Motori, da 20 anni un equipaggio fiorentino non correva al Principato. Al Rally di Montecarlo. Matteuzzi-La Ferla show

Il rally di Montecarlo è stato un sogno realizzato per l'equipaggio fiorentino Giacomo Matteuzzi e Alessandro La Ferla, che hanno concluso al 5° posto assoluto nella categoria RC5. Le difficoltà maggiori sono state le strade ghiacciate, ma grazie all'aiuto dei ricognitori hanno superato le prove durissime. Il loro obiettivo principale era arrivare alla fine e sono stati accolti a San Casciano con una grande festa.

14 febbraio 2024
Al Rally di Montecarlo. Matteuzzi-La Ferla show

Al Rally di Montecarlo. Matteuzzi-La Ferla show

Il rally di Montecarlo è il sogno massimo di ogni rallista: non tanto di vincere (certo, anche quello) ma di parteciparvi e riuscire a concludere una gara che si articola dal giovedì alla domenica su una distanza di 300 chilometri. Erano quasi 20 anni che un equipaggio fiorentino non vi prendeva parte; il vuoto si è interrotto con due sancascianesi: Giacomo Matteuzzi e Alessandro La Ferla su una Renault Clio Rally5 di Jag – Gima Autosport, che hanno concluso stremati al 5° posto assoluto della categoria RC5.

Matteuzzi, quando è nata questa idea?

"Il sogno vent’anni fa, quel rally aveva scatenato la mia passione; d’altra parte quello di Montecarlo è il più importante del mondo, un po’ come la maratona di New York per i runner. Le possibilità reali di parteciparvi, invece, due anni fa quando ci hanno ammessi. Quel rally, infatti, è a numero chiuso per soli 70 equipaggi, tutti con licenza internazionale e buoni risultati alle spalle".

Le difficoltà maggiori che avete incontrato?

"I fondi stradali, in buona parte ghiacciati, ai quali non eravamo abituati. In questo ci hanno molto aiutato Sandro Sanesi e Simone Brachi che, quali "ricognitori", erano autorizzati a percorrere lo stesso tratto di strada due ore prima di noi informandoci sulle condizioni del terreno che avremmo trovato".

E la gioia più grande?

"Arrivare alla fine, dopo prove durissime, e di salire sulla pedana davanti alla Place de Casino".

Qual è stato il suo ruolo in gara?

"Questa volta io ero il pilota e Alessandro il navigatore, ma non sono ruoli fissi, di solito ci scambiamo, siamo insieme da anni e ci conosciamo alla perfezione, ce lo possiamo permettere".

Qualche rimpianto?

"Nessuno, in certi tratti la possibilità di andare più forte l’abbiamo avuta ma non volevamo rischiare, arrivare in fondo è stato sin dal primo momento il nostro vero obiettivo".

Come vi ha accolto al rientro San Casciano?

"Con una festa che non dimenticheremo, e non solo da parte degli appassionati ma anche degli altri cittadini che si sono sentiti orgogliosi di noi".

Franco Morabito

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