Scatta l’Ardita da piazza Grande. In 200 arrivano con la bici d’epoca

Ciclismo: ieri la seconda edizione dell’Arezzogravel, da stamani anche le emozioni sull’Alpe di Poti

di AREZZO -
24 marzo 2024
Scatta l’Ardita da piazza Grande. In 200 arrivano con la bici d’epoca

Scatta l’Ardita da piazza Grande. In 200 arrivano con la bici d’epoca

di Andrea Lorentini

E’ il giorno dell’Ardita. La ciclostorica dell’Alpe di Poti celebra l’ottava edizione. Alle 8,30 di questa mattina saranno, come da tradizione, gli Sbandieratori della Giostra del Saracino ad accogliere gli "arditi" in Piazza Grande. La loro esibizione e i loro giochi di bandiera faranno da prologo al via che scatterà alle 9. Sarà il cuore del centro storico la sede di partenza e di arrivo degli oltre 200 partecipanti che inforcheranno la loro biciclette d’epoca per affrontare i tre percorsi classici. Il primo di 30 km denominato "Gourmet", Il percorso di 50 km detto "Classico", più impegnativo e che si spinge fino in Casentino, e infine il tracciato ancora più duro "L’Ardita" di 80 km con l’Alpe di Poti. Quest’anno c’è una novità, ovvero l’Arditissima di 110 km su un tracciato con molte difficoltà e sempre l’ascesa Poti nel finale. Per tutti paesaggi imperdibili, grandi ristori e tanta allegria. A fare dal gustoso antipasto, nella giornata di ieri, è stata la seconda edizione dell’gravel.

Oltre 500 gli appassionati che hanno scelto questo la competizione dedicata alle bici gravel. Un vero e proprio boom che testimonia come questo tipo di bicicletta stia prendendo sempre più campo tra gli amanti delle due ruote. Tra i partecipanti anche il ct della nazione di ciclismo su strada Daniele Bennati. Due i percorsi: quello più corto da 50 km e il lungo sulla distanza di 80 km. Oltre alla gravel del mattino, il pomeriggio del sabato è stato caratterizzato dal appuntamento con il dibattito "Senza freni" condotto da Mauro Messeri che si è svolto nella Sala dei Grandi della Provincia e a cui hanno partecipato lo stesso ct Daniele Bennati ed altri ex professionisti di valore come Franco Chioccioli, vincitore del Giro d’Italia 1990 e attualmente direttore sportivo di una formazione dilettantistica, Marcello Mugnaini, quinto al Tour del 1966 quando conquistò il tappone pirenaico di Luchon, il fratello Gabriele, ex corridore anche lui e per tanti anni massaggiatore di grandi squadre.Tra gli argomenti trattati quello della sicurezza stradale. A tal proposito sono intervenuti anche rappresentanti dell’Aci.

Il fine settimana dell’Ardita ha vissuto di altre iniziative collaterali, ma non meno interessanti. Anche nella giornata di oggi nella splendida cornice di Piazza Grande, proseguirà la mostra scambio riservata a velocipedi storici e relativi ricambi ed accessori e la presentazione delle novità del settore, con la possibilità di provare le ultime gravel bikes o le bici a pedalata assistita.

Un momento di aggregazione e confronto. Nei palazzi storici la scena è stata, invece, occupata dalla mostra museale e fotografica con le bici dei campioni e le splendide fotografie artistiche che legano paesaggio e bicicletta.

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