Musolesi fa ancora centro: "Qualificato per Parigi. Un sogno che si avvera"

"Ho lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo. Adesso sono felice. Medaglie? Un passo alla volta. Godiamocela tutti insieme fino in fondo".

di ALESSANDRO GALLO -
19 maggio 2024
Musolesi fa ancora centro: "Qualificato per Parigi. Un sogno che si avvera"

Musolesi fa ancora centro: "Qualificato per Parigi. Un sogno che si avvera"

Da Bologna, transitando per Castenaso e il centro federale di Cantalupa, direttamente a Parigi. E’ il viaggio, meraviglioso, che si regalerà con pieno merito Federico Musolesi. Federico ha 25 anni e ha investito, nel corso degli anni, su stesso e sul tiro con l’arco. L’argento conquistato ai recenti campionati europei di Essen, gli ha spalancato le porte per i Giochi di Parigi. Sia nella prova a squadre sia in quella individuale.

Per conquistare le Olimpiadi, sarebbe servito l’oro: ma il primo posto dell’ultima rassegna continentale è stato occupato dalla Francia, ovvero della nazione padrona di casa (almeno ai Giochi) che la qualificazione ce l’aveva già di diritto. Così, in via diretta, è passata agli azzurri.

Federico è cresciuto, sportivamente parlando, sui campi di Castenaso e del Castenaso Archery Team di Carla Di Pasquale. Poi il gruppo sportivo dell’Aeronautica ha visto in lui le doti del campione. E’ scattato il doppio tesseramento e la possibilità, senza diventare ricco, di continuare a coltivare la sua grande passione sportiva con la certezza di uno stipendio. E con il suo equilibrio e la sua serenità, Federico è cresciuto fino a diventare uno dei migliori arcieri italiani e uno dei più forti anche in campo internazionale.

Federico, lei ora è un ragazzo felice, giusto?

"Confermo".

Spieghi il motivo, soprattutto per chi, magari, è a digiuno della specialità del tiro con l’arco.

"Beh, io e i miei compagni di nazionale, Mauro Nespoli e Alessandro Paoli ci siamo qualificati per la finale dell’Europeo. Ci siamo messi al collo una medaglia d’argento. Ma quello che più conta è che, finalmente, coronerò il mio sogno".

Che si chiama Giochi Olimpici.

"Appunto".

Dica la verità...

"Lo faccio sempre".

Se l’aspettava un risultato del genere?

"Ci speravamo tantissimo. Quando hanno compilato il tabellone ci siamo accorti che eravamo nelle parte senza pass. Di là già Turchia e Francia. E andando avanti, lo abbiamo capito subito, sarebbero arrivate le soddisfazioni".

Ripercorriamo il vostro cammino europeo.

"Prima il confronto con il Lussemburgo poi, nei quarti, la Spagna. Mai facile e mai banale, anche se in fin dei conti abbiamo sempre battuto gli iberici. Poi in semifinale ci siamo imbattuti nell’Olanda. E..."

Dica.

"L’apoteosi, l’urlo di gioia".

Felicità, dunque.

"Abbiamo lavorato tanto. Con un po’ di fortuna avremmo potuto farcela anche tre anni fa per Tokyo. Ma va bene così. E’ il coronamento di un cammino che parte da lontano. Di tante giornate passate ad allenarci, senza fermarci mai. E continuando a scagliare, giorno dopo giorno, centinaia di frecce".

Quando gareggerete ai Giochi di Parigi?

"Direi a fine luglio".

Par di capire che, almeno quest’anno, non ci saranno vacanze rilassanti nel periodo più tosto dell’anno.

"Pazienza. Le sposterò più avanti. Ma poi, che mi importa della vacanze? In questo momento sto vivendo una sensazione fantastica. Oserei dire unica".

Lei è giovane, forse nemmeno sa – in mezzo a tanti eroi virtuali – chi è Robin Hood.

"Come no. Quando ero piccolo tutti mi avevano dato quell’etichetta. L’arciere infallibile. All’inizio mi dava fastidio, poi mi ci sono abituato. E francamente adesso questa situazione mi diverte anche".

E adesso a chi ruberà qualcosa?

"Prego?".

Robin Hood, che combatteva lo sceriffo di Nottingham, rubava ai ricchi per donare ai poveri.

"E allora cercherò di emulare le gesta di Robin Hood. Ma sia chiamo, solo sul campo di gara. Sportivamente parlando, sarebbe bello rubare posizioni di classifica alle altre nazioni. Per salire ancora nel ranking mondiale".

Lei sta sognando di conquistare qualche medaglia ai Giochi. Non si nasconda.

"E’ presto e forse anche sbagliato parlare di obiettivi così. Però...".

Però?

"La Nazionale è competitiva. Anzi, siamo tutti competitivi. A squadre, nell’individuale e nel mixed team. Ci siamo meritati Parigi. Adesso godiamocela e divertiamoci. Siamo stati davvero bravi, mettendo anche a tacere chi non ha mai creduto nelle nostre possibilità e nei nostri sacrifici".

Cosa troviamo nel suo palmares?

"I Giochi del Mediterraneo a livello individuale nel 2022. Gli Europei a squadre, i Giochi Europei. Un bronzo in World Cup, un quarto posto Mondiale".

E’ sempre tifoso del Milan?

"Sì, non cambio idea".

E sempre speranzoso del fatto che un giorno la chiamino a Milanello?

"Sì, mi piacerebbe davvero. Sarebbe il coronamento di un altro sogno".

Come è successo anche a un altro milanista, Jannik Sinner.

"Magari, proprio come lui. Credo che anche lui sarà ai Giochi con la rappresentativa tricolore. Sarà un motivo di emozione in più. Non vedo l’ora che comincino queste Olimpiadi".

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