Pallanuoto. Bruni con Savona vice campione d’Italia

Lorenzo Bruni commenta il titolo di vice-campione d’Italia con la Rari Nantes Savona, sfiorando la vittoria contro la Pro Recco. Ora si prepara per le Olimpiadi di Parigi con il Settebello, puntando a conquistare la medaglia mancata a Rio 2016.

29 maggio 2024
Bruni con Savona vice campione d’Italia

Bruni con Savona vice campione d’Italia

"Una stagione della quale dobbiamo essere orgogliosi. Abbiamo dato il massimo". Lorenzo Bruni ha così commentato il titolo di vice-campione d’Italia conquistato insieme ai compagni di squadra della Rari Nantes Savona, con lo Scudetto che è andata alla corazzata Pro Recco. Il trentenne pallanuotista pratese ha affrontato la sua ex-squadra, con la quali ha vinto due Scudetti fra il 2016 e il 2018, con la consapevolezza comune di dover compiere una vera e propria impresa: il sodalizio recchese era il grande favorito della vigilia alla luce di una qualità tecnica media superiore ai "cugini" di Savona. E nonostante un duplice prestazione, il pronostico è stato rispettato: Recco ha vinto "gara 1" fra le mura amiche per 8-5, completando l’opera in "gara 2" alla luce del 12-3 finale. Se sulla Serie A1 2023/24 è calato il sipario, la stagione per Lorenzo non è affatto finita.

Anzi, il bello arriva proprio adesso: salvo sorprese o imprevisti, Bruni farà infatti parte della rosa del Settebello che prenderà parte alle Olimpiadi di Parigi. L’ex-Prato Waterpolo è del resto uno degli alfieri del "nuovo corso", il commissario tecnico Alessandro Campagna lo stima profondamente e lo ha convocato in tutte le manifestazione internazionali dell’ultimo biennio (e oltre). Solo per limitarsi a questo 2024, ha poi dato un contributo fondamentale sia al bronzo europeo della Nazionale in Croazia che all’argento mondiale a Doha. E l’obiettivo è chiarissimo, visto che Lorenzo stesso lo aveva ribadito tempo fa a La Nazione: conquistare quella medaglia olimpica che manca da Rio 2016.

"Il quadro generale parla di cinque o sei squadre che si trovano più o meno sullo stesso livello – ha concluso - oltre a noi, penso alla Croazia, alla Spagna, alla Serbia, all’Ungheria. Sono stati i particolari a fare la differenza agli scorsi Europei e saranno sempre i particolari a farla anche nel futuro prossimo".

Giovanni Fiorentino

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