Record Ferrari sulla nave: "Un pieno di adrenalina"

Motori Il tecnico Modesto Menabue racconta la straordinaria impresa "Salire su una portaerei? Beh, una grossa novità. Felicissimi del risultato" .

di GIAMPAOLO GRIMALDI -
23 luglio 2024
Record Ferrari sulla nave: "Un pieno di adrenalina"

Record Ferrari sulla nave: "Un pieno di adrenalina"

Il record mondiale di velocità a bordo di una nave avvenuto a Taranto, sulla portaerei Garibaldi, ha visto fra i protagonisti anche uno dei migliori ex motoristi del Cavallino rampante, il geminiano Modesto Menabue, tecnico con alle spalle cinquecentoventi gran premi di Formula 1 e che ha trascorso quarant’anni di lavoro a far ’cantare’ i motori delle vetture monoposto della Ferrari nei circuiti di tutto il mondo al seguito di piloti come Prost, Berger, Schumacher, Raikkonen, Alonso, Vettel. Menabue, nel ruolo di coordinatore tecnico, ha affiancato il pilota romano Fabio Barone verso il sesto record mondiale dopo quelli conquistati in Grecia, sul percorso che porta ai santuari di Meteora, nel tragitto Roma – Capo Nord, alla Transfagarasan in Transilvania, alla Tianmen Mountain Road in Cina e al Canyon della Valle del Dades in Marocco.

Modesto Menabue come è nata la sua partecipazione a questo tentativo di record particolare?

"Mi ha invitato Fabio Barone a partecipare a questo record di velocità a bordo di una Ferrari SF90, una vettura ibrida con un motore termico biturbo da circa 780 cavalli a cui si aggiunge una unità di potenza elettrica capace di far arrivare ai 1000 cavalli. Con Barone ci siamo conosciuti durante il suo tentativo di record nel tragitto Roma – Capo Nord quando gli ho fatto rifornimento nella sosta programmata all’Autogrill di Campogalliano". Che preparazione ha richiesto questa ’avventura’?

"È stata più una preparazione legata sia all’ottimizzazione dei settaggi della vettura, dato che è stata utilizzata una Ferrari così come esce dalla casa con pneumatici omologati stradali da grandi prestazioni per poter far validare il record, sia basata sui dati raccolti nei test svolti sul molo della Marina Militare a Civitavecchia a bordo di una Ferrari 488 Tributo e nella decina di prove che abbiamo potuto svolgere sulla nave Garibaldi per capire al meglio il tipo di tenuta ed il punto di frenata del pilota, considerando che dei centosettantaquattro metri totali ne potevamo usare solo centocinquanta per rimanere in sicurezza. Infatti, abbiamo utilizzato nei test dei birilli per segnare le differenti distanze di riferimento misurate accuratamente. Considerate anche che avevamo solo tre tentativi".

Che tipo di emozioni ha suscitato questa particolare vittoria?

"Per me salire su una portaerei è stata una grossa novità perché ho sempre corso in pista preparando le vetture. Si è sentita subito una grande adrenalina sfociata poi in una grande gioia, d’altronde la passione per l’automobilismo è come un fuoco, finché l’hai dentro vai avanti. Felicità ancora più impreziosita dalla collaborazione speciale avuta coi ragazzi diversamente abili dell’Associazione Abilmente Insieme Onlus di Galatina, provincia di Lecce, che sono intervenuti sulla vettura togliendo il velo, facendo i ’meccanici per un giorno’ assieme a noi. Vedere i loro occhi brillare è stata una grande emozione".

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