Panathlon club: incontro con Benelli, Spadoni e Panichi. "Dietro a un’impresa ci sono tanti sacrifici»

Protagonisti dello sport a Pesaro raccontano al Panathlon Club le sfide dietro le quinte: esperienze, sacrifici e progetti per il futuro, con un focus sull'importanza della formazione e dello stile di vita sano per gli atleti.

24 maggio 2024
"Dietro a un’impresa ci sono tanti sacrifici"

"Dietro a un’impresa ci sono tanti sacrifici"

Cosa c’è dietro alle quinte di una grande im presa sportiva? Lo hanno raccontato i protagonisti al Panathlon Club Pesaro presieduto da Angelo Spagnuolo: Matteo Panichi, ex giocatore di basket, preparatore di squadre professionistiche e della nazionale di pallacanestro maschile; Piero Benelli, ex pentathleta, medico della VL e della nazionale maschile di pallavolo, e Sara Spadoni, ex atleta di nuoto sincronizzato, consulente di carriera per atleti. "Con il basket è stato amore a prima vista – racconta Panichi, fiorentino di origine ma pesarese di adozione –. Sono arrivato a Pesaro a 16 anni, avevo fatto vari provini e Sergio Scariolo, all’epoca responsabile del settore giovanile, mi chiamò in quella che ora è la mia città. Nella mia carriera sono stato fortunato, ho avuto la possibilità di giocare in squadre molto forti e di imparare da giocatori di alto livello come Darren Daye e Darwin Cook. Il lavoro del preparatore atletico mi ha sempre affascinato, è stato proprio Piero Benelli a farmi capire che per farlo c’era bisogno anche della teoria, dovevo formarmi. Così ho deciso di scendere di categoria e mettermi a studiare. Ho avuto la fortuna di poter iniziare subito a fare pratica con il settore giovanile della Scavolini". "Ho iniziato a praticare pentathlon moderno durante il liceo, e l’ultimo anno andai ad allenarmi a Roma – ricorda Benelli –. Nel 1980 sono anche stato scelto come probabile olimpico, ma poi ho deciso di dedicarmi a tempo pieno agli studi. Lo sport però non l’ho mai abbondonato e sono diventato medico sportivo. Negli ultimi anni è cresciuta da parte degli atleti la consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita sana". Spazio anche al futuro e Parigi 2024: "La Nazionale di pallavolo deve ancora qualificarsi, abbiamo davanti un’estate impegnativa. Ci aspettano 8 partite dure, dovremo vincerne il più possibile". "Molti atleti non capiscono l’importanza di fare altro quando si porta avanti un’attività sportiva di alto livello – ha detto Sara Spadoni –. Lo studio è una difficoltà ma anche un’opportunità".

l. d.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su