Premio di letteratura sportiva “Sandro Ciotti“. Vince Caslavska, campionessa dissidente

Nell’evento del Panathlon Milano sul terzo gradino del podio “Una vita in alto“ di Sara Simeoni.

di GIULIO MOLA -
3 marzo 2024
Premio di letteratura sportiva “Sandro Ciotti“. Vince Caslavska, campionessa dissidente

Premio di letteratura sportiva “Sandro Ciotti“. Vince Caslavska, campionessa dissidente

Lo sport è una storia da raccontare, ascoltare, conservare per sempre nello scrigno dei ricordi. E poco importa se sia stata vissuta in prima persona o da semplice spettatore. Dietro ogni storia c’è l’atleta, vero, ma pure un frullatore di emozioni a colori, parole, sogni, successi e delusioni. E’ questo lo spirito del premio di letteratura sportiva Sandro Ciotti (giornalista scomparso poco più di 20 anni fa, voce storica della Rai), organizzato dal Panathlon di Milano del neopresidente Simonpaolo Buongiardino e giunto alla terza edizione: nella sede di Assimpredil Ance, nel cuore del capoluogo si è svolta la cerimonia di premiazione, presentata da Filippo Grassia, durante la quale i tre autori finalisti hanno esposto le rispettive opere. A vincere col maggior numero di voti espressi dagli undici giurati è stato è stato il libro “Vera Caslavska campionessa dissidente” di Armando Fico. Trattasi di un racconto a metà tra il saggio e la narrativa, in cui si ripercorrono le tappe della vita della ginnasta cecoslovacca, la sportiva più decorata della storia del suo paese, con sette ori e quattro argenti olimpici. Sul podio, al secondo posto, “Ferrari, presunto colpevole” di Luca Dal Monte mentre terzo gradino per “Una vita in alto”, di Sara Simeoni con il giornalista Rai Marco Franzelli. Un mito in sala. Sorridente, emozionata e con gli occhi lucidi davanti al marito Erminio Azzaro, la primatista del mondo di salto in alto con un memorabile 2.01 e campionessa olimpica a Mosca ha ricordato con un pizzico di nostalgia quei momenti indimenticabili mentre sullo schermo venivano proiettate immagini che fanno parte della storia dello sport mondiale.

Ben 42 i libri in concorso ("Tutte opere di qualità", sottolinea il presidente di giuria Sergio Giuntini) dai quali sono stati selezionati 11 titoli, fino ad arrivare ai tre finalisti. "Siamo molto orgogliosi di questo premio, fiore all’occhiello sotto il profilo culturale, che è poi il valore fondamentale del Panathlon - le parole di Grassia -. Perché come medaglie e salute devono essere complementari, anche sport e cultura sono due facce della stessa medaglia, nell’approccio e nello spirito del Panathlon. La cultura è paradigma di fair play, etica e morale", ha chiosato il “past president“.

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