibilità arrivando da un’altra distanza, davanti a me c’è Orsoni che ha un tempo migliore. È difficile, però voglio provarci. Lo sport insegna che non c’è da arrendersi mai e c’è da giocarsi ogni opportunità. A prescindere dalle Olimpiadi ho davanti a me una carriera e voglio farla al meglio. Ho ancora molte gare e molto da dare. Devo imparare a leggere alcune dinamiche perché la 50 km e la 20 km sono gare completamente differenti, così come i ritmi, la gestione e l’interpretazione: insomma, è tutto un altro mondo e occorre fare esperienza. Ripeto, sono solo sette mesi che faccio questo tipo di gare".

Lorenzo Monachesi

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