Softball, Ricchi lascia da campionessa. Si ritira a 30 anni: "È stato bellissimo"

Due feste in una: l’omaggio di società e compagne sabato al Buscherini dopo l’ultimo scudetto.

5 ottobre 2023
Softball, Ricchi lascia da campionessa. Si ritira a 30 anni: "È stato bellissimo"

Softball, Ricchi lascia da campionessa. Si ritira a 30 anni: "È stato bellissimo"

Beatrice Ricchi lascia. Dopo una carriera fantastica, una bacheca bella piena di trofei e un ultimo alloro fresco di qualche giorno. Ricchi dice addio al softball dopo lo scudetto conquistato al ‘Buscherini’ con la maglia di Forlì sabato scorso. Una decisione presa da tempo per la riminese, che non ha nemmeno 30 anni (lì compirà il 16 ottobre).

"Era arrivato il momento, in fondo sono 24 anni che gioco" dice Beatrice, la cui carriera, anche ad alto livello, è iniziata davvero prestissimo. I primi due scudetti con La Loggia nel 2013 e nel 2014, la Coppa Campioni nello stesso 2014. Poi Forlì, con lo scudetto del 2017, del 2021 e del 2023, senza contare la Coppa Italia del 2018, la Coppa Coppe del 2019 e la Coppa dei Campioni del 2021. Impossibile non citare la Tripla Corona del 2020, il riconoscimento tradizionalmente assegnato a chi s’impone nella classifica della media battuta, in quella dei punti battuti a casa e nei fuoricampo. Raro che accada, Beatrice Ricchi l’ha conquistata. E la Nazionale? "Tante partite, tante belle avventure e momenti da ricordare. Mi viene in mente l’Europeo vinto nel 2019 in Repubblica Ceca e il ritorno a Ronchi prima di preparare le qualificazioni olimpiche che si sono giocate in Olanda. Tre giorni di riposo a Lignano e poi un altro raduno. Siamo state insieme 40 giorni in tutto, guidate da Enrico Obletter, e abbiamo portato a casa anche l’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi".

L’addio arriva con uno scudetto appena vinto, quando sabato – con un contributo ancora una volta decisivo da parte sua – Forlì ha battuto Caronno anche in gara3. "Non amo stare al centro dell’attenzione, ma quando il presidente Giovanni Bombacci ha iniziato a leggere le mie statistiche ho capito che era il momento a me dedicato, quello dei saluti. Ero un po’ spaesata ma è stato bello. Le ragazze mi hanno regalato un mazzo di fiori e una maglia incorniciata coi trofei vinti in questi anni. Penso di essermi tolta delle belle soddisfazioni. Quale la più bella? Forse il primo scudetto, ma proprio perché era il primo, non per altro. Ho giocato con tante campionesse e ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa, è stato bellissimo".

E adesso? "Stacco, poi vediamo. Andrò sicuramente a vedere le partite. Essere parte attiva del movimento del softball? Non nell’immediato, nel futuro chissà".

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