Pallanuoto. Bruni con Savona vice campione d’Italia
Lorenzo Bruni commenta il titolo di vice-campione d’Italia con la Rari Nantes Savona, sfiorando la vittoria contro la Pro Recco. Ora si prepara per le Olimpiadi di Parigi con il Settebello, puntando a conquistare la medaglia mancata a Rio 2016.

Bruni con Savona vice campione d’Italia
"Una stagione della quale dobbiamo essere orgogliosi. Abbiamo dato il massimo". Lorenzo Bruni ha così commentato il titolo di vice-campione d’Italia conquistato insieme ai compagni di squadra della Rari Nantes Savona, con lo Scudetto che è andata alla corazzata Pro Recco. Il trentenne pallanuotista pratese ha affrontato la sua ex-squadra, con la quali ha vinto due Scudetti fra il 2016 e il 2018, con la consapevolezza comune di dover compiere una vera e propria impresa: il sodalizio recchese era il grande favorito della vigilia alla luce di una qualità tecnica media superiore ai "cugini" di Savona. E nonostante un duplice prestazione, il pronostico è stato rispettato: Recco ha vinto "gara 1" fra le mura amiche per 8-5, completando l’opera in "gara 2" alla luce del 12-3 finale. Se sulla Serie A1 2023/24 è calato il sipario, la stagione per Lorenzo non è affatto finita.
Anzi, il bello arriva proprio adesso: salvo sorprese o imprevisti, Bruni farà infatti parte della rosa del Settebello che prenderà parte alle Olimpiadi di Parigi. L’ex-Prato Waterpolo è del resto uno degli alfieri del "nuovo corso", il commissario tecnico Alessandro Campagna lo stima profondamente e lo ha convocato in tutte le manifestazione internazionali dell’ultimo biennio (e oltre). Solo per limitarsi a questo 2024, ha poi dato un contributo fondamentale sia al bronzo europeo della Nazionale in Croazia che all’argento mondiale a Doha. E l’obiettivo è chiarissimo, visto che Lorenzo stesso lo aveva ribadito tempo fa a La Nazione: conquistare quella medaglia olimpica che manca da Rio 2016.
"Il quadro generale parla di cinque o sei squadre che si trovano più o meno sullo stesso livello – ha concluso - oltre a noi, penso alla Croazia, alla Spagna, alla Serbia, all’Ungheria. Sono stati i particolari a fare la differenza agli scorsi Europei e saranno sempre i particolari a farla anche nel futuro prossimo".
Giovanni Fiorentino
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