Snowboard. La Coppa del Mondo brilla: Luchini torna dalla Finlandia con una medaglia d’oro

Jacopo Luchini torna dalla Coppa del Mondo di snowboard in Finlandia con una medaglia d'oro e un quarto posto. Il trentatreenne montemurlese punta ora alle Paralimpiadi di Milano e Cortina 2026 per conquistare l'unico alloro che gli manca.

13 febbraio 2024

Una medaglia d’oro e un quarto posto che fanno ben sperare per le prossime uscite. E’ il bottino con cui Jacopo Luchini tornerà dalla Finlandia, dove nei giorni scorsi si è svolta la Coppa del mondo di snowboard. Il trentatreenne montemurlese ha dato il meglio di sé soprattutto nella prima gara: sulle nevi di Pyha (con una temperatura che ha raggiunto i 22 gradi sotto lo zero, nelle prime ore della competizione) è stato il più veloce di tutti per quanto concerne la categoria "Upper limb snowboard cross", precedendo l’amico-rivale Maxime Montaggioni sul gradino più alto del podio. Con un po’ di fortuna in più, avrebbe forse conquistato anche una seconda medaglia: nel corso della seconda manche è stato coinvolto in una caduta in seguito ad un contatto con un altro atleta. Il ricorso da lui presentato per l’incidente non è stato accolto, ma nonostante tutto è riuscito a rimontare chiudendo in quarta posizione. Un bilancio indubbiamente positivo per lo sportivo classe 1990, con la consapevolezza di essere ancora fra i migliori agonisti della al mondo della disciplina. Sul finire dello scorso anno era stato insignito anche del Collare d’oro del Coni, a Roma. E in precedenza, si era cimentato per diletto anche nel surf, negli Stati Uniti, con ottimi risultati. Ma dopo aver archiviato sul piano agonistico la trasferta finlandese, guarderà tra non molto già alle prossime sfide. Iniziando a preparare in prospettiva quella che sarà con tutta probabilità l’ultima e la più importante in assoluto. Già, perché guardando oltre, Luchini mira anche alle Paralimpiadi di Milano e Cortina 2026. In Cina, nel 2022, gli è mancata la medaglia olimpica. Ed è questo il traguardo che Jacopo vuole tagliare prima di ritirarsi, aggiungendo al palmarès l’unico alloro di prestigio

che ancora gli manca. Per pensare

poi a chiudere degnamente una carriera da primo della classe.

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